Morire per salvare un cane

Qui si parla di tutto ma non di armi

Morire per salvare un cane

Messaggioda Pyno&dyno » sab ago 08, 18:32:07

Because they said I couldn't have it
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » sab ago 08, 23:55:30

letto l'articolo :
quel che e successo e un normale comportamento naturale da parte del cinghiale,
il comportamento innaturale e stato da parte dell'uomo e della moglie.

non si puo pretendere che la natura si adegui alle mode e ai relativi comportamenti degli umani.
noi umani stiamo perdendo il contatto con la natura e ci meravigliamo se gli animali non sono "umanizzati" per come li vediamo nei film e nei cartoni-animati
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda faxbat » dom ago 09, 10:22:48

E' istintiva per gli umani l'azione di difesa dei loro "amici", ma nel fare questo hanno attivato l'istinto di difesa di qualche cinghiale femmina seguita dai suoi piccoli. Un cacciatore di cinghiali e qualsiasi esperto di etologia del comportamento animale dovtrebbe conoscere e sapere. Una manchevolezza e' sottolineata dal responsabile dell'ENPA ed e' quella della assoluta disinformazione degli abitanti di una zona popolata da ungulati.
Tante volte davanti ad un cucciolo di capriolo o di un cerbiatto viene istintivo accarezzarli, ma e' l'ultima cosa da fare perche' si rischia di essere impanciati dalle corna di un adulto o essere caricati da un cervo con rischi notevoli.
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » dom ago 09, 10:46:29

Ho letto anch'io l'articolo ieri sera ed i vari commenti fatti allo stesso e riportati in calce. Ero stanco ed avevo un forte mal di testa, aumentato dopo aver letto le idiozie contenute in numerosi di quei commenti...Stendiamo un velo pietoso sul parere "tecnico" del rappresentante dell'ENPA, sicuramente un convinto "anticaccia"...

Detto questo, non posso non concordare con le parole di Mimmo.

A queste aggiungo che stiamo assistendo ad un incremento esponenziale delle popolazioni selvatiche (autoctone e non) grazie ad una incredibilmente scorretta politica "ambientale" (dove per politica, ovviamente, addosso la responsabilità a tutti quei politici che l'hanno "invocata e cavalcata" per esclusivo tornaconto personale).

Faccio un esempio.

E' noto che l'abbandono delle campagne ha portato ad un aumento dei terreni incolti e, soprattutto, all'assenza della "presenza" dell'uomo nelle aree rurali anche in vicinanza dei centri abitati. Nel contempo, sempre grazie a politiche di interesse vario (non escludo il mantenimento della poltrona), si è ridotto drasticamente il numero dei cacciatori. Questo riduzione ha ulteriormente contribuito all'assenza dell'uomo (e dei suoi ausiliari, i cani) nelle zone di caccia. Sono aumentate le aree di rifugio, le riserve ed i parchi. Quest'ultime da una parte rappresentano una ottima iniziativa per preservare le specie selvatiche, in particolare quelle che prima rischiavano l'estinzione, però...(c'è sempre un però) il "ripopolamento" non è stato non è controllato. O quanto meno, le solite inerzie politiche partigiane ne hanno impedito e ne impediscono il controllo.

Arrivo all'esempio concreto. Nella regione dove vivo (che ora potrei definire anche "mia") è presente una specie autoctona di ungulato. Ovvero che è nata ed è sempre esistita nell'area, il Camoscio d'Abruzzo. Protetto nel Parco Nazionale dove ha il suo habitat naturale, questo ungulato non ha sofferto fintanto che...non è stato deciso di ripopolare l'area con i cervi. Cervi del Nord (credo del Friuli) trapiantati al Centro (chissà se Salvini lo sa...). Ovviamente nel Parco non si caccia...è giusto. Il cervo, sempre giustamente, ignora i confini del Parco per le caratteristiche tipiche di questo ungulato che è "vagante" rispetto al camoscio. Esce dal Parco, si nutre, procrea e aumenta di numero. Ottimo risultato dal punto di vista del ripopolamento. Purtroppo, questo aumento (non controllato tramite la selezione come invece è previsto nelle regioni del Nord) pian piano sta togliendo habitat al camoscio. Quando il cervo rientra nel parco (disturbato dal presenza dell'uomo nel periodo di caccia o in altre situazioni), sottrae territorio all'altro ungulato. Per non parlare poi dell'incremento della popolazione del daino, che, al contrario degli altri selvatici, non appartiene alla fauna italica me è di provenienza orientale importato nel passato. Problema, quest'ultimo non molto sentito, per fortuna, nella mia regione.

Ovviamente il nutrirsi fuori dal Parco comporta danni alle sempre meno numerose culture che si assommano a quelli provocati dai caprioli (altra specie di ungulati che in Abruzzo non è controllata tramite selezione), dai cinghiali (specie in continuo incremento le cui incursioni arrivano sino alle spiagge) e dalle volpi (quanti sanno che le volpi mangiano l'uva? soprattutto quelle dei rari e pregiati vitigni autoctoni). Solo per queste due ultime specie è prevista la selezione...anche se decisamente insufficiente.

Il bello è che i responsabili dell'ambiente (tecnici faunistici provinciali e regionali appoggiati dall'ISPRA) chiedono l'inserimento di tutti gli ungulati (tranne i camosci) nei piani di prelievo al fine del contenimento, ma i politici che si alternano nelle varie poltrone fanno orecchio da mercante...e "l'affare si ingrossa".

