Polveri e riscaldamento canna

Armi lunghe e corte che hanno fatto la storia

Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » sab giu 14, 21:33:17

Nel mondo dell'exordinanza, si sente spesso dire che per ridurre la migrazione verticale di un'arma, occorre usare una polvere veloce in modo da contenere il riscaldamento della canna.
Correggetemi se sbaglio, ma ho provato a fare due conti usando i valori energetici delle polveri forniti da quick load, e mi sembra che la differenza a parità di velocità di uscita della palla sia di poco più del 10% tra una polvere considerata veloce ed una considerata lenta.
avete fatto qualche prova empirica misurando la temperatura della canna impiegando polveri diverse?
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » mar giu 17, 19:44:56

Io non sono un tiratore di ex ordinanza "incallito", tutt'altro. Mi sfugge, quindi, il nesso tra riscaldamento della canna e polvere veloce. Io conosco un altro parametro tra polvere e riscaldamento della canna, quello che dato dalla composizione chimica della polvere, ovvero monobasica e bibasica. Se prendiamo, per esempio, una "veloce" VN140 vediamo, da QL, che il rapporto kj/kg è pari a 3720. La bibasica VN540 ci dà 4100. Se prendiamo una "lenta" VN160 vedremo che il rapporto è 3620 (più fredda della veloce VN140). Mentre la bibasica VN560 ci dà 4020. In pratica il QL dimostra il contrario di quanto dicono nel mondo dell'ex-ordinanza. Non solo, sempre dal QL osserviamo anche, in relazione alla lunghezza di canna, la percentuale di combustione della polvere. Di solito, la polvere meno progressiva in canna lunga brucia al 100% anche prima della volata. Mentre una polvere progressiva può bruciare in una certa percentuale anche dopo il vivo di volata. Un piccolo esempio "estremo". Se prendo un .223 (prendo questo giusto perché ce l'ho caricato nel QL) con palla da 77gr davanti a 22gr di VN140 (bossolo pieno al 97,5%) in canna da 24" mi brucia il 99,48% della carica con una efficienza balistica pari al 31% e 812m/sec. Stessa carica di 22gr di VN160 (bossolo pieno al 99,7%) non solo ho una pessima relazione tra primo 50% della polvere bruciata e picco pretorio (con la VN140 era ottima) ma anche una combustione del 73,01% di polvere con una efficienza balistica pari a 20,6% ed una misera Vo di 653m/sec. (sicuramente questa mi ha scaldato di meno la canna dato che il 27% della polvere è bruciata fuori della canna disturbandomi, sicuramente, l'assetto della palla). Come unità di comparazione tra le due polveri ho preso una canna di pari lunghezza e la capienza quasi massima del bossolo con entrambe le polveri. La capienza del bossolo è un elemento da non sottovalutare nella scelta delle polveri. Nel tuo approccio cosa intendi per "valori energetici delle polveri"? Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda G962 » mar giu 17, 23:31:28

Nella mia infinita ignoranza da topolino da manuale ho avuto l'impressione che la mia ricetta di 52 grs. di N160 variasse il punto d'impatto in misura minore e fosse più costante della più classica dose di 42 grs. di N140, per di più con una combustione, almeno in apparenza, molto pulita e senza residui particolari.
Il tutto a parità di palla (Sierra Matchking), Bossolo (nella prova ho usato lo stesso lotto di Geco), innesco (CCI), arma (Gew. 98), distanza (100 e 300 m.) e poligono (somma Lombardo).
Può darsi che sia una mia fisima ma i migliori risultati sopra i 200 m. con il 7,92x57 IS li ho ottenuti con questa ricarica.
Spero che il mio intervento possa esser uno spunto.
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » mer giu 18, 15:01:57

