da nitronori » dom gen 10, 21:05:40
Scusatemi ma non sono d'accordo con voi "detrattori" di quest'arma eccezionale.
Forse non tutti avete potuto testare come me le qualità intrinseche di questa pistola, ma posso solamente portarvi qualche esempio di sperimentazione che ho condotto personalmente dal 1997 al 1999, sperimentazione compiuta al fine dell'acquisizione dell'arma per il mio reparto della Polizia di Stato.
Ho avuto a disposizione molte armi con fusto in tecnopolimero, Glock, H. & K., Tanfoglio, Walther, Beretta ecc., tutte in cal. 9x19.
La prova è durata un anno; le armi venivano usate e stressate quotidianamente sia a fuoco che con veri e propri test. Ogni sera venivano lasciate immerse in un recipiente pieno di acqua di mare e la mattina tirate fuori e sciacquate sotto l'acqua dolce di un comune rubinetto, senza lubrificazione.
Dopo circa tre giorni la H.K. USP si fermò in maniera quasi irreversibile ed anche se immersa in liquido particolare, disossidata e lubrificata a dovere non diede più l'affidabilità richiesta (si inceppava dopo averci sparato anche solamente dieci cartucce. OUT
La seconda a erigere bandiera bianca fu la Walther p99, carrello bloccato a metà del ciclo funzionale con rottura di una piccola parte della guida di scorrimento. OUT
Di lì a breve (nell'arco di qualche settimana o mese) ferme tutte le altre, con evidenti segni di usura e corrosione. La Beretta 90 two (prototipo) e la Beretta Marina ebbero camolature a livello superficiale; alla prima si ruppe la canna all'altezza della chiusura, alla Marina si ruppe il blocchetto oscillante. (diciamo che eravamo arrivati a sparare circa 5/7.000 cartucce lubrificando le armi in maniera essenziale ma senza mai pulirle. La penultima a gettare la spugna fu la Tanfoglio Force. alla quale si ruppe l'hold open (12.000 cartucce circa).
La vostra "odiata" Glock 17 9x19 (matricola DLC271) ha continuato imperterrita a sparare nei mesi a venire, l'unica accortezza è stata quella di mettere ogni sei giorni quattro (4) gocce d'olio Break Free sulle 4 guide in metallo del fusto.
Risultato, in un anno l'arma ha sparato 105.500 cartucce originali 9x19 nato Fiocchi, non ha mai, e sottolineo MAI, avuto una qualsiasi rottura o malfunzionamento, nessun segno di corrosione ed il carrello era superficialmente come nuovo. La stessa arma è ora depositata presso il Centro Armi della Polizia di Senigallia, ma se presa e rifornita spara ancora in maniera brillante. La precisione non ha subito variazioni significative e le tolleranze (testate con gli appositi verificatori) rientravano nella norma. Tengo a precisare che la pistola in questione è stata prelevata da me a Wargram (sede Glock Austria) tra centinaia pronte per l'esportazione in tutto il mondo e quindi non si trattava di arma particolarmente curata.
Le prove non si sono limitate alla durata a fuoco ma quasi tutte le armi (alcune hanno ceduto prima) sono state sottoposte a prove di frattura, schiacciate dal peso di fuoristrada, gettate nel fango, nella sabbia, messe nel congelatore e nel forno, ecc., ecc..
Purtroppo per gli altri, il signor Gaston, che ho conosciuto personalmente, ha progettato un'arma eccezionale, lo dimostra il fatto che è adottata dalle forze speciali di tutto il pianeta e, chi ancora non le ha, è solamente per interessi economici del proprio governo.
Io non sono detrattore della Beretta, che resta una validissima pistola nata con un progetto brillante ed innovativo (sotto certi aspetti), ma quale pistola da combattimento preferisco la Glock, sia per l'affidabilità che per la robustezza, la semplicità del progetto e della manutenzione.
Il mio Reparto è stato il 1° in Italia ad adottarla, ed è tutt'ora è al nostro fianco, poi i GIS ed ultimi il COM.SUB.IN della M.M..
Ultimamente (settembre 2009) le hanno assegnate anche al personale delle scorte del Viminale!
Vi ho voluto tediare con queste mie parole perché siamo abituati troppo spesso a prendere x buono quello che ci viene detto dall'amico o dal vicino di casa e, altrettanto spesso imputiamo all'attrezzatura che utilizziamo in poligono responsabilità soggettive.
Sicuramente l'arma perfetta non esiste, ma la Glock , per l'utilizzo a cui è deputata, si avvicina molto a questo traguardo.
Con la sua Glock 17, Gaston Glock ha introdotto l'unica vera "rivoluzione" nel mondo delle armi corte, dai tempi di John Moses Browning, ai giorni nostri.
By choosing a GLOCK pistol you have made a professional decision!