ho realizzato questo filmato sulla sequenza di rimontaggio della 1911:
https://www.youtube.com/watch?v=M-IOMoL ... 13MFob6TIA
Silvio Biagini ha scritto:Non posso non concordare con Mr45. Lo smontaggio di un'arma ed il successivo rimontaggio può apparire complicato all'inizio, soprattutto quando si procede da soli senza un adeguato "sostegno" da parte di qualcuno che faccia da istruttore. Nel complesso però, si deve partire dal presupposto che, in fondo, si tratta di una operazione semplicissima. Chi progetta un'arma, soprattutto quelle militari, non è una essere sovrannaturale ma un semplice comune mortale. Il suo progetto, per essere veramente funzionale, deve essere il più semplice possibile. In particolare nel lontano inizio del secolo scorso quando cominciavano ad apparire le prime semiauto destinate ad un impiego militare o gli stati maggiori chiedevano armi di questo tipo, tra i requisiti vi era anche la semplicità di "smontaggio e rimontaggio". Sicuramente quella da campo doveva essere effettuata senza alcuna difficoltà anche dal perfetto analfabeta. Qualcuno potrebbe osservare che molto probabilmente il giovane coscritto analfabeta di allora aveva più "manualità" di moderno istruito giovanotto. Può anche darsi, ma allora per smontare una mod.1911 o una Luger non doveva essere necessaria una laurea in ingegneria meccanica. E tanto più il progetto non prevedeva viti di alcun tipo che mantenessero i pezzi (aveva più viti un revolver dell'epoca rispetto alle due semiauto nominate) tanto più era valutato bene il progetto. Inoltre, sempre al militare analfabeta, non si chiedeva di andare al di là dello smontaggio da campo. Ciò non diminuiva, comunque, la necessità di mantenente il progetto quanto più semplice possibile in modo da garantire il ripristino di eventuali parti danneggiate consentendo all'armaiolo a livello compagnia di procedere alla loro sostituzione facendo ricorso alle dotazioni di reparto e quindi anche sul campo di battaglia. Comunque, anche di fronte ad un'arma "non conosciuta" si deve rispettare un principio semplicissimo. Un oggetto meccanico come un'arma, non solo militare o di derivazione militare, è un insieme di pezzi che deve essere smontato e riassemblato (quanto meno nelle sue componenti fondamentali per la pulizia e la manutenzione) con semplicità senza fare ricorso ad alcun attrezzo o utensile. Per rispettare questo basilare principio non si deve esercitare nessuna "forzatura" sulle sue componenti e seguire semplicemente un processo logico per individuare la successione delle operazioni necessarie per separarle. Durante l'operazione i pezzi devono essere scrupolosamente allineati secondo l'ordine di smontaggio. Questo semplifica l'operazione inversa di rimontaggio. Il mettere tutti i pezzi dentro un barattolo può andare bene per la pulizia con qualche liquido detergente ma certo non facilita l'acquisizione della manualità necessaria per lavorare sull'arma. Chi ha fatto il servizio militare in un certo modo ricorderà questo tipo di attività. I giovani di oggi sono sicuramente "più studiati" e non dovrebbero avere difficoltà a sviluppare questo semplice ordine mentale. Anche quelli che studiano giurisprudenza...capito Christian...Un cordiale saluto, Silvio
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