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fu la mia prima arma che comprai appena ebbi il PDA e la prima cartuccia da canna rigata che ricaricai,
anche se la mia prima era la Jager AP74 con canna sui 45cm e con calciolo smontabile e sostituibile con stampella.

da qualche mese mi gira per la testa di comprare il modello lungo in 7,65Br da intestare a mia moglie per farla sparare al poligono sui 50...100m (vorrebbe la Beretta Olimipa in 22LR ma un timbro sul PDA vincola sul numero di cartuce comprabili)


ho trovato un annuncio su ArmiUsate ma si trova a milano, dovrei organizare una spedizione tramite armerie e sicuramente il costo lieviterà. dall' annuncio e possibile che ci sia un errore nella dizione del calibro,
anche se sarei felicissimo se fosse veramente un 30-luger


questa arma in teoria dovrebbe essere da caccia ma con le nuove norme.........potrebbe essere comune, esite la scheda al banco ?

Non credo che esista una carabina di quel modello in calibro 7,65 Para. C'e' un errore di registrazione dell'annuncio. La carabina e' nel solito calibro 7,65 Brow.
La carabina Olimpia per la consorte e' piu' che consona per il tipo di tiro che intende fare, ed il calibro 22LR adattissimo. Per il numero di cartucce detenibili......per farne che? Le cartucce calibro 22LR sono reperibili in tutti i poligoni sempre e senza alcun problema ( da consumare tutte in loco naturalmente ).

E . . . le cartucce acquistate e consumate al poligono non fanno cumulo

Ciao Mimmo,
penso che anche questa volta ….. abbia ragione tua moglie! Se pur datata la carabina Olimpia rimane un’ottima arma nel suo genere. Ed in giro vi è ancora una discreta disponibilità anche se a prezzi non particolarmente convenienti. La posseggo da tanti anni ed è sempre un piacere usarla.
Come già detto da RasKebir con l’acquisto delle munizioni in poligono non sussiste nessun vincolo, ovviamente quelle comprate al TSN andrebbero usate tutte nella sessione di tiro.
Saluti, Flavio

sono daccordissimo con voi che la Beretta 22LR e perfettissima, il problema e che questo anno ci siamo iscritti ad un campo di tiro al piattello (la tranquilla) con annesso campo di tiro per carabine e fucili da caccia a palla, il campo non fornisce cartucce a palla (e mi sembra che neanche a pallini) le munizioni il tiratore le deve portare da se e scaricarle su apposito registro.
il problema che abbiamo noi appassionati del reggino e che sui PDA sia da caccia che sportivi viene apposto un timbro che vincola ed obbliga all'acquisto di un massimo di 1000 (mille) cartucce a palla per TUTTA la durata del PDA , quindi in sei-anni mille cartucce sono circa 166-anno , ora : comprare tre scetole di cartucce 22LR registrandole in armeria , anche se si ha la ricevuta di dove si sono consumate.......di fatto per la questura fanno numero per il rinnovo.
non fanno numero se si comprano in TSN e si consumano all'interno visto che i TSN hanno registri di scarico distaccati dalla procedura ordinaria della questura , per come invece NON sono i registri delle armerie che devono comunicare immediatamente tutte le vendite.

il 7.65Br lo ricarico anche con la pro-1000 e nello scarico delle munizioni sul registro vale come scarico per le polveri ma non come accumulo di acquisto munizioni visto che e reintegro con ricarica di quanto già denunciato .
P.S. spero di essere chiaro visto che differentemente da come faccio normalmente non sono stato sintetico

a proposito da voi questo timbro di limitazione viene apposto ?

mimmo002 ha scritto:a proposito da voi questo timbro di limitazione viene apposto ?

No (provincia Torino), però c'è ugualmente il limite. Mi viene il dubbio sul limite di acquisto per il periodo di validità del porto d'armi. Devo verificare.

RasKebir ha scritto:

mimmo002 ha scritto:a proposito da voi questo timbro di limitazione viene apposto ?

No (provincia Torino), però c'è ugualmente il limite. Mi viene il dubbio sul limite di acquisto per il periodo di validità del porto d'armi. Devo verificare.

fammi capire, non vi e un timbro sul PDA ma lo stesso avete un limite sull'acquisto di munizioni a palla ?
e questo limite come vi viene comunicato ?

Mimmo domani mi informo per benino e poi scrivo.

A Savona non è posto nessun timbro limitativo, o meglio un timbro è presente e recita l'articolo 9 del TULPS cioè di non lascire le armi incustodite su automezzi.

Una decina di anni fà se non ricordo male, vi era un timbro con la limitazione dell'aquisto di 200 cartucce per arma corta, ma dopo non molto tempo era stato eliminato.

