mimmo002 ha scritto:
...Perché gli equipaggiamenti militari russi sono superiori a quelli della NATO in una guerra convenzionale?
Ci fu una battaglia presso il Congresso degli Stati Uniti d’America nel giugno 2012, quando il Pentagono annunciò di voler comprare un secondo ordine di 10 elicotteri russi. Che sacrilegio che i potenti USA chiedano armi ai nemici per combattere in Afghanistan. Non funziona. I generali degli Stati Uniti in Afghanistan preferiscono gli elicotteri russi a quegli statunitensi, se vogliono ottenere una vittoria sui taliban, anche se ufficialmente si tratta di dotarne l’esercito afgano. La storia comincia all’inizio dell’avventura militare afghana della NATO. Il contingente canadese della Forza internazionale di sicurezza si rende conto, molto presto, che i loro mezzi non sono adatti. Rapporti confidenziali vengono inviati a Ottawa, infine, permettendo ai generali canadesi che occupano il sud dell’Afghanistan di affittare elicotteri russi in segreto, con risultati positivi sul campo. I generali statunitensi in Afghanistan ne vengono informati. E invece di trattare direttamente con i russi, su richiesta del Pentagono, compiono la scelta completamente insensata di acquistare da trafficanti di armi elicotteri da combattimento russi. È la Repubblica ceca ad avere la possibilità di vendere ai militari degli Stati Uniti i suoi vecchi elicotteri dell’era sovietica, tra cui i Mi-8 per i quali gli Stati Uniti spendono molti soldi, mentre quelli nuovi sono più convenienti. Non si deve trattare con il nemico russo. Non si deve offendere il popolo statunitense. Tale situazione diventa insopportabile perché la Russia si rifiuta di fornire pezzi di ricambio ad acquirenti anonimi e chiede la tracciabilità del venditore e dell’acquirente di questi elicotteri. La situazione permane fino al 2011 quando i generali statunitensi decidono di bucare l’ascesso che si era formato troppo a lungo, e trattano direttamente con i russi. Questa è la versione ufficiale del Pentagono nell’annunciare lo storico accordo per l’acquisto di 21 elicotteri Mi-17B-5 versione da combattimento, per 375 milioni dollari, da impiegare in Afghanistan. Nel giugno 2012, il Pentagono decise di ordinare 10 nuovi elicotteri da combattimento alla Russia per 217 milioni dollari. Questa volta alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti d’America decisero di non arrendersi senza combattere prima del passaggio a Mosca di ciò che viene considerato il più potente esercito del mondo. Fu il senatore Richard Shelby dell’Alabama ad aprire le ostilità accusando il presidente Obama di vendere il Paese ai russi, acquistando, disse, “aeromobili non appropriati, senza coordinamento nell’acquisto” dicendo, secondo lui, che “gli Stati Uniti hanno i migliori aerei del mondo“. Ma i generali che combattono in Afghanistan passano a velocità massima in prima linea per parlare direttamente al pubblico statunitense per spiegare che non sono in Afghanistan per fare numero, ma per combattere e spesso morire. Quindi, se dobbiamo morire, lo facciamo con le armi migliori per combattere. Non fu che il generale dell’US Air Force Michael Boera, responsabile dell’addestramento della forza aerea afgana, davanti alla caparbietà dei senatori statunitensi, a dimenticarsi la segretezza parlando direttamente alla stampa. Ecco cosa disse al giornale Washington Post: “Se venite in Afghanistan e farete un volo sul Mi-17, capirete subito perché questo elicottero è così importante per il futuro dell’Afghanistan (…) Dimenticate che il Mi-17 è russo, vola alla perfezione in Afghanistan“. La cosa più divertente di tale storia è che per contrastare il Pentagono e tutti i suoi generali che preferiscono gli aerei russi, come rivelato dal giornalista Konstantin Bogdanov dell’agenzia di stampa russa RIA Novosti il 15 giugno 2012, 17 senatori statunitensi scrissero una lettera al segretario alla Difesa Leon Panetta, nell’aprile 2012, per legare l’accordo sulle armi con la Russia alla crisi siriana. Ecco quello che scrissero: “Non possiamo permettere che i contribuenti statunitensi finanzino indirettamente l’uccisione di civili siriani (…) il denaro dei contribuenti viene speso per l’acquisto di elicotteri russi invece che per comprare attrezzature degli Stati Uniti per i militari afgani“. Non funzionò, i generali preferivano gli elicotteri russi e così fu. Questa informazione supera ogni commento. Se solo per il teatro di guerra ancora aperto gli Stati Uniti debbono usare le armi di coloro che sostengono di combattere, e sul loro territorio, la Russia, è probabile che sarebbe un vero suicidio politico e militare attaccare la Russia sul suolo ucraino.
