Silvio Biagini ha scritto:Mimmo quando dici che la Luger non estrae il bossolo con unghia estrattrice rotta ti riferisci ad uno sparato? Poi è una .30 Luger o è una 9x21? Scusa ma non mi ricordo se l'avevi già detto. Ciao, Silvio
mimmo002 ha scritto:si faxbat e sportiva e tempo fa a Messina un tipo vendeva la versione in 22LR e ci pensai di prenderla e poi stupidamente lasciai perdere.
faxbat ha scritto:mimmo002 ha scritto:si faxbat e sportiva e tempo fa a Messina un tipo vendeva la versione in 22LR e ci pensai di prenderla e poi stupidamente lasciai perdere.
Credo che non hai perso molto. E' una versione semplificata rispetto a quella in 7,65 e 9 corto. Non ha i due pistoncini ammortizzatori e rimane chiusa all'ultimo colpo. La Frommer invece e' una pistola interessantissima, ma se ne vedono poche in giro.
Silvio Biagini ha scritto:Caro Mimmo non hai risposto alla mia domanda. La Luger non estraeva un bossolo spento? Un cordiale saluto, Silvio
(scritto sopra)mimmo002 ha scritto:si Silvio e cosi , sabato ....cut...cut...
Silvio Biagini ha scritto:Mimmo lasciamo un attimo da parte i calcoli fatti un po' a spanne. Limitiamoci a tenere ben presente il concetto base che governa tutti i semiautomatismi, ovvero che la fase estrazione (senza estrattore come nella Mod. 89 o con estrattore come in altri modelli) si completa sempre solo dopo che la pallottola ha abbandonato il vivo di volata. Il calcolo delle "resistenze" opposte alla reazione dello sparo è calibrato su questo obiettivo. Il fine è noto, evitare che i gas incandescenti ad elevatissima temperatura cerchino sfogo dalla culatta anziché dalla volata. Quello che può essere interessante osservare empiricamente è la differenza tra una chiusura labile ed una con ritardo di apertura.
Ti auguro una buona serata...
Silvio
faxbat ha scritto:Bel lavoro! Mi complimento volentieri per la parte sperimentale intrapresa. Sinceramente ammetto che hai avuto un "gran coraggio" nello smontare gli estrattori di ben tre armi in tuo possesso. Io non avrei mai preso tale decisione con le mie!
Se usassi lo stesso criterio anche quando "filosofeggi" ( toccare con mano, trovare i riferimenti...seri, controllare le fonti, usare il web con molta accortezza, provare, etc ) saresti un vero saggio!
mimmo002 ha scritto:faxbat ha scritto:Bel lavoro! Mi complimento volentieri per la parte sperimentale intrapresa. Sinceramente ammetto che hai avuto un "gran coraggio" nello smontare gli estrattori di ben tre armi in tuo possesso. Io non avrei mai preso tale decisione con le mie!
Se usassi lo stesso criterio anche quando "filosofeggi" ( toccare con mano, trovare i riferimenti...seri, controllare le fonti, usare il web con molta accortezza, provare, etc ) saresti un vero saggio!
davvero e un problema smontare 3-unghie estrattrici ?
sabato mattina durante quelle prove per consumare le cartucce portate al poligono o rimontato tranquillamente le unghie sul posto ed usando soltanto uno di quei coltellini-pinza che spesso mi porto dietro.
mi diverto a fare sti lavoretti, attualmente sto modificando una vecchia saldatrice ad elettrodo e trasformarla in "puntatrice" da lamiera , in programma ho di relizare una giostra per far girare allodole di plastica come richiamo per la caccia e sostituendo gli stampi richiamare/cacciare cornacchie o colombacci , ed una spiumatrice che si mi sono stancato di spennare.
tornando alle prove mi ha incuriosito il sistema della Benelli dove il bossolo da solo stenta ad uscire (gas residui non sufficienti) ma se si inclina l'arma il bossolo c'è la fa a cadere fuori permettendo l'automatismo
mimmo002 ha scritto:vi siete mai chiesti come funziona la "chiusura a massa battente" nelle pistole mitragliatrici ?
un concetto di fisica talmente paradossale che quasi trascende nella filosofia.
Mr45 ha scritto:mimmo002 ha scritto:vi siete mai chiesti come funziona la "chiusura a massa battente" nelle pistole mitragliatrici ?
un concetto di fisica talmente paradossale che quasi trascende nella filosofia.
...a dire il vero non vedo alcun paradosso e nessuna filosofia, solo molto buon senso, il funzionamento è intuitivo
mimmo002 ha scritto:secondo i calcoli ortodossi sono insufficienti come forza-peso e pur funziona
mimmo002 ha scritto:Mr45 ha scritto:mimmo002 ha scritto:vi siete mai chiesti come funziona la "chiusura a massa battente" nelle pistole mitragliatrici ?
un concetto di fisica talmente paradossale che quasi trascende nella filosofia.
