Un amico è riuscito ad acquistare l'arma "Made in Germany" cal.408 Chey Tac e mi ha "pregato" di andarla a provare. Stamane in montagna a -8°C e venticellino leggero polare, un supplizio, le mie mani guantate, praticamente insensibili....
Montiamo stò mostro, canna decisamente grossa e altrettanto il freno di bocca con i finestroni laterali, sembra più un'appendice da cannone di artiglieria, otturatore decisamente grosso, ma l'arma è semplice e precisa nei componenti, scatto bho!!!! Mani congelate, ci prepariamo a tarare l'ottica, ficco dentro stò siluro e mi concentro nel tiro "a corto" con una certa inquietudine, nonostante le cuffie il boato è terribile e il cavalletto del cronografo poggiato tre metri a sinistra, sbatte in terra senza pietà, rinculo praticamente nullo, qualche altro costosissimo colpo per azzerare a 250m e mi metto in assetto per tirare a 670m, calcolo di massima della torretta con l'ottica da 1/8 di MOA e prendo di mira il gong, botta tremenda e impatto palla circa un metro avanti in basso dove la palla ha arato il terreno, correzione e altro colpo, gong colpito in pieno e passato parte a parte, si vede dal mio Leica la luce dietro, visto che i gong li ho costruiti e messi in opera è formato da due lamiere da 8mm saldate una sull'altra, la palla a profilo VLD molto acuminata è una monolitica di ottone/bronzo????
Arma molto affascinante per i cultori del massimo possibile e devo dire molto ben costruita, ma altri particolari in seguito.
Preciso, potente, spaventoso, domani posto le foto della bestia.
A.M.