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http://www.lescienze.it/news/2011/06/08 ... i_-551765/

Avremo presto la possibilità di calcolare il moto delle nostre ... palle ....

É il regno di radio: ogni volta si gira verso gli armadi blindati ed esclama, "Ma QUANTI ne ho?"

boh.
nella nostra dimensione (molto ridotta) abbiamo il concetto del tempo , dello spazio e della distanza, nelle dimensioni dove sono usuali i "quanti" queste dimensioni sono "relative" tra di loro e fluttuano con una logica che noi classifichiamo "casuale" .
noi siamo in una dimensione molto limitata che ci autocreiamo dandoci dei confini,
dentro il confine: si chiama "reale e realtà"
fuori il confine : si chiama aldilà, o etere , o irreale , o semplicemente si nega dichiarando che non esiste
i confini sono chiari e dati dalle possibilità dei cinque sensi
vedere: riusciamo e percepire solo la "luce" o frequenza elettromagnetica compresa tra due grandezze ( circa 400 e 700 nm )
sentire: riusciamo a udire solo i suoni compresi tra un minimo ed un massimo
ecc. ecc.
esistono strumenti che permettono di farci vedere oltre il confine , ma noi non vediamo oltre il confine ,
semplicemente lo strumento ci traduce in qualcosa che possiamo percepire quello che lo strumento lui vede ,
come con gli infrarossi ,
non non vediamo gli infrarossi ma uno strumento ci da una luce che vediamo che e la traduzione degli infrarossi che mai vedremo.
e cosi sara per i quanti......a mio parere

Questo può essere un primo passo, ma poi come faranno per tentare di osservare le stringhe?

NdK ha scritto:Questo può essere un primo passo, ma poi come faranno per tentare di osservare le stringhe?

noi non le vedremo mai.
lo strumento che inventeranno ci farà vedere un qualcosa che possiamo capire, qualcosa simile ai "Simpson" che descrivono la famiglia media americana , senza poterla veramente vederla visto che ufficialmente gli USA sono perfetti

Certo, la matematica è " pura ratio " ed afferma che l' Uni-verso è, si, mono-direzionle ma anche che possiede più dimensioni che noi non riusciamo nemmeno ad immaginare .... e, quindi, le stringhe saranno visibili solo come " risultato del calcolo " e non saranno solo immaginarie se ci accontentiamo del risultato.

io immagino....
che più che molte dimensioni , ci sia "una..sola e unica" dimensione e noi siamo relegati in una piccolissima porzione
come una nazione-----una citta-----il carcere dentro la citta
i galetotti rinchiusi dentro il carcere non sono in "una dimensione diversa" rispetto alla citta che li contiene o la nazione che contiene la citta,
i galeotti sono soltanto "bloccati" provisoriamente dentro il carcere/dimensione ma un giorno saranno liberi
(il tempo di permanenza dentro il carcere dipende da loro)

Giusto, il confine è un nostro limte che potrmmo definire strutturale. una formica che vive su un piano percepisce la parete verticale solo come un altro piano ....

Ma la nostra mente, ormai, pur non vedendo e, forse mai riuscirà a " vedere " la quarta o la sesta dimensione, sà che essa esiste. E' infatti impossibile immaginare un piano che sia contemporaneamente ortogonale agli altri tre che conosciamo.

Io pensavo che la polvere servisse solo per ricaricare le cartucce ... evidentemente ignoravo la seconda dimensione del suo possibile utilizzo, che è anche buona da sniffare

In quel caso potresti solo " scontrarti " con la soluzione ... pensare che una parete non esista, oppure pensare che un burrone è soltanto un gradino ... ti faresti male, molto male ....

ci pensate a quello che e la materia ?!
energia che ruota intorno ad altra energia , e nel suo ruotare velocemente (velocemente per noi e la nostra mentalità) riesce a dare la sensazione del solido trovandosi in tutti i punti

Scenari possibili :

la materia non esiste, è frutto della nostra illusione percettiva, frutto di una creazione della nostra mente

le dimensioni ed il tempo sono legati ad una deformazione dello spazio che attraversiamo, potremmo uscirne improvvisamente !

ciascuno di noi crea, viviamo contemporaneamente su più universi multidimensionali che mutano sulla base delle nostre scelte individuali

la casualità non esiste

alcuni concetti per chiarire:
la materia e formata da atomi
gli atomi son formati al centro da protoni e neutroni uniti, esternamente da elettroni che ruotano, molto distanti tra di loro
gli elettroni ruotando velocemente (per noi) e trovandosi in tutti i punti danno la sensazione che sia "dura materia"
la differenza tra materia e materia e il numero dei componenti sempre uguali tra di loro
energia che ruota intorno energia
nulla più

mimmo002 ha scritto:esternamente da elettroni che ruotano, molto distanti tra di loro
gli elettroni ruotando velocemente (per noi) e trovandosi in tutti i punti danno la sensazione che sia "dura materia"

Mimmo, questa è la vecchia teoria, che non spiega i risultati di alcuni esperimenti. Per esempio la "doppia natura" del fotone: in alcuni casi si comporta come una particella ed in altri come un'onda.

@Ordo: questa non è più fisica, ma filosofia

Esame di filosofia. Il Prof: "mi dimostri che questo tavolo non esiste". Studente: "quale tavolo?"

NdK ha scritto:

mimmo002 ha scritto:esternamente da elettroni che ruotano, molto distanti tra di loro
gli elettroni ruotando velocemente (per noi) e trovandosi in tutti i punti danno la sensazione che sia "dura materia"

Mimmo, questa è la vecchia teoria, che non spiega i risultati di alcuni esperimenti. Per esempio la "doppia natura" del fotone: in alcuni casi si comporta come una particella ed in altri come un'onda.

