da nitronori » dom gen 10, 15:59:13
Se mi posso permettere ......... le pardini sono pistole eccellenti per un tiro di precisione/accademico, ma per organizzazione meccaanica e strutturale mal si prestano ad un utilizzo "dinamico".
Ebbi l'occasione di essere "tester" delle prime pardini prototipo a metà degli anni 90, proprio con Carlo Cerchi che ne è l'ideatore e progettista. L'impugnatura di queste pistole è un'estremizzazione delle 1911, ma l'angolo di inclinazione è esasperato e non facilità la brandeggiabilità e l'acquisizione istintiva dei bersagli. Anche se le armi sono state modificate, riviste e rese affidabili, con il passare degli anni, il progetto iniziale è il solito. Nel tiro dinamico conta un po di più la velocità di esecuzione a discapito della rosata sulla sagoma; mi spiego meglio: tutti avete presente la sagoma IPSC, la zona Alpha non è esattamente il 10 del bersaglio UITS, e tali bersagli si ingaggiano solamente con due colpi, poco importa che si faccia Alpha in alto a dx od in basso al centro, l'importante è che si attinga la zona punti con la maggior rapidità possibile. L'arma in argomento è capace, dopo un buon settaggio, di fare rosate di 35 mm a 25 metri, peraltro come molte armi dedicate al TDS, ma impaccia moltissimo nella rapidità di ingaggio e nell'acquisizione dei bersagli, in tempi brevissimi, alle medie e corte distanze.
Con la sua Glock 17, Gaston Glock ha introdotto l'unica vera "rivoluzione" nel mondo delle armi corte, dai tempi di John Moses Browning, ai giorni nostri.
By choosing a GLOCK pistol you have made a professional decision!