Un Cappellano difende le armi!

Sentite cosa ha scritto questo qui alla senatrice Dianne Feinstein che vuole rendere più stringenti i controlli sulle armi, sulla scia della sparatoria alla scuola di Newton:
Alla Senatrice Dianne Feinstein.
Non ho alcuna intenzione di registrare le mie armi, nel caso in cui questa proposta di legge venga approvata, dato che non ritengo che il governo abbia il diritto di sapere che cosa io posseggo. Né, d’altra parte, ritengo prudente dirvi cosa posseggo in modo che possa essermi portato via da una gruppo di persone che godono di protezione armata ma, pure, ritengono un crimine il mio possedere armi.
Voi, signora, avete oltrepassato il confine di un territorio che non vi compete. Sono un veterano con otto anni di servizio nel Corpo dei Marines e non intendo accettare che una qualsiasi donna, che proclama la malvagità di un oggetto inanimato, eppure ne porta uno, mi dica che io non posso averne uno.
Non sono un vostro suddito; sono l’uomo che protegge la vostra libertà. Non sono un vostro servo; sono il popolo che voi servite. Non sono un vostro contadino; sono la carne e il sangue dell’America.
Io sono l’uomo che ha combattuto per il proprio paese, io l’uomo che ha imparato: sono un americano. Voi non avete alcun diritto di impormi di registrare il mio fucile semi-automatico AR-15 a causa delle azioni di persone malvagie o folli.
Non mi lascerò disarmare per sottostare al terrore che è stato creato dai media e dalla vostra campagna di disinformazione contro il pubblico americano.
Noi, il popolo, meritiamo qualcosa di meglio che voi.
Rispettosamente
Joshua Brown, Cappellano
Corpo dei Marines degli Stati Uniti
(2004-2012)
David Eldridge – The Washington Times – 5 gennaio 2013
Traduzione di Arrigo de Angeli
http://www.washingtontimes.com/blog/ins ... r-servant/
Alla Senatrice Dianne Feinstein.
Non ho alcuna intenzione di registrare le mie armi, nel caso in cui questa proposta di legge venga approvata, dato che non ritengo che il governo abbia il diritto di sapere che cosa io posseggo. Né, d’altra parte, ritengo prudente dirvi cosa posseggo in modo che possa essermi portato via da una gruppo di persone che godono di protezione armata ma, pure, ritengono un crimine il mio possedere armi.
Voi, signora, avete oltrepassato il confine di un territorio che non vi compete. Sono un veterano con otto anni di servizio nel Corpo dei Marines e non intendo accettare che una qualsiasi donna, che proclama la malvagità di un oggetto inanimato, eppure ne porta uno, mi dica che io non posso averne uno.
Non sono un vostro suddito; sono l’uomo che protegge la vostra libertà. Non sono un vostro servo; sono il popolo che voi servite. Non sono un vostro contadino; sono la carne e il sangue dell’America.
Io sono l’uomo che ha combattuto per il proprio paese, io l’uomo che ha imparato: sono un americano. Voi non avete alcun diritto di impormi di registrare il mio fucile semi-automatico AR-15 a causa delle azioni di persone malvagie o folli.
Non mi lascerò disarmare per sottostare al terrore che è stato creato dai media e dalla vostra campagna di disinformazione contro il pubblico americano.
Noi, il popolo, meritiamo qualcosa di meglio che voi.
Rispettosamente
Joshua Brown, Cappellano
Corpo dei Marines degli Stati Uniti
(2004-2012)
David Eldridge – The Washington Times – 5 gennaio 2013
Traduzione di Arrigo de Angeli
http://www.washingtontimes.com/blog/ins ... r-servant/