Urca!
Come va?
Silvio Biagini ha scritto:Con la caduta di questa mattina ho peggiorato un po' le cose. Tra polsi, spalla e ginocchio credo che starò lontano dalla tastiera per un po' di giorni...
A presto, spero...
un caro saluto a tutti...
Silvio Biagini ha scritto:Con la caduta di questa mattina ho peggiorato un po' le cose. Tra polsi, spalla e ginocchio credo che starò lontano dalla tastiera per un po' di giorni...
A presto, spero...
un caro saluto a tutti...
Silvio Biagini ha scritto:Con la caduta di questa mattina ho peggiorato un po' le cose. Tra polsi, spalla e ginocchio credo che starò lontano dalla tastiera per un po' di giorni...
A presto, spero...
un caro saluto a tutti...
Silvio Biagini ha scritto:La mia conclusione per quel detto è un'altra della serie "no parolacce", ma la tua, mio caro Ras è decisamente...inaspettata!
Allora, mio caro Fax, per capire quanta malafede condita di ignoranza crassa (non parlo di disinformazione) c'è in giro tra chi spinge per una cosa e chi spinge per un'altra nel mondo delle armi, basta fare mente locale su dei semplici dati di fatto che, forse, sfuggono ai più giovani.
Il .308 Win ed il .223Rem, rispettivamente noti anche come 7,62NATO e 5,56NATO, nonostante le seghe mentali di molti incompetenti che dicono che sono due munizioni diverse, sono stati praticamente disponibili sempre. Qualche limitazione per il .223, ancora prima che fosse calibro NATO, nelle carabine semiauto...per qualche tempo. Anche una volta autorizzato, pensa all'idiozia, c'è stato qualche ignorante di qualche membro della mai compianta commissione che faceva cancellare la scritta 5,56NATO dalle canne dei COLT AR-15 (non parlo di M16A2), fucili civili che montavano le stesse canne di quelli militari...perché? A che pro? Per caso, cancellando la scritta 5,56NATO quei fucili non possono più sparare munizionamento di surplus militare legalmente in vendita? No, e allora...malafede!
Il 30.06, invece, è rimasto "vietato" fino a...chi sa rispondere? un aiutino... quali erano le armi in dotazione all'E.I. in questo calibro ancora in uso negli anni '80? Ricordo a chi era troppo giovane che 30 anni fa i Garand M1 erano in vendita in .270Win proprio perché nell'E.I. c'erano ancora armi in quel calibro e quindi era da guerra. Adesso che è in libera vendita da tempo si trova parecchio surplus militare...così come per il 7,72NATO.
Così era anche per il .45ACP fintanto che non è stato dismesso dagli USA. E qui la crassa ignoranza di chi prima lo aveva bandito e poi consentito. Ignoranza perché erano tre le nazioni NATO con quel calibro. Due, di cui una appunto gli USA, lo hanno dismesso "più o meno recentemente". Una terza, invece, lo ha ancora in dotazione, chi è? Quindi, in teoria, anzi no in pratica, è ancora un calibro da guerra in ambito NATO...eppure...malafede!
Forse se il .45 ACP si fosse chiamato così solo per le armi militari e non anche per le civili...ecco che magari qualcuno non se ne sarebbe "accorto" come per il .308Win, ancora...malafede!
Invece...non è così ed ecco la sensazione che se il .45ACP dovesse diventare di nuovo il calibro per arma da fianco USA (il grande alleato, nel senso di voluminoso, e non l'ultima nazione in fondo a destra che lo ha ancora oggi in dotazione) è probabile che qualche buonpensante "capra" lo ritenga di nuovo calibro da guerra.
Il 9x19NATO potrebbe anche passare dato che è diverso da 9mm Luger o 9mm Parabellum...però gli ignoranti ancora una volta non fanno più un distinguo in base alle pressioni dopo la loro unificazione CIP che offre dei valori diversi dall'autonoma commissione militare...se così venisse fatto, forse avremmo una situazione simile al .308Win ed al .223Rem. Se uno volesse pensare male (e a volte non si sbaglia) forse dietro c'è qualche altra ragione...magari quel 9x...che lo fa distinguere da un altro 9x...
Comunque, questa è la situazione secondo il mio sempre molto parziale punto di vista.
Godiamoci il nostro .45ACP ed il nostro 9x21 fintanto che si può.
Un cordiale saluto, Silvio
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