da Silvio Biagini » ven set 16, 10:12:36
Buongiorno Pyno, buongiorno amici. Sì, stiamo girando intorno agli stessi concetti. Voglio aggiungere qualcosa sul mio punto di vista, giusto per chiacchierare.
C'è da osservare che le torrette che utilizzano cm con i reticoli in mill sono essenzialmente quelle europee. Se prendiamo, infatti, le Leupold "militari" troviamo ancora ottiche con reticolo sul primo piano tipo MilDot o TMR e torrette in MOA (1/4 o 1/2). Come anche i riferimenti in Mill non sono (o quanto meno erano) identici nei reticoli della US Army e dei Marines (non erano identici nemmeno i valori di riferimento).
E' bene, quindi, che abbiano la stessa unità di misura (o meglio valori equivalenti, tenuto conto che parliamo di "lunghezze" e di "angoli"). Tant'è che già i Marines adottarono a suo tempo sugli M40 le US Optics in cm e mill prima di sostituirle con le S&B (a proposito, il reticolo del PMII a cui accennavo nel mio precedente intervento è nella seconda pagina del pdf allegato e lo riporto qua sotto). Attenzione, alcune case indicano sulle torrette 1click = 0,1Mrad (specie le americane) altre indicano 1 click = 1cm 100m. Comunque il risultato non cambia, una correzione di 1cm a 100m equivale ad un decimo di millesimo. Quindi il valore di un millesimo tra il centro di un Dot ed un altro equivale a 10cm a 100cm. Semplicissimo, molto meglio dei MOA.
Sempre dal punto di vista storico, in Europa non esistevano i Dot come sistema di riferimento telemetrico ma delle semplici "lineette" o "trattini" (la S&B utilizza ancora reticoli con trattini). I dot, quelli utilizzati dalla US Army e da alcune agenzie governative USA, hanno un diametro che vale 0,2mill. In pratica, soprattutto con il reticolo Mildot di 2^ generazione, si possono stimare anche le frazioni di millesimo. A prescindere da questo il sistema millesimale, prima di essere adottato dagli USA, era tipico europeo e di estrema semplicità per la lettura delle carte, il calcolo dei dati di tiro e delle correzioni con le artiglierie e i mortai ed era riportato sulle lastrine diastimometriche di ottiche di vario tipo. Gli USA utilizzavano ancora i gradi sessagesimali.
Quindi non è difficile concordare che siano più pratiche nel loro utilizzo in campo tattico. Lo dico anche per la buona conoscenza sul campo di questo sistema. Perché è buono? Ho accennato al fatto di semplificazione dei calcoli (mai fare affidamento sui software in campo tattico...) in particolare quelli relativi alla stima delle distanze (compresa quella del punto di impatto rispetto al segno) ed alla individuazione, sul reticolo, del corretto punto di mira per compensazione. Ma non è solo questo. Questi calcoli possono essere fatti a prescindere dall'ingrandimento utilizzato. Un tiratore di precisione varia l'ingrandimento da utilizzare in relazione alla distanza di tiro e utilizza quello che gli consente di avere un campo di vista abbastanza ampio, tale da consentirgli di avere il controllo della situazione tattica che si sviluppa nelle vicinanze del bersaglio (fondamentale per la sopravvivenza). Il suo osservatore, con gli occhi incollati allo spotting scope sull'obiettivo perde, in quegli istanti, la visione laterale. I "moderni" reticoli sul primo piano, come quelli della S&B per esempio, annullano anche quella critica che veniva mossa ai primi MilDot ovvero il fatto di ingrandirsi all'aumentare degli ingrandimenti con il rischio di "coprire" il punto di mira. Fondamentalmente "balle" dato che nel tiro di precisione militare a grandi distanze non si bada alla mouche ma alla sagoma. Questo discorso può assumere un altro peso nel tiro di precisione di polizia dove, a distanze spesso medio brevi, si ricerca la "T" per l'immobilizzazione immediata e per evitare, quindi, eventuali danni collaterali (anche le munizioni impiegate, almeno in certe nazioni, sono diverse da quelle militari).
La differenza con un'ottica con il reticolo sul secondo piano, pur utilizzando gli stessi riferimenti torrette e reticolo, consiste solo nell'obbligo di utilizzo di uno specifico ingrandimento per evitare la complicazione dei calcoli. In sostanza, nel caso di impiego "facile" del reticolo per il tiro compensato o per la lettura delle distanze si deve utilizzare solo l'ingrandimento specifico. Un po' come erano le ottiche di precisione di "una volta", ovvero 6, 8, 10 ingrandimenti. Questo può essere un male minore nel caso di quelle case che individuano questo valore a metà del range degli ingrandimenti. Può diventare un problema dove tale valore coincide con il massimo degli ingrandimenti e viene quindi vanificato l'aspetto tattico del controllo del settore. Per contro queste ottiche offrono (o offrivano, data ora la presenza dei moderni reticoli come quelli della citata S&B) il vantaggio di non avere un reticolo che si ingrandisce nelle dimensioni all'aumentare degli ingrandimenti. Questo aspetto porta alla possibilità di avere correzioni "più fini" pur conservando la stessa "unità di misura" tra torrette e reticolo. Per esempio nello Zeiss con MilDot sul secondo piano possiamo avere una correzione di 0,5cm per click a 100m e quindi due click per fare 1cm = 0,1Mill alla stessa distanza. Attenzione, io posso impostare i miei click sulle torrette utilizzando qualsiasi ingrandimento. Ciò che non posso fare, ripeto, è solo il calcolo "semplificato" dei riferimenti telemetrici se non con l'ingrandimento previsto oltre che il tiro per compensazione (aspetto importante solo per il tattico "rapido"). Se voglio variare l'ingrandimento devo ricorrere alla tabella di riferimento per i vari ingrandimenti e quindi devo tenere presente che il valore di un millesimo letto tra due dot con ingrandimento 12 (valore 10cm) diventa diventa di 2°° con ingrandimento 6 (20 cm) o 0,5°° con ingrandimento 24 (5 cm). E' chiaramente "scomodo" per un impiego esclusivamente tattico ma non per questo il sistema si deve ritenere inutile...
Correttamente, come spiega anche il tizio del video, ci sono delle differenze e si devono fare delle scelte. Tenuto conto conto che non devo fare tiro "tattico", le mie ottiche variabili da "tiro a segno" hanno il reticolo sul secondo piano, con riferimenti in Mill o in MOA, e torrette con regolazioni "fini" (solo quelle da caccia hanno il reticolo sul primo piano con riferimenti da "caccia"). Quando voglio divertirmi nel tiro per compensazione inserisco l'ingrandimento previsto e mi tolgo lo sfizio. Questo metodo, però, è solo per divertimento e non certo per la ricerca della mouche (che non acchiappo sempre, anzi sempre più raramente per vari motivi "sanitari")...quando cerco l'accuratezza il discorso cambia (una buona dose di antinfiammatorio e via).
Un cordiale saluto, Silvio
P.S. Allego il reticolo S&B sul primo focale di un 3-12x50PMII.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.