...a dire il vero non vedo alcun paradosso e nessuna filosofia, solo molto buon senso, il funzionamento è intuitivo
dici ???
in una pistola mitragliatrice con chiusura a massa battente la massa dell'otturatore e la forza della molla......
secondo i calcoli ortodossi sono insufficienti come forza-peso
e pur funziona
RasKebir ha scritto:mimmo002 ha scritto:secondo i calcoli ortodossi sono insufficienti come forza-peso e pur funziona
Sono sufficienti eccome, per questo funziona!
mimmo002 ha scritto:riprendo a scrivere (ogni tanto mi ricordo di completare)
pistole mitragliatrici a massa battente:
questo genere di armi fu inventato ad inizio secolo 900 in italia,
il concetto di funzionamento e semplice,
il otturatore si tira indietro e comprime una molla ed un dente lo trattiene
appena si preme il grilletto il otturatore si sgancia e parte in avanti
nella sua corsa spinto dalla molla sfila una cartuccia dal caricatore
camera la cartuccia
ed appena la cartuccia e camerata il percussore fisso che sporge dalla faccia dell'otturatore percuote la capsula e la cartuccia esplode
la carica di polvere incendiata spinge avanti la pallottola ed indietro il bossolo che spine indietro il otturatore che ricarica la molla e se il dente di fermo non lo intercetta bloccandolo il ciclo ricomincia fin ad esaurire le munizioni.
il sofisticatissimo principio di fisica :
( che ne permette la costruzione mantenedone limitati i pesi)
la materia con noi tutti conosciamo e che forma l'universo NON HA PESO
la materia e formata da energia che ruota e di fatto non ha peso, il "peso" lo acquisise la MASSA con la VELOCITà
una ordinaria pistola con chiusura a massa il peso dell'otturatore e relativo a massa pallottola e velocità della stessa,
in una pistola cal.9-parabellum con chiusura a massa o che usi le italiane 9mm M38 il peso dell'otturatore dovrebbe essere "consistente" al punto da diventare scomodo l'uso
la soluzione e sfruttare l'istante in cui la massa dell'otturatore aumenta grazie alla sua velocità
mi spiego:
se un otturatore ordinaria di pistola-mitragliatrice pesa .....500 grammi (ipotiziamo) se la molla lo spinge alla velocità di 20-m/s gli iniziali 500-grammi diventano 10-Kg
nell'istante che il percussore fisso percuote la capsula la il bossolo viene contrastata da 10Kg
logicamente solo per un istante visto che nell'istante sucessivo il otturatore si ferma e la sua massa soggetta soltanto alla velocità di 9,81-m/s della gravità ridiventa di 500-grammi
se si aumenta la velocità si potrebbe ridurre ulteriormente la massa dei 500-grammi ma porterebbe ad un aumento di velocità del ciclo totale.
un esempio storico:
quando in USA il Thompson creo il suo famoso mitra (il Thompson Submachine Gun) ignorando queste leggi di fisica (che forse erano ai primordi) fece nel suo mitra un sistema di percussione diverso del percussore fisso,
fece una bielletta ad "L" incerneriata,
nel momento che l'otturatore camerava la cartuccia ,
la bielletta colpiva la faccia del vivo di culatta e trasmetteva il moto al percussore mobile (in pratica un cane che colpisce il percussore) che percuoteva la cartuccia
il sistema CREAVA PROBLEMI DI FUNZIONAMETO che portarono a tentativi di ritardamento con attriti di cuscinetti e cose strane fin quando si adottò anche nel thompson il percussore fisso
di fatto la forza-peso acquisita dall'otturatore si scaricava nell'istante che la bielletta toccava la faccia di culatta e l'otturatore ridiventava leggero
mimmo002 ha scritto:caro Mr45 , nel massa battente la percussione avviene quando la cartuccia "bruscamente" si ferma quando camerata interamente, e il otturatore continua la sua corsa,
in quel momento la unica parte dell'otturatore che tocca e la punta del percussore sull'innesco,
quando la cartuccia esplode il otturatore ancora e in movimento in avanti.
e in quel istante grazie alla sua velocità il suo "peso" e molto elevato.
mimmo002 ha scritto:
...il mitra americano non funzionava , il otturatore era troppo "leggero" e di conseguenza cercarono di creargli delle "chiusure" o almeno dei ritardi apertura fin quando capirono che soltanto il percussore fisso e lo sparo quando il otturatore era in movimento avrebbe risolto.
in effetti la massa dell'otturatore nei modelli a percussore mobile (che non funzionavano)
e nei modelli a percussore fisso e uguale (o almeno molto simile)
mimmo002 ha scritto:
gli americani con il mitra thompson non accettavano questo concetto e creavano un modello con cane e percussore mobile perdendo la energia-cinetica che aumenta la massa,
il thompson difettava di "apertura anticipata" e per anni cercarono di ovviare "inventando" chiusure e ritardi a piani inclinati ed a tamponi ed ad altre cose strane modificando il modello iniziale che sempre restava difettoso,
fin quando afferrarono il concetto (forse copiarono) ed abbolirono tutti i sistemi di chiusure e di cane e di percussore mobile e montarono un percussore fissi allo stesso otturatore che avevano sempre montato e come per magia il mitra incomincio a funzionare senza aperture anticipate
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