Nella simulazione che ho fatto, ho preso in considerazione il cal 6,5x55 e 3 tipi di polvere la N110, la lovex 60-02 e la N160. Un ulteriore dato fisso è stato cercare di avere una velocità di uscita uguale per tutti e 3 i casi.Perchè ho fatto questa prova? Perchè nel campionato exordinanza a100m molti usano cariche ridotte perchè tra gli altri benefici portano ad una minor migrazione dei colpi nella transizione tra canna fredda /calda e quindi permettono di compensare più efficacemente nel caso di variazioni di luce dato che la migrazione verticale risulta quasi azzerata. Volevo quindi capire se l'aumento di temperatura della canna era dovuto solo alla differente velocità di uscita della palla (ovviamente ottenuto grazie all'impiego di una dose maggiore di polvere) oppure se la polvere, più o meno progressiva influiva nel riscaldamento. Facendo le simulazioni con QL, trovata la dose per ogni polvere per rimanere nel range di velocità,ho moltiplicato tale dose per i 16 colpi che si tirano in una gara in modo da conoscere la quantità di polvere impiegata, poi conoscendo i valori energetici di ogni singola polvere che QL da in KJ/Kg si ricavano dei valori teorici dai quali si evince che una polvere più veloce, anche se ha un valore energetico maggiore,in teoria produce meno calore in quanto se ne usa meno. Ovvio che una verifica sul campo con una misurazione delle temperature della canna nelle 3 ipotesi rimane comunque la unica fonte certa
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » mer giu 18, 15:47:54

Interessante come simulazione. Giustamente fai il calcolo per i 16 colpi di gara. Appena ho un po' di tempo provo a replicarla anch'io con un 6,5 e la canna di un Gustavo "standard". Mi suona strano solo la VN110. Ho capito bene? Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » mer giu 18, 16:00:47

Silvio Biagini ha scritto:Interessante come simulazione. Giustamente fai il calcolo per i 16 colpi di gara. Appena ho un po' di tempo provo a replicarla anch'io con un 6,5 e la canna di un Gustavo "standard". Mi suona strano solo la VN110. Ho capito bene? Un cordiale saluto, Silvio

Carica ridotta......c'è chi usa anche polveri ancora più veloci tipo Cheddite granular grossa o polveri da canna liscia. il cotone che veniva impiegato come riempitivo, ormai sono rimasti in pochi ad usarlo
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » mer giu 18, 18:08:43

Lo supponevo. Certo, le polveri da "pistola magnum" possono andar bene per le cariche ridotte. Ma con le cariche ridotte, almeno nelle mie esperienze di munizioni militari con carica ridotta, non si ottengono risultati sovrapponibili a quelli con carica normale ai cento metri. Sicuramente non esistono tra le munizioni match da gara. A prescindere da questo, partiamo da una base falsata per fare una comparazione. Posso capire prendere un parametro di riferimento come la Vo oppure la percentuale di riempimento del bossolo oppure la stessa pressione max e poi verificare le diverse reazioni delle polveri più o meno veloci. Paragonare una carica ridotta con polvere da pistola (o, al massimo carabinetta M1 cal.30, o qualche .222) con una polvere di solito utilizzata in un magnum è, a mio parere, una falsatura. Io la comparazione la svilupperei su cariche normali ottenute con polveri più o meno progressive magari con un confronto anche tra mono e bi basiche per vedere le migliori reazioni in canna e la relativa efficienza balistica. Si deve tenere anche conto che la simulazione di una carica ridotta con il QL non tiene conto dell'intasamento della stessa a meno di non ricorrere ad una forzatura. Supponendo la ricerca di una Vo alla bocca sovrapponibile con due polveri diverse (pistola e fucile) si deve ridurre il volume della massima capacità del bossolo per adattare il riempimento alla quantità di polvere utilizzata (simulazione dell'intasamento con cotone). Poi, a prescindere da questo, quando si lancia il caricamento si osserva che il kj/kg è identico come se fosse una carica normale. Quello che cambia sostanzialmente è il diagramma delle pressioni ed il risultato della polvere combusta che si avvicina al 50% utilizzando una polvere da fucile. Utilizzando una polvere da pistola, sempre con lo stesso artificio di modificare la capacità del bossolo, si osserva che il kj/kg è più alto (caratteristica della polvere) la quantità di polvere bruciata riavvicina al 100% la resa balistica è superiore. Nel complesso, però, sono "forzature" che non mi sembra possano consentire una lettura corretta. Sicuramente non rispondente alla realtà delle caratteristiche delle munizioni "vere". Non sono molto convinto che si possa dare corpo ad una teoria come quella citata dai tiratori di ex-ordinanza senza avere delle concrete basi di comparazione chimico fisiche di impianti balistici similari e reali...tutto qui. Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » ven giu 20, 15:55:33

