tempo fa in altro 3D scrissi un post dando libero sfogo ai pensieri più nascosti in fatto di accoglienza immigrati (forse) dell'italiano medio , da alcuni post in risposta sembra che invece prevalga il "buonismo" ed il politicalmente corretto.
in un articolo pubblicato il 21\08\2016 sul Mattino firmato da Mattia sacchi, una intervista ad un polizziotto impegnato con i migranti.
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IL MATTINO
“L’accoglienza? Un grande business”
Daniele Contucci, assistente capo della Polizia di Stato in forza presso la Direzione centrale immigrazione:
“Procedure non rispettate e clientelismo, ecco la politica migratoria…”E’ uno dei poliziotti più famosi d’Italia, grazie alle sue denunce su quanto succede nei centri d’accoglienza e nelle procedure per identificare i migranti. Daniele Contucci, assistente capo della Polizia di Stato in forza presso la Direzione centrale immigrazione e Polizia delle Frontiere, ora dirigente sindacale Consap, racconta quanto visto in centinaia di sbarchi di migranti sulle coste italiane.
Daniele Contucci, lei è stato in prima linea durante l’emergenza immigrazione… Ho fatto parte dell’URI, l'unità specializzata di rapido intervento sull'immigrazione. Si trattava di un’unita il cui obiettivo era quello di velocizzare le pratiche degli uffici di immigrazione. Facevamo 'interviste' a tutti i migranti che duravano circa 20 minuti e durante le quali ricostruivamo tutta la storia del migrante: tra cui le generalità e il percorso fatto per arrivare fino all’Italia. Successivamente, i dati venivano inviati in un database che veniva girato alla commissione territoriale la quale decideva se concedere l’asilo politico.
Lei ha visto da vicino il centro di Cara di Mineo, uno dei più grandi d’Europa… Un centro in grado di ospitare 4000 richiedenti, ognuno dei quali ha un costo giornaliero di circa 37 euro, anche di più se il richiedente è minorenne. Potete quindi immaginare il tipo di business, per non dire altro, che ci sia dietro. 600 persone che lavorano all’interno del centro, quindi un indotto economico enorme per una città siciliana. Con tutti gli interessi del caso e gli scambi clientelari.
I migranti che ha incontrato le davano tutti l’impressione di scappare da qualcosa? Assolutamente no! Abbiamo avuto a che fare con tante persone dal passato tragico, ma anche da tanti migranti che si capiva da subito che avevano altri obiettivi. D’altronde i numeri parlano chiaro: nel 2014 sono arrivati in Italia 172mila migranti. Di questi solo il 10% aveva i requisiti per richiedere l’asilo, con la maggior parte dei migranti economici che è sparita nel nulla…
Lei è conosciuto anche per essere stato il primo a denunciare casi di turbercolosi e malattie infettive… Durante un’operazione di sbarco migranti ad Augusta nel giugno 2015, siamo stati un giorno e mezzo a trattare con 1'200 persone, di cui 66 con la scabbia e altri con la tubercolosi. Ma, contro ogni procedura, siamo stati mandati allo sbaraglio con delle semplici mascherine e guanti in lattice. Io ho un figlio che all’epoca era appena nato e, per paura di non contagiarlo, non l’ho incontrato per un mese. Potete immaginare la frustrazione nel non poter vedere il proprio figlio crescere nei primi mesi di vita. Allora ho voluto denunciare questa situazione assurda che metteva i poliziotti a serio rischio.
Aveva paura delle malattia? Certamente. Salivamo e scendevamo dalle navi senza le protezioni necessarie, incontrando persone che magari avevano malattie infettive. Finché si trattava di scabbia poteva essere fastidiosa ma non grave. Ma con la tubercolosi si può morire e soprattutto si rischia di contagiare i propri cari. Cosa avrei fatto se mio figlio avesse contratto una malattia del genere? Npn me lo sarei mai perdonato, il solo pensiero era terribile.
Le sue denunce hanno portato a qualcosa? Prima le visite mediche duravano pochi minuti, adesso sono fortunatamente più approfondite. Ma non è l’unico problema nelle procedure con i migranti in Italia?
