appassionato di meccanica storica (anche se senza i fondi) non potevo tirarmi indietro ad un prodotto dell'ingegno italico,
il Mulo meccanico della Guzzi, una versione di motocarro commissionata dall'esercito , e grazie al web ho rintracciato caratteristiche in un vecchio articolo di una rivista di motociclismo. http://www.dimnp.unipi.it/failli-f/Dida ... azione.pdf
La produzione della Moto Guzzi può vantare anche un complicato mezzo militare dalle caratteristiche singolari,
commissionato dalle Forze Armate alla fine degli anni Cinquanta e prodotto in un limitato numero di esemplari.
Stiamo parlando del celebre 3x3 Mulo Meccanico, voluto dal generale Garbari per dotare i Reparti alpini di un mezzo polivalente per il trasporto truppe e materiali.
Le richieste di Garbari non sono uno scherzo:
trazione integrale sulle 3 ruote, carreggiata variabile e carico utile non inferiore a 500 kg.
Ma lo staff di tecnici composto da Carcano, Micucci e Soldavini non si tira indietro e affronta brillantemente l'esercizio.
Il motore, collocato in posizione baricentrica e protetta alle spalle del guidatore e davanti al pianale di carico, è un bicilindrico a V di 90°, 4 tempi di 754 cc, con distribuzione ad aste e bilanceri e corsa corta limitato a 20 CV a 4.000 giri per garantire la massima affidabilità. Il raffreddamento è ad aria forzata, l'impianto elettrico è blindato e ci sono (necessariamente) due differenziali,
uno centrale (che invia il 20% della coppia all'anteriore) e uno posteriore. Le prime marce sono fortemente ridotte per superare le pendenze richieste (50% con le ruote posteriori e 10% grazie ai cingoli che su di esse si potevano applicare in caso di necessità).
Il differenziale posteriore ha due coppie coniche di uscita che si innestano sul dispositivo di variazione della carreggiata dal valore compreso fra 1.300 e 850 mm che si effettua in 25 metri con il veicolo in movimento.
All'avantreno ci sono ben 2 alberi di trasmissione - di cui uno nel forcellone e 3 rinvii.
La trasmissione è integralmente deputata ad ingranaggi, differenziali e alberi cardanici, protetti da una scatolatura in alluminio. I freni sono a tamburo, le blindature e il telaio tipo motocarro in massicci tubi in acciaio fanno lievitare il peso a oltre
una tonnellata.
Lungo 3 metri e largo 2, dotato di un grande serbatoio da 53 litri, il Mulo Meccanico non è troppo impacciato in montagna, nonostante si guidi stando seduti come su di un motocarro, ma impugnando un volante di foggia automobilistica.
Tuttavia, dopo essere stato costruito in 200 esemplari più una preserie di 20, viene presto accantonato:
troppo complesso da gestire, il 3x3 non offre all'atto pratico alcun vantaggio rispetto ai muli in carne ed ossa che dovrebbe sostituire.