mimmo002 ha scritto:
C – LA FRANCIA PUÒ DICHIARARE GUERRA ALLA RUSSIA? NO
Quando l’11 gennaio 2013 le truppe francesi in Mali iniziarono l’offensiva contro i jihadisti, i maliani credevano che fosse sufficiente dimostrare gratitudine alla Francia agitando piccole bandiere tricolori per le strade di Bamako. Quello che non potevano sapere è che, allo stesso tempo, al palazzo dell’Eliseo vi fu un vero rompicapo: come finanziare l’operazione militare in Mali? Quattro giorni dopo, il 15 gennaio 2013, l’aereo del presidente francese Hollande atterrò alle 06:30 (03:30 ora locale di Yaoundé), sulla pista dell’aeroporto di Abu Dhabi. Il presidente Hollande doveva trovare il denaro per le operazioni in Mali. Perciò, (secondo AFP) incontrò il Presidente della Federazione degli Emirati Arabi, Qalifa bin Zayad al-Nahyan, e il principe ereditario di Abu Dhabi, Muhammad bin Zayad al-Nahyan. Poi andò a Dubai dove incontrò l’emiro shaiq Muhammad bin Rashid al-Maqtum. E’ quindi evidente che, se per sconfiggere 4 jihadisti nel deserto del Mali, la Francia deve cercare i soldi nella penisola arabica per sconfiggere il vero esercito di un Paese come il Camerun, con la Russia andrà a bussare in paradiso? Ma cos’è realmente accaduto in Mali? Cosa non ci hanno detto delle operazioni militari francesi in Mali, e che potrebbe illuminarci sulle finte zanne che la Francia di oggi mostra alla Russia?
Le informazioni della missione parlamentare sull’operazione Serval in Mali
Il 17 luglio 2013, 2 deputati francesi presentano la relazione delle informazioni sulla missione dell’operazione Serval in Mali, una missione cognitiva promossa dall’Assemblea nazionale francese. Costoro erano:
- Philippe Nauche, nato il 15 luglio 1957 a Brive (Corrèze), deputato socialista del 2° distretto del dipartimento di Corrèze. Vicepresidente della Commissione della Difesa nazionale e delle forze armate francesi.
- Christophe Guilloteau, nato il 18 giugno 1958 a Lione (Rodano), deputato UMP del 10° distretto del Rodano e membro della Commissione per la Difesa nazionale e delle forze armate francesi.