Flavio

sarebbe interessante un precedente dove un qualcuno o una associazione abbia fatto ricorso a questo timbro limitativo
vincendo

FDM ha scritto:A Savona non è posto nessun timbro limitativo, o meglio un timbro è presente e recita l'articolo 9 del TULPS cioè di non lascire le armi incustodite su automezzi.

Una decina di anni fà se non ricordo male, vi era un timbro con la limitazione dell'aquisto di 200 cartucce per arma corta, ma dopo non molto tempo era stato eliminato.

Flavio

Torino, è presente il timbro che ricorda di non lascire le armi incustodite sull'auto e poi questo:



Curioso è che non è presente su tutte le licenze ma solo alcune

Puoi sparare quasi 5 cartucce a settmana

Da quello che sentono spesso le mie orecchie, dipende dalla paura che qualcuno acquisti e venda cartucce a persone "poco raccomandabili" ... mi è passata la fantasia delle 22LR proprio perchè i CC di zona mi chiedevano di indicare dove li utilizzavo e quando (in pratica ogni volta gli avrei dovuto portare un foglio indicando che il giorno TOT avevo sparato NNN cartucce ... il tutto doveva fare "scopa" con i fogli di acquisto)

Far presente che la legge non parla di "riduzione" ma solo di "aumento" serve solo a far polemica inutile ...

mimmo002 ha scritto:sarebbe interessante un precedente dove un qualcuno o una associazione abbia fatto ricorso a questo timbro limitativo
vincendo

A Caserta, campagna fisat. Operazione andata a buon fine.

Ma c'è una sentenza?

waltherp38 ha scritto:

mimmo002 ha scritto:sarebbe interessante un precedente dove un qualcuno o una associazione abbia fatto ricorso a questo timbro limitativo
vincendo

A Caserta, campagna fisat. Operazione andata a buon fine.

d'accordo, ma fu un discorso "a tu per tu" col prefetto ed a livello amichevole trovarono un accordo....o ci fu una presa di posizione con documentazione ufficiale che può fare "precedente" e valevole in tutta Italia ?

Pardon il limite era relativo al TAV, possedendo il quale veniva vietato l'acquisto di armi corte. In pratica il tav veniva interpretato stricto sensu e considerato un titolo di polizia non valido per l'acquisto di armi corte ma solo di armi lunghe. Per l'acquisto occorreva richiedere il nulla osta. In altre province ho sentito parlare di limitazioni all'acquisto di munizioni, ma non ricordo se poi abbiano risolto o meno.

Sul mio non c'è scritto niente...

Un cordiale saluto, Silvio

P.S. Non dimentichiamoci quanto prevede il TULPS in materia di facoltà concesse a Prefetti e Questori relativamente a valutazioni sulla "sicurezza" nei territori di competenza...

Silvio Biagini ha scritto:Sul mio non c'è scritto niente...

Un cordiale saluto, Silvio

P.S. Non dimentichiamoci quanto prevede il TULPS in materia di facoltà concesse a Prefetti e Questori relativamente a valutazioni sulla "sicurezza" nei territori di competenza...

esatto.
prefetti e questori hanno il privilegio insindacabile e unilaterale di limitare o non concedere licenze o permessi per motivi di ordine pubblico nelle zone di loro competenze.

Infatti le restrizioni di Caserta venivsno giustificate in riferimento ad un territorio infestato da clan camorristici e quindi in tal modo si voleva porre un freno alla circolazione delle armi corte (in mano a cittadini onesti col tav???).

Esatto !!! Risposta esatta !!!

Se i cittadini hanno limitazioni, gli altri possono essere più tranquilli ....

If guns are outlawed, only outlaws will have guns...

... a prezzi inferiori

Tra l'altro...

questa in immagine e il modello di jager AP 74 che ho avuto da giovane, girando sul web sembra che sia facile da trovare rispetto al modello lungo, ma non mi interessa, troppo strana (vista con gli occhi di ora)

Caro Mimmo ricordo di averla vista nelle armerie ma, francamente, non mi ha mai "convinto"...

Un cordiale saluto, Silvio

A inizi anni novanta acquistai direttamente in fabbrica una AP80.
Arma simpatica e tutto sommato sparava bene. La cosa più bella però, è stato l’incontro con Armando Piscetta, persona squisitissima, con l’occasione mi fece visitare tutta la fabbrica, uno spettacolo! Come il suo piccolo museo, indimenticabile esperienza per un giovane (allora) appassionato d’armi.
Flavio

Anch'io ho comprato più volte da lui.
Il mio AKM, Il Garand danese, l'L1A1, il Gew.98 ed altri, per tacer delle riparazioni!
Lo ricordo con affetto e tantissimo rispetto. Una persona estremamente capace che in passato fece scelte oggi discutibili ma che posero il seme della passione per le ex-ordinanza e non solo.