mimmo002 ha scritto:quando un mese fa ho comprato la benelli, alla denuncia NON ho consegato a palmi la denuncia armi del venditore di palermo, lo hanno fatto notare e sono dovuto andare a prenderla a casa (il tipo lo sapeva e me la consegnata un copia)
tonino ha scritto:Io non comprero mai un arma senza la denuncia in originale!!!!
Calico ha scritto:È la logica: come può l'0armeria certificare che l'arma la detenevi regolarmente, se non gli dai almeno la fotocopia della pagina della denuncia? Da noi, per istruzione della Questura, si devono comportare così; la legge, in senso lato, è il decreto del Questore o del Prefetto, per questioni di sicurezza. Mi pare che in Sardegna si trattino le armi un po' troppo allegramente, come la detenzione dei calibro .22 che su tutto il territorio nazionale nessuno può detenere extra i 200 da pistola. Sarebbe il caso che vi restituissimo le terre rubate dai poligoni militari, bonificate, perché possiate essere padroni della vostra terra e, dal canto vostro, rispettaste le medesime leggi di tutti: le leggi ad regionem non sono uno specchio di democrazia funzionante. Altrimenti avrebbe ragione la lega a separarsi e la Lombardia a fregarsene della Corte dei Conti. Non è così che funziona un paese.
meridio ha scritto:Calico ma sei serio???
Ti invito molto cortesemente a dare ragione delle tue affermazioni.
1° Cosa ti fa supporre che le autorità di PS in Sardegna siano più "benevole" rispetto al resto del territorio nazionale.
La vicenda del calibro 22 è un esempio di buon senso, in cui per una volta un funzionario ha usato il grano salis, e sarebbe un esempio che tutte le altre questure dovrebbero seguire. Altrimenti non si spiega il continuo lamentarsi, da parte di noi appassionati, di avere a che fare con i vari cacace di turno.
Ti dirò di più, l'applicazione della normativa è sempre stata più severa che sul resto del territorio nazionale. Sino a due anni fa da noi era vietato l'uso della canna rigata a caccia (perchè?)
a tutt'oggi le locali stazioni dei CC pretendono che le cartucce a pallettoni siano denunciate al pari di quelle a palla.
il numero dei pda per difesa è in continua diminuzione e ci è voluto l'omicidio di una donna guardia medica per rilasciare anche ai medici il pda difesa, che essendo discrezionale, veniva dato con il contagocce.
i controlli nel Sardistan (nuorese) sono a tappeto, io stesso sono stato fermato varie volte e controllato, controllate le matricole, etc...
2° la legge italiana riconosce alla Sardegna ma non solo , lo statuto speciale, quindi la nostra "diversità" è sancita da una legge italiana, che se lo ha fatto ne avrà avuto i motivi...
quindi le tue affermazioni mi lasciano basito...
ordotempli ha scritto:2) Nella cessione, anche in armeria, ho sempre rifiutato di consegnare copia della denuncia. Sono identificato ampiamente dai documenti, l'arma che cedo è descitta ed è nota alla Questura.
NdK ha scritto:Il dover consegnare l'originale della denuncia è una boiata colossale: oltre a non essere richiesto dalla legge è pure illogico e contrario al codice della PA (se è una PA a chiederlo (*) )!
Esempio banale: il cedente ha acquistato contemporaneamente due armi da un'armeria e le ha inserite nella stessa denuncia. Se le cede a due persone diverse, a chi deve dare l'originale? E a lui cosa rimane in mano?
No, decisamente la denuncia non va consegnata a nessuno. Al limite l'acquirente può chiedere di vederla per verificare che i dati di registrazione siano corretti, ma l'originale non si cede.
(*) Vedi il riferimento normativo che mi pare abbastanza attendibile.
faxbat ha scritto:Questa disparita' di comportamenti sparira' il giorno in cui si fara' tutto via web, oppure il giorno in cui ci costringeranno a consegnare i ferri.....due casi di cui il secondo sembra il piu' probabile!
ordotempli ha scritto:No, nemmeno una copia fotostatica ..... supponete che un malintenzionato disponga dell' elenco delle vostre armi ....
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