Come ben si può vedere, non due avventurieri che passavano di lì per divertire la platea con cose imbarazzanti. No. Sono due veri deputati all’altezza della serietà dei loro propositi. E poi, trattandosi di due partiti opposti, non si può dubitare l’obiettività e l’imparzialità del loro lavoro che credo fosse ben fatto. La prima parte spacciava qualche piccolo successo indiscutibile dell’intervento militare francese in Mali, ma ciò che interessa è la seconda parte della loro relazione, quando, senza perifrasi, indicano le debolezze dell’esercito francese in un teatro di guerra in Africa, che sono particolarmente di due tipi: logistica e tattica. Philippe Nauche e Christophe Guilloteau parlano senza reticenze delle attrezzature obsolete dell’esercito francese. Sostengono che l’elicottero Gazelle sia molto vulnerabile in uno scontro reale con un vero esercito. E inoltre aggiungono che questo fu il problema che causò la morte del pilota Damien Lame, l’11 gennaio 2013, cioè nel primo giorno dell’intervento. L’altro elicottero usato in Mali soffre di un male maggiore: la sua scarsa autonomia. Si tratta dell’elicottero Puma. Tatticamente, i 2 deputati evidenziato due gravi carenze. Il primo è l’incapacità dell’esercito francese nel raccogliere informazioni affidabili. Ad oggi, i servizi segreti francesi si affidano in modo sproporzionato ai loro ex-studenti di Saint Cyr, divenuti generali o colonnelli africani, per avere le informazioni di cui hanno bisogno. Questo fu molto utile in molte situazioni per dare l’ordine di non combattere ad interi eserciti che rapidamente caddero o fuggirono senza combattere solo per via delle informazioni diffuse al mattino su alcune Radio molto ascoltate in Africa. Ma in Mali non combattevano contro l’esercito del Mali, in cui la Francia ha molti informatori, ma piuttosto un avversario invisibile dove la Francia non si era infiltrata. In questo caso, i droni sono generalmente utilizzati per raccogliere quante più informazioni sulle posizioni e i movimenti dei nemici. E la Francia non ha soldi per comprare droni militari. Ma senza droni in Mali, la Francia avanzava alla cieca mettendo la vita dei propri soldati a rischio. Così sostenevano in ogni caso i due deputati. Non è chiaro come la Francia, che non addestra i generali russi e non ha informatori nell’esercito russo, possa combattere in Ucraina o in Crimea. Un’altra breccia nel Mali fu, secondo questi due deputati, la scarsa autonomia per il rifornimento degli aerei francesi. In Mali, la Francia ha bisogno vitale degli altri eserciti europei per rifornire in volo i suoi aerei, perché non può farlo da sola, non ha gli aerei necessari. In conclusione, i due deputati deplorano la subordinazione della Francia ai suoi alleati europei nel minuscolo teatro di guerra del Mali, definendolo “grande freno all’autonomia strategica della Francia”.
D – L’EUROPA PUÒ DICHIARARE GUERRA ALLA RUSSIA? NO
Mentre tutti gli occhi erano puntati alla Conferenza dei Capi di Stato africani e francesi sulla sicurezza in Africa, del 6 e 7 dicembre 2013, conferenza priva d’importanza strategica secondo me, qualcosa di più importante accadde invece due giorni prima, il 4 dicembre 2013 alle ore 9.30 presso la “Commissione della Difesa nazionale e delle forze armate francesi”. Sotto la presidenza di una nostra conoscenza, Philippe Nauche, assistemmo alla presentazione di due nuove persone: Danjean, presidente della sottocommissione “sicurezza e Difesa” del Parlamento europeo, e Maria Eleni Koppa, relatrice sui temi del Consiglio europeo, nel dicembre 2013, che affrontarono questioni su Difesa e sicurezza. Si parlò, tra l’altro, dell’intervento francese in Africa Centrale.