In linea di massima,concordo che una carica ridotta probabilmente non ha la stessa precisione di una piena carica, ma se introduciamo la variabile della migrazione dei colpi al variare della temperatura, le cariche ridotte diventano competitive,estremamente competitive. Ovviamente il discorso vale solo per la distanza dei 100m e principalmente per la mire metalliche perchè compensare una migrazione risulta complicato , alcuni fucili migrano in maniera lineare, mentre altri tipo il Carl Gustaf migrano con degli scarti più decisi. Quello che si perde in precisione assoluta utilizzando una carica ridotta, lo si guadagna poi in facilità di mira e quindi in minori errori. In termini di punteggio assoluto, si arriva più o meno agli stessi livelli,la carica ridotta risulta più facile da sparare in quanto viene ridotto l'errore causato dall'anticipo del rinculo perchè il tiratore non temendo la "botta" rimane più fermo,per contro, con le cariche ridotte, ogni tanto si ha quel colpo "anomalo". Personalmente io gareggio con colpi a piena carica, ma ho fatto un paio di stagioni con le cariche ridotte e a volte le rimpiango quando mi trovo costretto a compensare molto durante gli ultimi colpi della serie.
Sul fatto che QL non possa essere preso alla lettera quando si parla di cariche ridotte, in ogni caso quello che farà poi fede sono i risultati delle varie prove, tempo permettendo sono proprio curioso di misurarle,anche se non porteranno ad un risultato in termini di punteggio, sicuramente aumenteranno il bagaglio di esperienze che poi potranno sempre servire....
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » ven giu 20, 18:57:49

Certamente, dopo le teorie sono le prove pratiche che confermano o meno. Questo è chiaro. Comunque, osserva bene le differenze delle curve di pressione tra cariche ridotte e cariche normali, ci sono delle informazioni interessanti. Giusto per conoscere un po' di più le diverse reazioni in termini di balistica interna. Se non è un "segreto di gara", sarei curioso di conoscere la tua carica ridotta, quella che hai accennato utilizzavi in gara per studiarmela un poco con il QL. Queste sono curiosità stimolanti. Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » lun giu 23, 20:54:02

Sui 24 grs di N110 e palla sierra 174 hpbt .311, ovviamente mi riferisco al calibro 7,62x54, ma carica simile su palla da 168 grs la avevo provata anche nel 30-06 sul P17
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » mar giu 24, 08:39:38

Bene, è già una "carichetta" interessante. Appena smaltisco il lavoro arretrato me la studio per bene. Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » mer lug 30, 10:11:47

Ho provato a dare una occhiata alla carica con il QL. Per adesso ho guardato il risultato con il 7,62x54R. Ho preso a riferimento il manuale Sierra per l'OAL pari a 3.00" (anche se la palla da .311 non è menzionata per la ricarica di questa cartuccia. E' tutto in .308. Comunque concordo con il .311, se non altro nei fucili ex-sovietici). Mi lasciano perplesso i valori del grafico, oltre quelli della tabella dei risultati. Indubbiamente la carica sviluppa una energia di rinculo più moderata rispetto a quella ottenuta con un carica "piena". Nel caso della VN110 siamo a circa 12,12 J contro i 20,35 J sviluppati da 49,5gr di IMR 4320 (manuale Sierra adattata alla palla in esame). Vorrei capire meglio il rapporto tra la combustione della polvere veloce che termina il 95% del suo "lavoro" dopo 5,6" di canna e raggiunge il 100% in 8,7" e quella della carica da "manuale" che raggiunge il 95% dopo 13" ed il 100% alla volata. Vorrei ritrovare alcuni appunti che mi ero preso da alcuni articoli a riguardo delle cariche "ridotte". Ci sentiamo, un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » mer lug 30, 15:33:52

