Testo originale:
http://www.fisat-sardegna.it/documenti/ ... 7-2011.pdfOggetto: Comunicato Stampa del 26.7.2011.
Un martedi da leoni.
Ci riferiamo ad un tentativo di cui eravamo a conoscenza
e seguivamo in sordina da un po’ di tempo per evitare che
la troppa attenzione potesse precluderne l’esito.
Oggi è andata male e possiamo parlarne tranquillamente.
Si tratta di un emendamento al testo del decreto-legge 12
luglio 2011, n. 107, relativo al rifinanziamento delle
Missioni all’estero e misure alla lotta contro la
pirateria.
Lo firmano cinque senatori, ma si dovrebbe dire cinque
leoni, i cui nomi si riferiscono di seguito
Lorenzo BODEGA LNP
Valerio CARRARA (PDL)
Sergio DIVINA (LNP)
Sandro MAZZATORTA (LNP)
Luigi RAMPONI (PDL)
Giovanni TORRI (LNP)
Il testo dell’emendamento lo trovate qui (se avete voglia
di leggerlo) ma riassumendo:
1. avrebbe portato all’abolizione del catalogo
2. avrebbe stabilito che le armi da guerra sono quelle
stabilite dall’Unione Europea nella Direttiva
Europea 91/477/CE e tutte le altre sono detenibili
3. avrebbe abolito le funzioni della Commissione
dandole funzioni consultive su argomenti generici,
atteso che l’appartenenza o meno di un’arma alle
armi consentite sarebbe stata stabilita dal Banco di
Prova (che ci sarebbe riuscito: è a raffica ? no.
Per cui è consentita).
Riassumo di seguito le posizioni di vari senatori,
purtroppo non ho potuto segnarli tutti, atteso che
abbiamo seguito la riunione in diretta sulla Web TV del
Senato.
La presidenza dichiara l’ammissibilità dell’emendamento
in quanto connesso con la disponibilità di armi a bordo
di navi per la protezione dalla pirateria.
D’Alia (UDC) dichiara che vota contro l’emendamento
perché agevola la disciplina dell’uso delle armi sul
territorio italiano
Scanu (PD) contrario
Casson (PD) gela l’aula dicendo che un simile
emendamento aiuterà il crimine organizzato ed il
terrorismo per cui non va votata
Zanda (PD) segnala che un emendamento identico si è
cercato di far passare nella legge sulla semplificazione
normativa. Si scaglia contro i poteri occulti delle armi.
Tonini (PD) voto contrario appellandosi all’aula.
Divina (LNP) spiega che l’emendamento cerca di
semplificare la normativa sulle armi senza pericolo per
l’ordine pubblico e che i costi della commissione, che
non esiste in alcun paese e frena la concorrenza perché
un’arma sportiva che cambia il mirino deve rifare la
catalogazione, pari a circa 100.000 euro, saranno
impiegati per il finanziamento delle missioni.
Marco Perduca (PD) contrario
Li Gotti (IDV) si dichiara contrario all’emendamento
dicendo che loro non votano porcherie
Rutelli (Terzo Polo) dichiara che l’emendamento è stato
voluto da una parte della maggioranza che così facendo
mette in pericolo l’unità di votazione.
Pistorio (PD) la norma non la conosce ma trova le
riflessioni di Tonini e Rutelli opportune e quindi chiede
di espungere l’emendamento
Casson (PD) dichiara di aver ricevuto un nuovo testo dal
Sen. Bricolo e deve dare atto che col nuovo testo
diminuiscono gli influssi negativi.
Bricolo (LNP) – possibile riformulazione da integrare con
emendamento in fascicolo – mediazione del relatore per
rivedere il testo in 5 minuti e scriverlo correttamente.
Ore 20.00 Venti minuti sospensione.
Al rientro il Sen. Bricolo dichiara che verrà ritirato
l’emendamento precisando che ci sono in Italia decine e
decine di aziende che in questo momento soffrono
gravemente l’impossibilità di lavorare a causa di una
legislazione obsoleta e contraria alla normativa europea
che non agevola in alcun modo la sicurezza pubblica.
Che dire, una sconfitta. Ma Walt Whitman diceva che “..le
battaglie si vincono e si perdono con identico cuore…”.
E’ vero.
Oggi abbiamo incassato una piccola sconfitta ma il
coraggio di coloro che ci hanno provato sino all’ultimo
non deve essere sottovalutato.
Soprattutto ora sapete chi ringraziare se non è passato;
rimane l’unica consolazione il sapere che non siamo mai
stati così vicini a vedere la fine di questa normativa,
di questa Commissione e di questo Catalogo che solo noi
abbiamo e che servono solo a trasformare persone oneste
in criminali non sono mai stati così vicini.
Per smuovere definitivamente le cose, e lo hanno rilevato
nella stessa aula del Senato, occorre avviare una
procedura di infrazione presso la Commissione Europea
contro il catalogo e questa normativa ed è una promessa
che vi facciamo, ci stiamo lavorando proprio in questi
giorni e ci lavoreremo nel mese di Agosto.
Sappiamo che altri ne stanno presentando, ma questa viene
dal basso, da gente come voi e me, i piccoli produttori,
le armerie, gli iscritti.
Siamo quelle formiche che ogni tanto nel loro piccolo si
incazzano.
E’ stato fatto di più in quest’ultimi cinque anni che nei
quaranta precedenti.
In bocca al lupo. A tutti noi.
"Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché in ciò sta l'essenza della dignità umana"
(Giovanni Falcone)