da Silvio Biagini » sab mag 09, 11:56:08
Non vedo commenti a questo video, "classico" sistema di istruzione militare (filmini, diapositive, riprese video, etc.) adottato quasi universalmente nelle diverse forme nazionali.
Il mio commento è molto semplice e vorrei esprimerlo anche se so che si tratta di cose ovvie.
Nel video si osservano i principi fondamentali, nell'addestramento militare, sulle modalità di fuoco mirato meditato in lenta e rapida successione con le mire metalliche. Posizione, assetto, allineamento mire-bersaglio, respirazione, scatto, controllo dell'arma dopo il tiro, etc. sono uno standard dei manuali militari. Gli americani, in particolare, curano l'aspetto "impiego della cinghia" nel tiro meditato nelle tre posizioni fondamentali, "in piedi", in ginocchio e proni. Poi ci sono alcune varianti nella posizione seduto. Queste sono solo delle "finezze" nel complesso delle istruzioni. Non si parla di tiro con "numero infinito" di appoggi anteriori e posteriori proprio dei manuali sul tiro con armi di precisione, ma di quel tiro che parte dall'arma in assetto di marcia nelle varie formazioni a vari livelli (pattugliamento, avvicinamento, rastrellamento, etc.) all'arma in assetto di risposta al fuoco o di ingaggio. Queste particolarità sono solo rivolte al precipuo obiettivo di addestramento militare e non ci interessano se non per mera curiosità. Quello, invece, che ritengo di interesse (e ho sempre tenuto a precisare nei miei interventi - articoli o lezioni sull'uso delle armi corte e lunghe) è la ricerca del bersaglio e l'allineamento delle mire. Nel filmato, secondo la classica pedanteria tipica dell'addestramento americano, viene costantemente posta in evidenza, qualsiasi argomento sia trattato come posizione, assetto, respirazione, trazione sul grilletto, etc., la sola messa a fuoco di del mirino. Il principio fondamentale del tiro con le mire metalliche, ovvero quello del "solo il mirino a fuoco", è cotto in tutte le salse.
Mi sono permesso questo commento perché sento molto spesso, nonostante l'ovvietà delle cose, alcuni tiratori asserire che loro riescono a mettere a fuoco contemporaneamente tutti e tre i piani di vista in barba alla natura dell'occhio umano che "... va soggetto a numerose, infinite, azioni di accomodamento in relazione alla distanza dell'oggetto da vedere (messa a fuoco), oppure anche in relazione alla quantità di luce presente nell'ambiente, ecc.". Per alcuni l'occhio umano è in grado di mettere a fuoco oggetti da 7cm fino all'infinito per altri da 17cm fino all'infinito (in assenza di "patologie varie"). Se l'occhio umano è in buone condizioni può passare più o meno rapidamente da un piano all'altro mettendo a fuoco le relative immagini (tacca di mira a diottra, mirino bersaglio e ritorno) ma non riesce o meglio non può, come nel caso dell'obiettivo di una macchina fotografica, tenere contemporaneamente a fuoco tutti e tre i piani. Il più o meno rapido movimento di accomodamento (che da l'illusione di mettere a fuoco contemporaneamente i citati piani) costringe ad uno sforzo continuo (che spesso porta anche alla lacrimazione) contrario al principio fondamentale dell'assetto di tiro, ovvero la rilassatezza del corpo o assenza di contrazioni di qualsiasi natura. Nel filmato è evidente il passaggio tra la visualizzazione o individuazione del bersaglio (e relativa messa a fuoco) e la visualizzazione del mirino sullo stesso (e relativa messa a fuoco di questo annullando la messa a fuoco del bersaglio). La tacca di mira è sempre fuori fuoco ma chiaramente equidistante in tutti i suoi punti dal mirino.
Il filmato US Marines è datato (come si evince da uniforme, armamento, mezzi, etc.) ma la metodologia di impiego delle mire metalliche è stata, è e sarà sempre la stessa. L'adozione delle varie tipologie di "punti rossi" (in molte nazioni) ha indubbiamente semplificato e reso più rapido il puntamento. Ciò non toglie che l'impiego delle mire metalliche resta (anche per i fucili di precisione dove sono comprese tra gli "accessori" se non già montate) il primo passo dell'addestramento al tiro. Le "robe" ottiche e/o optolettroniche per utilizzo militare, anche se "rustiche" nella costruzione (avete mai avuto tra le mani una mira oleografica militare di produzione russa?), possono essere soggette a rotture nelle severe condizioni di impiego imposte da certe zone di operazioni. E' quindi d'obbligo saper utilizzare "bene" le mire metalliche di back up....ovviamente il concetto non cambia se si utilizza la classica tacca di mira (a "V", quadrata, a "U", etc.) al posto della diottra.
Un cordiale saluto, Silvio