Ecco cosa dichiara Arnaud Danjean: “Il problema politico si aggiunge al problema di leadership in Europa. La difficoltà non sta tanto nelle persone quanto nell’autocensura delle strutture di Bruxelles: anticipando il blocco di certi Stati, non osano prendere iniziative su sicurezza e Difesa. Questo è il motivo per cui, in questi ultimi anni, le istanze della Difesa europea appaiono piatte. La Repubblica Centrafricana soffre per tale inazione. È probabile che l’UE si accontenterà del consueto ruolo di principale fornitore di aiuti umanitari. Kristalina Georgieva, Commissario per l’azione umanitaria, s’è già recata più volte nel Paese. Certi Paesi potrebbero fornire aiuti logistici, come del caso del Mali dove lo sforzo francese, segnato dall’invio di truppe da combattimento, fu possibile solo grazie al sostegno dei nostri alleati europei e nordamericani. Infatti, l’invio di un aereo da trasporto belga o olandese può essere determinante. Si tratta di una scommessa sicura in Africa Centrale, dove gli sforzi saranno condivisi nello stesso modo: i francesi inviano uomini di nuovo, e alcuni partner europei, nessuno dei quali mostra il desiderio d’inviare contingenti sostanziali, forniranno il supporto logistico e la Commissione firmerà un assegno umanitario“. (…) riguardo lo stato d’animo dei nostri partner europei, mi si permetta una metafora. Affinché le cose funzionino nella Difesa europea bisogna allineare tre pianeti: Francia, Gran Bretagna e Germania. Ma al momento, anche se l’immagine è assurda da un rigoroso punto di vista scientifico, non ne sono allineati nemmeno due! La Francia ha sempre tenuto una posizione da leader nel caso della Difesa europea, ma il dialogo con i suoi alleati resta complicato. Infatti, Francia e Germania, suo partner privilegiato, non usano la stessa lingua; quando parliamo di operazioni e istituzioni, i nostri amici tedeschi rispondono industria. Tuttavia, la loro visione industriale differisce profondamente dalla nostra: lungi dal basarsi su una politica industriale attiva a livello europeo, danno priorità alle loro aziende nazionali, approfittando parecchio dei fondi europei. Per la Germania, il consolidamento dei mercati della Difesa deriva dalla corretta applicazione delle direttive europee sulla libera concorrenza“.
Ecco ciò che dice il deputato UMP Bernard Deflesselles del comitato: “Come voi, non mi aspetto molto dal Consiglio europeo del dicembre 2013. I dati sulla crescita dei bilanci militari nel mondo sono illuminanti: l’aumento è stato del 71% per la Cina, 65% per la Russia, 60% per l’India e 40% per il Brasile. Tutti gli Stati-continente aumentano a dismisura le spese per la Difesa. E l’Europa? Siamo consapevoli della mancanza di volontà politica. Il Parlamento europeo ha cercato di farlo emergere e i rapporti del vostro sottocomitato sono eccellenti, ma non comportano nulla nella volontà dei governi. Ne abbiamo un esempio con il Mali. Sono lieto di apprendere che il contingente olandese di 380 uomini è stato inviato in questo Paese, ma ho visto con i miei colleghi della missione d’inchiesta sull’operazione Serval, che l’impegno dell’UE sul campo, cioè un contingente di 500 uomini assegnati all’addestramento dei nuovi battaglioni in Mali, non era all’altezza né delle aspettative, né della volontà dell’Europa. (…) Riguardo l’Agenzia europea per la Difesa (EDA), dobbiamo riconoscere che non è cambiato nulla dalla sua nascita, dieci anni fa. L’unico progetto di difesa europea era l’A400M. Possiamo dire che per la cyber-difesa e l’industria spaziale non vi è alcun progetto o budget. L’Agenzia deve ancora affrontare l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR). In breve, non c’è nulla. Temo che l’Europa sia destinata a rimanere uno spazio economico con un po’ di solidarietà, forse, ma di certo non diventerà una potenza in grado di influenzare il mondo di domani“.
Philippe Folliot, del partito UDI (Unione dei democratici ed indipendenti) e segretario della commissione per la Difesa nazionale e le forze armate francesi, s’è interessato: “Abbiamo appena parlato del progressivo ritiro degli Stati Uniti dalla NATO: il centro d’interesse geostrategico degli statunitensi passa dal Nord Atlantico al Pacifico, senza rendersi conto che potrebbe essere devastante per la nostra capacità nel garantirci la sicurezza e la nostra Difesa, dato che ci saranno, se così posso dire, più fori nell’”ombrello statunitense“.
Mr45 ha scritto:...mimmo, lascia perdere la fantascienza, che pure mi piace, e torna nel mondo... la guerra non la vuole nessuno e non la faranno, men che mai gli Stati Uniti comincerebbero una guerra
Mr45 ha scritto:...troppo Grande Pasquale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!![]()
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...la pazienza sta finendo, non ne dispongo di una quantità infinita e devo usarne un pò ogni giorno anche al lavoro ed a volte anche a casa, mimmo ne ha ancora per poco
ordotempli ha scritto:Ad esempio, al fine di essere filologicamente corretti con il percorso seguito sin qui, ritenete possibile pulire una canna cal. 308 con della marmellata ?