Cosa intende dire? La mancata fotosegnalazione dei migranti ha creduto dei grandissimi problemi. Io sono stato il primo a denunciare queste manchevolezze, che impedivano il rispetto dei trattati di Dublino. Molti di questi migranti evitavano di farsi fotografare, con la compiacenza delle autorità italiane: parliamo di 110mila persone sparite nel nulla nel 2015. Magari alcuni di loro sono terroristi o legati ad associazioni dai fini criminali. Anche se fosse solo uno su mille sarebbe una cosa gravissima dalla portata decisamente pericolosa.
Cosa ti hanno portato queste denunce? Solo problemi e ritorsioni. La nostra sezione è stata ufficialmente chiusa, noi demansionati dai nostri incarichi. Io lavoro a Roma e hanno cercato ad ogni modo di mandarmi via. E anche i colleghi che prima mi sostenevano sono piano piano spariti, lasciandomi solo. Alcuni di loro sono stati comprati: ci hanno provato anche con me, ma io non sono comprabile.
La politica si è però interessata a lei e al suo caso… La Lega Nord aveva presentato delle interpellanze sui casi da me denunciati, ma poi quando il gioco ha cominciato a farsi più serio sono spariti anche loro. Forse gli interessi che ho toccato sono troppo grandi. Poi ho cercato di candidarmi in Consiglio comunale a Roma: se avesse vinto la Meloni sarei stato eletto ma purtroppo così non è andata.
Quindi cercava anche lei la poltrona… Ma per niente! Solo che in questa situazione è davvero difficile fare in polizia il mio lavoro di verità. Se fossi entrato in consiglio comunale avrei rinunciato a qualsiasi euro in più rispetto alla mia ultima busta paga. Lo avrei fatto solo per continuare la lotta contro la delinquenza, ovunque essa sia.
Come valuta la situazione a Como? E’ una situazione molto particolare. I migranti che arrivano voglio passare il confine svizzero. Solo che se passano entrano in Svizzera non sono stati fotosegnalati non possono essere rimandati indietro. Quindi le Guardie di Confine elvetiche giustamente cercano di impedire questo con controlli al confine.
Ma l’Italia ha colpe in questo? Direi proprio di si. I trattati di Dublino probabilmente penalizzano l’Italia, ma la soluzione non è non identificare i migranti. Durante il semestre di presidenza europeo, l’Italia poteva pensare di cambiare questa situazione e invece non ha fatto nulla. Un’immigrazione controllata e integrabile può essere sana, ma non è certo questo il caso.
“Immigrazione integrabile”. Ritiene che molti immigrati rifiutino di integrarsi? Chiedete a tutte le donne poliziotte a cui alcuni i migranti si rifiutavano di parlare. O a come molti di loro non volevano collaborare in alcun modo con le autorità.
Cosa pensa di Mare Nostrum e Triton? Sono operazioni dai costi incredibili che hanno fatto il gioco degli scafisti. Un migrante prima pagava 4-5 mila euro per il viaggio verso l'Italia, ora ne paga 700-800 perché ovviamente i rischi, sempre altissimi, sono diminuiti. Bisogna arrivare alle origini del fenomeno, facendo lavorare le diplomazie. All'estero ci sono consolati e ambiasciate italiane. Si potrebbe gestire la cosa nei paesi d'origine organizzando e gestendo le richieste d'asilo direttamente presso le nostre diplomazie all'estero. In quel modo la gente potrebbe sapere che c'è una strada normale e ordinaria per arrivare in Italia e si toglierebbe un business mortale dalle mani dei trafficanti di esseri umani. Poi servirebbe un'operazione 'cuscinetto' sotto l'egida dell'Onu creando dei campi sosta per selezionare da lì i richiedenti asilo. Purtroppo invece si preferisce la politica delle lacrime di coccodrillo e delle morti annunciate.
Nonostante le ritorsioni, continuerà a denunciare i malfunzionamenti delle politiche migratorie? Certo, sto scrivendo un libro e non mi fermerò di fronte alle minacce. Racconterò i fatti, nella convinzione che molti apriranno gli occhi… sempre che non mi facciano fuori prima ovviamente.
MATTIA SACCHI
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C'E' IL SOGNO E C'E' LA REALTA'
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"i miseri non amano la verità e la conoscenza che li svegli"
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Non è la salute che va difesa a costo della Libertà,
è la Libertà che va difesa a costo della salute.