L'Uomo Qualunque

[Silvio Biagini]

Cari amici,

nel caldo estivo spesso riprendo alla mano libri letti diversi anni fa.

Mi è capitato tra le mani uno scritto da De Crescenzo nel 1998. Il titolo è il “Tempo e la felicità”. E’ un lavoro impostato sulle “Lettere a Lucillo” scritte da Seneca nel I secolo dopo Cristo. L’autore “immagina” le risposte di Lucillo a Seneca…

Il bello di questo testo è il commento che lo scrittore, ed una ipotetica amica archeologa, fanno al tema di ogni scambio epistolare.

Vorrei proporvi la lettura del commento alle lettere sulla politica.

De Crescenzo lo intitola “L’uomo qualunque”.

“Questa volta, “ mi chiede Alessia “chi pensi che abbia ragione? Seneca o Lucillo”?”

“In merito a cosa?”

“In merito all’impegno politico. Il saggio, a detta di Seneca, dovrebbe chiudersi in casa a leggere e a pensare. Secondo Lucillo, invece, dovrebbe scendere in campo per migliorare la vita dei suoi concittadini.”

“ La domanda è delle più difficili e, comunque, la risposta cambia da epoca ad epoca. Nel ’48, quando l’Italia era divisa su due fronti opposti, quello dello Scudo Crociato e quello del Fronte Popolare, scegliere uno schieramento piuttosto che un altro voleva dire far parte dell’Alleanza Atlantica o entrare nella sfera di influenza sovietica. Votare, quindi, non era un optional, era un dovere. Oggi, invece, con due coalizioni politiche pressoché uguali, prendere posizione potrebbe anche essere superfluo. A questo punto diventa determinante la condizione fisica di chi vota. Nel mio caso, ad esempio, con una età che si avvicina ai settanta,e con i sei anni di vita che ancora mi assegna la statistica, cosa vuoi che mi possa importare se il Ministro delle Poste è un signore che proviene dall’Ulivo o dal Polo? E allora finisco col dare il mio voto a Seneca: mille volte meglio chiudersi in casa a leggere e a meditare, che partecipare alle gare d’appalto del potere.”

“Ammetti, quindi, di essere un qualunquista.”

“Lo dici come se qualunquista fosse sinonimo di depravato. Guglielmo Giannini, l’inventore dell’Uomo Qualunque, era un intellettuale di tutto rispetto: altro che Bossi! Il problema, piuttosto, non è tanto il qualunquismo, quanto l’avere il cuore spostato a destra o a sinistra.”

“ E tu dove ce l’hai?”

“A destra quando il potere è a sinistra, e a sinistra quando il potere è a destra.”

“In pratica ti piace stare sempre all’opposizione.”

“Per forza: è molto più stimolante opporsi che appoggiare, in particolare quando hai la fortuna di vivere in un paese dove gli oppositori non vengono sbattuti in galera. A ogni modo , quando si desidera un governo di destra, conviene buttarsi a sinistra, né più né meno di come diceva Totò.”

“Questa proprio non l’ho capita” confessa Alessia.

“Allora seguimi: tutti i partiti di sinistra, non appena vanno al potere, si spostano progressivamente verso destra, e lo possono fare soltanto perché, essendo di sinistra, non vengono ostacolati più di tanto dai sindacati, che sono sempre si sinistra. Il che equivale a dire che solo un governo di sinistra può attuare una politica di destra. Lo so che sembra uno scioglilingua, ma è proprio così che stanno le cose.”

Leggetelo con calma, De Crescenzo, come tutti gli autori Partenopei "va assaporato"...

Un cordiale saluto, Silvio

[Silvio Biagini]

Come potete osservare dall'orario adesso fa abbastanza fresco per leggere.

Se avete letto con un minimo di attenzione il commento sulla politica di De Crescenzo, vi sarete accorti che l’autore puntualizza aspetti che sono di estrema attualità.

La partecipazione al voto degli italiani dal ’48 in poi è in caduta libera. Così come è sempre più manifesta la “gara d’appalto al potere”.

Per non parlare poi del politico “intellettuale di tutto rispetto” oramai scomparso. E’ facile sostituire il nome di Bossi con quello di tanti demagoghi ignoranti dei più elementari concetti di diritto costituzionale per non parlare di quello internazionale…

Quello che mi ha colpito, in particolare, è stato il “pensiero di Totò” che De Crescenzo sintetizza in "…solo un governo di sinistra può attuare una politica di destra…"

Questa riflessione mi ha rimandato al tema di un referendum promosso nel maggio del 2000 che tra i vari temi comprendeva “Licenziamenti: Abrogazione delle norme sulla reintegrazione del posto di lavoro” ovvero “Abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei lavoratori. Promosso da Radicali, Forza Italia e PRI.”
Anche se il referendum non conseguì il quorum necessario è evidente che l’abrogazione dell’Art.18 fu promossa essenzialmente dalla destra in un governo di destra.

Chi, poi, ha “rottamato” l’art.18 innescando l’ira della Cgil e della minoranza Pd?