Sopratutto se, a consigliare l'operazione, sia stato un alieno verde ?
waltherp38 ha scritto:Una verità che a mimmo non piacerà...
Declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia,Gioia Tauro, Stazione di Bologna e Rapido 904.
http://www.repubblica.it/politica/2014/ ... ef=HRER1-1
waltherp38 ha scritto:non credo a Renzi, credo che vi sia qualcosa da mettere in chiaro, caro il mio fascio-antieuropeista
ordotempli ha scritto:Fino a quando, Mimmo, fantasticherai ?
Che i tempi stiano cambiando è palese, ma questa è una costante della storia degli uomini ... indipendentemente dagli eventi citati ... anzicchè vivere in pace gli esseri umani si contendono, sia singolarmente che in gruppi, ogni stupida cosa. Ciascuna persona o ciascun gruppo o nazione tenta di strappare all'altro qualcosa .. e, solo nel secolo appena trascorso, abbiamo visto la I° guerra mondiale che ha cambiato l'assetto di una politica ancora sostanzialmente assolutistica ... il nuovo vento si chiamò socialismo che illuse gli uomini con la falsa speranza di una più equa distribuzione del benessre e sappiamo a cosa abbia portato il socialista Mussolini ed il Partito Nazional-socialista tedesco ... ancora una volta l'umanità pensò che una nuova forma politica chiamata democrazia potesse consentire l'accesso dei rappresentanti del popolo alla guida del proprio paese ... sappiamo come sta finendo .. quelli che "eleggemmo" ormai si autoeleggono, persino in grado di rinnovarsi dall'interno ... come un tumore.
Sarà, ma solo per questo, che verranno tempi duri come accade in ogni cambiamento epocale ... l' Altissimo (che sia benedetto) non può fare molto ... non potendo limitare il libero arbitrio ...
Insomma, caro Mimmo, ci facciamo male da soli ...
Mr45 ha scritto:...è l'ora di chiamare il 118 per fare un TSO a mimmuccio![]()
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mimmo002 ha scritto:Mr45 ha scritto:...è l'ora di chiamare il 118 per fare un TSO a mimmuccio![]()
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...P.S. ci pensi in quanti fanno guerre e distruzioni nel suo nome ? e si fanno pure benedire prima dal cappellano militare
ordotempli ha scritto:La profezia ?
Era l'ultimo dell' elenco nella profezia di S Malachia.
Avevo pensato a lungo : veniva indicato come " Pietro Secondo " e questo faceva pensare che fosse come l' Alfa E l' Omega .... ma non era facile immaginare alla contemporanea esistenza di due papi
Mr45 ha scritto:...il tuo astio si sta trasformando pian piano in odio ingiustificato. Va bene che hai parenti in russia, ma tu stai facendo discorsi che non si sentivano neppure ai tempi della Pravda...
mimmo002 ha scritto:Mr45 ha scritto:...il tuo astio si sta trasformando pian piano in odio ingiustificato. Va bene che hai parenti in russia, ma tu stai facendo discorsi che non si sentivano neppure ai tempi della Pravda...
hei..... questo articolo pubblicato sopra non lo ho scritto io
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ho solo riportato un articolo di un americano Paul Craig Roberts (ho dato il link) che lo ha pure firmato col suo nome,
mimmo002 ha scritto:frequento blog e forum americani (e ne cito i link) e sembra che non sia il solo ad avere queste vedute.
P.S. in italia abbiamo due grosse istituzioni che predispongono al lavaggio del cervello la gente,
li abbiduano a credere, a vestire i loro occhi con fette di salame .
la prima istituzione e il sistema del vaticano,
la seconda istituzione e il calcio (gestita spessa anche da religiosi con le parrocchie)
dovete iberare il vostro spirito ed aprire le vostre menti .
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