,
LO-SO !
esattamente,
dipende da chi lo osserva,
diventano energia e materia e dipende da chi lo osserva
sembra che siano quel che noi vogliamo,
quasi che la mente influisca sulla materia

@NdK : E' il pensiero (anche filosofico) che, con i suoi dubbi, alimenta la ricerca e la scienza (anche nel campo della fisica). Forse sono solo pensieri sconclusionati ... ma puoi dimostrarlo ? E nemmeno il contrario (ovviamente)

mimmo002 ha scritto:esattamente,
dipende da chi lo osserva,
diventano energia e materia e dipende da chi lo osserva
sembra che siano quel che noi vogliamo,
quasi che la mente influisca sulla materia

O, più semplicemente, la Natura se ne impipa altamente dell'osservatore e del fatto che questo capisca o meno le sue regole
Se per l'osservatore l'elettrone è una pallina, non per questo l'elettrone diventa una pallina... semplicemente si comporterà come una pallina se questo rientra nella sua natura di elettrone. Se invece non è nella sua natura comportarsi da pallina in quella situazione, non lo farà certo per fare contento l'osservatore Diversamente, non avrebbe alcun senso fare esperimenti. Io vorrei veramente che tutti i miei colpi andassero nel 10, ma la Natura (aiutata dalla mia incapacità) è di diverso parere... ed indovina alla fine chi ha ragione?

NdK ha scritto:

mimmo002 ha scritto:esattamente,
dipende da chi lo osserva,
diventano energia e materia e dipende da chi lo osserva
sembra che siano quel che noi vogliamo,
quasi che la mente influisca sulla materia

O, più semplicemente, la Natura se ne impipa altamente dell'osservatore e del fatto che questo capisca o meno le sue regole
Se per l'osservatore l'elettrone è una pallina, non per questo l'elettrone diventa una pallina... semplicemente si comporterà come una pallina se questo rientra nella sua natura di elettrone. Se invece non è nella sua natura comportarsi da pallina in quella situazione, non lo farà certo per fare contento l'osservatore Diversamente, non avrebbe alcun senso fare esperimenti. Io vorrei veramente che tutti i miei colpi andassero nel 10, ma la Natura (aiutata dalla mia incapacità) è di diverso parere... ed indovina alla fine chi ha ragione?

allora quel coso ha mente propria e se a voglia ci fa contenti e se nò ci cazzeggia ?
o forse noi cerchiamo e giudichiamo con i nostri parametri un qualcosa che lavora con altri parametri ?
noi relegati in un carcere convinti che il tutto sia il carcere, ignorando l'esterno lo fantastichiamo

No. Al contrario. È che noi, non sapendo quali siano le regole esatte, le approssimiamo per il "caso medio". Ma si tratta di un'approssimazione.
Metti di non considerare l'attrito: ti sembrerà che gli oggetti a cui imprimi un moto si "stanchino" (o "perdano energia") senza motivo... Se invece consideri l'attrito, il comportamento è quello atteso.
Ovviamente l'oggetto in movimento non ha cambiato nulla della sua natura, ne è solo cambiata la tua comprensione.

NdK ha scritto:No. Al contrario. È che noi, non sapendo quali siano le regole esatte, le approssimiamo per il "caso medio". Ma si tratta di un'approssimazione.
Metti di non considerare l'attrito: ti sembrerà che gli oggetti a cui imprimi un moto si "stanchino" (o "perdano energia") senza motivo... Se invece consideri l'attrito, il comportamento è quello atteso.
Ovviamente l'oggetto in movimento non ha cambiato nulla della sua natura, ne è solo cambiata la tua comprensione.

per meglio afferrare:
noi umani "approssimiamo" per semplificare ?
o
non conosciamo tutte le "regole esatte" che servono per capire ?
tornando a quanto sopra scritto:
noi non conosciamo il "tutto" perchè qualcosa ci impedisce di sapere, siamo in un "recinto" che ci limita.

Spesso approssimiamo per ignoranza, o per incapacità di osservazione o di misura, o per molti altri motivi.
Non serve ipotizzare limitazioni interne. Mille anni fa, eravamo ad un livello di approssimazione molto più grezzo, e magari tra 100 anni saremo ad un livello al cui confronto le nostre approssimazioni saranno come ora quelle del Medioevo.

NdK ha scritto:Spesso approssimiamo per ignoranza, o per incapacità di osservazione o di misura, o per molti altri motivi.
Non serve ipotizzare limitazioni interne. Mille anni fa, eravamo ad un livello di approssimazione molto più grezzo, e magari tra 100 anni saremo ad un livello al cui confronto le nostre approssimazioni saranno come ora quelle del Medioevo.

hai pienamente ragione riguardo l'evoluzione umana, e nei trascorsi 100-anni stiamo andando particolarmente veloci rispetto a tutti i secoli precedenti, stiamo evolvendo

Mi fate venire in mente il film The One e i 64 universi paralleli. Oppure Fringe, con la realtà alternativa e il conflitto trai due universi.

Al momento, in realtà, è soltanto il nostro limite fisico che crea ostacoli .. la teoria è, in realtà, avanti nella comprensione ma è la nostra immaginazione ( questo potrebbe sembrare incomprensibile ) ad avere dei limiti !!!

Come un cieco che urta un ostacolo ... cerca maldestramente di capire : le dimensioni, le asperità del materiale e se è morbido o duro, se è vivo o materia .... ecco, questi siamo noi nel mondo dei quanti.