Ci voleva un ingegnere filosofo napoletano per illustrarci in modo sintetico ed efficace “l’eterno moto della politica italiana”…

Un cordiale saluto, Silvio

[mimmo002]

cerco di rispondere :
nel 1948 si avevano due schieramenti chiari e definiti, oggi quali "schieramenti" abbiamo ? ,
allora gli individui erano stati personalmente provati dalla guerra, proprio il rischiare la pelle ed il veder morire il compagno a fianco.
esempio:
tempo fa vidi un documentario/intervista (storico) a Pertini , lintervista era dentro il carcere dove lui era prigioniero e controllato dai nazi-fascisti e raccontava la vicessitudine della sua roccambolesca evasione con l'ausilio di un documento falso di scarcerazione, nell'intervista raccontava delle torture fisiche e delle privazioni.
ora mi chiedo :
un attuale politico che si "vende" per una vacanza di una settimana in un grande albergo, o presenta per farsi rimborsare scontrini di spesa fasulli....come si potrebbe paragonare a quelli dove il semplice "collaborare" gli avrebbe permesso di salvarsi la vita ?
parlo di uomini che non si lasciavano corrompere a costo della vita ed oggi si vendo per tre-denari (per trenta vendono loro e tutta la famiglia compreso il cane)
quindi:
oggi abbiamo una nuova generazione forgiata al consumismo ed allo spirito "individualista" caratteristico dello stile di vita americano di cui ormai la nostra cultura e permiato.
un Renzi che raconta frottole e svende l'italia....perchè lo fa ?
piccolo interesse personale o illuminata visione di un bene supremo ?
vogliamo provare ad analizzare l'italiano medio del periodo dal 1915 al 1945 ? con quelli di oggi ?
e parliamo di due o tre generazioni fa

oggi chi e disposto a "Memento audere semper" ? e se lo fa......con quale fine ?

[Silvio Biagini]

Mio caro Mimmo ti prego di non prendere "sul serio" il mio piccolo intermezzo estivo che avrei potuto benissimo intitolare "Aveva ragione Totò".

Prendere "sul serio" le parole di De Crescenzo e di Totò ci porterebbe ad intristirci e a rendere ancora più amaro il boccone che ci viene propinato dai soliti politici che diventano ancora più istrionici nei mesi estivi quando il caldo, specie se torrido, tende a farli passare in secondo, terzo, quarto piano fintanto che non spariscono andando a godersi le vacanze sugli yacht di quelli che glieli offrono "gratis".

No, le parole di De Crescenzo e di Totò ce le dobbiamo gustare. Proprio oggi mi chiedevo cosa direbbe Totò nel vedere così platealmente realizzata la sua teoria: "quando si desidera un governo di destra, conviene buttarsi a sinistra".

In altre parole, come "traduce" De Crescenzo: "…solo un governo di sinistra può attuare una politica di destra…".

Pensa che adesso il governo di sinistra vuole anche ridurre le tasse proprio come aveva fatto un certo governo di destra poi reintrodotte da un governo di sinistra...

E la destra che fa (ho appena sentito le parole di un rappresentante di quel partito in scioglimento come i ghiacci del Polo Nord)? Interpreta pienamente il pensiero di De Crescenzo, come da sempre fa l'opposizione nel nostro paese, ovvero "è molto più stimolante opporsi che appoggiare" e quindi disapprova la novità estiva...

Come vedi è meglio pensare a Totò.

Un cordiale saluto, Silvio

[Luigi67]

C'è da dire che Totò aveva moltà più "serietà" e senso dell'Onore quando si nascondeva gli spaghetti in tasca ...

[mimmo002]

caro Silvio nelle mie pazzoidi farneticazioni sono sempre serio

discutendo degli Italiani di oggi e che votando si fanno rappresentare degnamente dai politici che gli competono.
non voglio che il mio post tocchi qualche animo sensibile al chè discuto e dileggio ....mestesso

io/mestesso:
collabboratore scolastico meglio detto "Bidello" statale di ruolo quindi con un reddito medio ma essendo monostipendio e dovendo vivere con quel magro reddito sia io che altre tre persone mi ritendo medio-povero.
diciamo che sono l'italiano medio che da poche ore lavorative e di conseguenza scarso stipendio ma tempo libero
come oggi potrebbe essere un precario, o un disoccupato che sopravvive , o un giovane mantenuto dalla famiglia.

un esempio/caso sempre di mestesso:
in altra stanza, quella della caccia discuto delle auto della mia famiglia: un vecchio L220 che uso io ed una fiat-brava di mia moglie a cui o postato immagini di me che gli cambio il motore fuso con altro recuperato al ferro-vecchio,
l'intero 3D dove espongo con immagini le riparazioni del mio L220 di cui smonto e riparo il cambio completo di riduttore , o degli interventi di carrozeria saldando lamiere marce di ruggine .

in questo caso comune per un italiano che si ritrova con auto fuori-uso come ci si sarebbe comportati ?

elenco tre esempi generici di probabili cittadini che votano e scelgono :

1°) ESIBIZIONISTA il italiano che nasconde a sestesso la sua personale realtà della sua situazione socio-economica di quasi povero,
e la nasconde a sestesso "Atteggiandosi" a benestante-quasi-ricco
dichiara di avere la auto rotta, dichiara che desidera cambiarla e che vorrebbe un gippone americano , che forse ne prende uno usato, e guardate come e bello questo in immagine in questo sito , e forse me-lo-danno-a buon prezzo
e continua a vivere in un suo sogno di grandezze

2°) QUESTUANTE-ACCATTONE il italaino cosciente della sua situazione socio-economica e "Chiede" e cerca che qualcuno lo aiuti
e dice : "qualcuno-mi-regala-una-macchina ? " o al limite rendendosi conto del suo questuare cambia repertorio
e dice : "qualcuno-mi-vende-ad-un prezzo-basso-una macchina ? "

3°) INTRAPRENDENTE il italiano (vecchio-stile) cosciente della sua situazione socio-economica e che "VUOLE" la macchina funzionante e che forte del tempo libero e sicuro di se e della conoscenza disponibile a tutti, ....... "OSA"
si carica delle responsabilità, affronta di petto la situazione, e con coraggio OSA improvvisarsi meccanico e carrozziere.

oggi questi sono gli italiani ed hanno i politici che si meritano.

P.S. chi di voi ricorda quando in Italia gli Italiani si costruivano da se le case dove abitare ?
la formula era definita legalmente "Lavori in economia" ed era normale