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Come da oggetto...

Prima pulivo canna e camere con lo scovolo, petrolio bianco e vai olii. Ora ho preso coraggio, svito anche il tamburo e lo estraggo per togliere tutti i residui nello snodo e nella molla dell'estrattore.

Calico ha scritto:Prima pulivo canna e camere con lo scovolo, petrolio bianco e vai olii. Ora ho preso coraggio, svito anche il tamburo e lo estraggo per togliere tutti i residui nello snodo e nella molla dell'estrattore.

Anche io al momento faccio come te, ovvero pulisco con petrolio bianco e scovolo sia le camere che la canna, non sono troppo pignolo, se anche rimane annerito sul tamburo nella parte a contatto col cono, pazienza.

Ma a parte questa pulizia, c'è qualcosa di più approfondito che va fatto, magari ogni tot colpi?

Secondo me, se ci spari parecchio piombo, se non vuoi metterti lì a santiare con cacciavite, viti e molle, potresti semplicemente togliere le guancette e pulirlo agitandolo dentro a un bel recipiente pieno di petrolio bianco; poi lo lasci ad asciugare e lo rimonti. Unico avvertimento: non fumare mentre lo fai

Calico ha scritto:Secondo me, se ci spari parecchio piombo, se non vuoi metterti lì a santiare con cacciavite, viti e molle, potresti semplicemente togliere le guancette e pulirlo agitandolo dentro a un bel recipiente pieno di petrolio bianco; poi lo lasci ad asciugare e lo rimonti. Unico avvertimento: non fumare mentre lo fai

Mai fumato in vita mia.

Ci sparo possibilmente solo ramate anche nel revolver, così come nella semiauto. Niente piombo nudo.

Io vado di scovolo con olio Beretta. Poi panno morbido. Ogni 2-3 volte smonto le guancette, ma sotto si sporca veramente poco.
Ho smesso di smontare il tamburo ogni volta per evitare di rovinare il filetto del perno.

Vorrà dire che per sporcarsi come col piombo, ci potrai sparare cinque volte di più. Comunque per creare problemi al meccanismo di sparo di un revolver che non abbia gli ingranaggi consumati, usando solo palle ramate, bisognerebbe che ci fosse stato sparato almeno 5000 colpi, mai pulito, annaffiato di olio altamente igroscopico e tenuto in ambiente umido per anni prima di riprenderlo in mano. Vado a naso ma non credo di essermi allontanato molto dalla verità.

Nei revolver meno ti metti a svitare viti e meglio e'. Che bisogno c'e' di mollare la vite del tamburo per poterlo pulire? Eppoi rovinare il taglio e' un attimo, per non parlare del filetto. Chi spara cartucce con palla blindata o ramata ha poco da fare: solvente in canna e nelle camere poi scovolo in rame e dopo aver asciugato un buon lubrificante senza esagerare. Naturalmente bisogna con pazienza pulire nelle zone davanti al tamburo lungo l'asse, ed un po'in giro. Non smontate viti: e' una cosa che si potrebbe fare dopo 7/8 mila colpi.
Non vedo come si possa impiombare ferocemente usando palle in lega: solo con robaccia o caricando a pene di segugio. Usando palle in lega decenti e caricando con senno tutto dovrebbe risolversi in qualche traccia di residui di piombo che possono essere eliminati al massimo tirando dopo un tamburo di ramate o blindate ( ma e' pratica da tanti negletta ed osteggiata ). Quindi si procede come sopra.

tranqui, fax, non lo smonto più

faxbat ha scritto:Nei revolver meno ti metti a svitare viti e meglio e'. Che bisogno c'e' di mollare la vite del tamburo per poterlo pulire? Eppoi rovinare il taglio e' un attimo, per non parlare del filetto. Chi spara cartucce con palla blindata o ramata ha poco da fare: solvente in canna e nelle camere poi scovolo in rame e dopo aver asciugato un buon lubrificante senza esagerare. Naturalmente bisogna con pazienza pulire nelle zone davanti al tamburo lungo l'asse, ed un po'in giro. Non smontate viti: e' una cosa che si potrebbe fare dopo 7/8 mila colpi.
Non vedo come si possa impiombare ferocemente usando palle in lega: solo con robaccia o caricando a pene di segugio. Usando palle in lega decenti e caricando con senno tutto dovrebbe risolversi in qualche traccia di residui di piombo che possono essere eliminati al massimo tirando dopo un tamburo di ramate o blindate ( ma e' pratica da tanti negletta ed osteggiata ). Quindi si procede come sopra.

Si si, sono d'accordo, infatti il mio revolver non l'ho toccato se non per la pulizia ordinaria. Al limite, ogni tot mila, gli farò come per le semiauto un bel bagnetto nel petrolio di qualche ora.

per curiosità:
provate a misurare con uno spessimetro lo spazio tra il tamburo ed il cono di forzamento in un revolver molto usato e con cariche toste.

Dovrebbe esserci uno spazio di 15 o al massimo di 20 centesimi. Se e' di piu' bisogna porvi rimedio.