Se ho capito quello a cui ti riferisci, secondo te anche il fatto che la combustione sia completa nel primo tratto di canna dovrebbe influire nel riscaldamento minore della canna in quanto i gas arrivano più "freddi" in volata?
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » mer lug 30, 16:25:35

Leggendo la curva della pressione limitatamente alla combustione della polvere sembrerebbe così. Per contro resta sempre il fatto che continua ad esserci l'attrito generato dal movimento della pallottola lungo la canna. Nella combustione della polvere, idealmente, noi abbiamo il 100% della materia solida utilizzata che si trasforma in gas propellente. Guardando il valore di efficienza balistica osserviamo che solo una percentuale è effettivamente utilizzata (di solito il 30%), il resto è "perso". Ma non è solo questo il dato che vorrei rivedere. C'è anche la differenza di tempo e di distanza dalla faccia dell'otturatore del passaggio dallo stato progressivo a quello regressivo di combustione della polvere. Cè anche da vedere come la densità di caricamento (per quanto si faccia ricorso a tecniche di riempimento) può influire sulla regolarità della progressione della combustione e quindi sviluppo di pressioni e quindi conseguimento di diverse Vo alla volata. Devo trovar i mie appunti che ho scritto da qualche parte. Non vorrei trarre conclusioni affrettate. Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Pyno&dyno » sab ago 02, 09:12:31

A mio avviso la velocità alla bocca deve essere uguale altrimenti si introduce una variabile difficilmente controllabile. Se la velocità è uguale tra le diverse ipotesi di ricarica, ne consegue che il riscaldamento dovuto all'attrito dovrebbe essere uguale, ovviamente riferito sempre alla stessa arma
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Re: Polveri e riscaldamento canna

Messaggioda Silvio Biagini » sab ago 02, 14:04:17

Allora, nella simulazione è chiaro che il software non sta a guardare se quel bossolo riempito al 52,5% con 24gr di VN110 ha un un "riempitivo" che satura il rimanente 48% in modo più o meno omogeneo per ogni bossolo ricaricato. E' assodato che con percentuali oscillanti tra il 95 ed il 98% di spazio della camera a polvere riempito, si ottiene la migliore costanza nei risultati di tiro. Ora se tu intendi velocità eguale tra le diverse ipotesi di ricarica, credo che l'argomento si faccia impraticabile. Se è come intendo dovremmo scendere con una ricarica con polvere classica, per esempio la IMR 4320, alla stessa velocità della VN110, ovvero 638msec come da QL. Bene,se vogliamo ottenere la stessa Vo dobbiamo scendere 35gr di IMR4320 (circa 10gr meno della carica minima suggerita dalla casa). Qui assistiamo al capovolgimento della curva della pressione con una Z1 (inizio della fase di regressione della combustione della polvere a 5,8" dalla testa dell'otturatore contro i 2,4 della VN110) oltre ad un significativo incremento di polvere incombusta (è interessante osservare che mano a mano che diminuisce la carica aumenta la quantità di polvere incombusta, questo nel caso delle polveri progressive da fucile). Sicuramente questo 10% di polvere che brucia fuori dalla canna influirà sulla colonna di gas che spinge il proiettile. Comunque questa polvere ha un rapporto kg/kJ inferiore a quello della VN110. Ci devo studiare, un cordiale saluto, Silvio
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