Oltre "all'ingrossamento" dei danni (non dimentichiamo che i cinghiali sono onnivori...) e degli incidenti (non sono rari gli episodi tipo quello siculo) ci sono altre conseguenze. Una di queste è il deciso incremento della presenza del lupo che ora cerca indisturbato le sue prede anche nei pressi dei grandi comuni...Circa trent'anni fa lo incontravo solo durante determinate attività in alta montagna. Ora, mi è facile vederlo aggirarsi in prossimità dei paesi e delle piccole città e di trovarne quasi sempre le tracce lungo gli itinerari di caccia. L'animale, da solo, non è aggressivo e tende ad allontanarsi velocemente negli incontri ravvicinati ma, come dice giustamente Mimmo, questo non significa che sia "umanizzato".

Conclusione...o i responsabili politici si svegliano e danno retta alle istituzioni da loro stessi volute per il controllo della fauna nel nostro territorio e rinunciano ad una fetta dei loro voti provenienti da ambientalisti, verdi e "modaioli" del caso ed iniziano a tenere in debita considerazione i piani degli abbattimenti (e tutta l'attività ad essi correlata) necessari per equilibrare quello che la natura da sola (violentata dalla mano dell'uomo) non è più grado di fare, oppure la situazione è destinata a peggiorare.

In poche parole...la colpa è sempre dell'animale, ma solo di una specie particolare, ovvero "de homo politicus"...

Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda ordotempli » dom ago 09, 11:21:32

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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Viper » dom ago 09, 15:26:49

A parlar dopo si fa sempre facile.. Ma forse in un contesto del genere, avere un ferro a portata di mano non sarebbe stato male.. Caccia aperta o meno
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » dom ago 09, 17:15:10

Certamente è verosimile supporre che se l'aggredito invece di intervenire con un bastone od altro avesse utilizzato una "adeguata" arma da fuoco probabilmente gli eventi avrebbe preso un'altra piega. Aggiungo che, sempre "verosimilmente" (più vero che similmente), è facile che il numero di aggressioni sia ben più elevato e che venga represso con l'uso delle armi da fuoco senza dare diffusione all'accaduto a meno che non si verifichi un incidente. Come è avvenuto nei dintorni di Brescia qualche anno fa quando un agricoltore ha ferito con un'arma il cinghiale che si è rivoltato contro e l'ha ucciso.

Si deve quindi valutare anche la decisione personale da parte dell'aggredito di detenere o meno un'arma da fuoco e di impiegarla. La scelta di "non detenere" potrebbe avere molteplici ragioni di essere. Una di queste si potrebbe individuare nella volontà di evitare problemi e lungaggini burocratiche legate a "leggi restrittive" in materia di possesso di armi.

Lasciamo da parte le ipotesi di precedenti penai che potrebbero inibire la richiesta di qualsiasi autorizzazione. Parliamo di norme relative ad "armi e parchi" .

Dall'articolo non si evince se lo scomparso abitasse all'interno del Parco o nelle sue vicinanze. Nel caso fosse all'interno del Parco, la normativa vigente non solo vieta in modo tassativo la caccia (giustamente) ma regolamenta in modo severo il transito ed il possesso delle armi da fuoco. Ovvero non è vietato averle o introdurle, ma sono necessari tutta una serie di permessi per tali scopi...e non è detto che vengano concessi. L'inosservanza delle norme comporta un reato di tipo penale...

Considerata l'età dello scomparso e le noie della burocrazia...

Un episodio simile avvenne qualche anno fa anche qui in Abruzzo. Un anziano agricoltore venne trovato morto per emorragia causata dalla lacerazione dell'arteria di un braccio provocata dal morso di un selvatico, le tracce indicavano un cinghiale... l'uomo era disarmato (d'altronde sembra anche illogico andare armato nella propria campagna per difendersi dai selvatici...).

Insomma, giriamo sempre intorno all'argomento cattiva gestione dell'ambiente...Gli animalisti/ambientalisti accusano i cacciatori di spingere verso il ripopolamento...i cacciatori accusano gli animalisti/ambientalisti di essere i responsabili dei problemi causati dall'aumento dei parchi e delle riserve dove trovano rifugio i selvatici e della mancanza di piani di prelievo...gli agricoltori accusano gli animalisti/ambientalisti ed i cacciatori per i danni causati dalla fauna e dagli uomini...tutti se la prendono con i tecnici faunistici...alla fine gli unici che dovrebbero prendere decisioni responsabili in materia per dovere istituzionale traccheggiano perché non sanno che "pesci" prendere...

Il tutto, da parte mia, è detto in maniera decisamente semplicistica e da incompetente. Ciò non toglie che tra pratica della caccia (anche se poca), corsi, studi della normativa e dei regolamenti, ricerche e frequentazione di tecnici faunistici, biologi ed altri mi sembra proprio che la situazione in genere non è affatto chiara e di semplice soluzione...

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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » dom ago 09, 21:02:06

faxbat ha scritto:E' istintiva per gli umani l'azione di difesa dei loro "amici", ma nel fare questo hanno attivato l'istinto di difesa di qualche cinghiale femmina seguita dai suoi piccoli. Un cacciatore di cinghiali e qualsiasi esperto di etologia del comportamento animale dovtrebbe conoscere e sapere. Una manchevolezza e' sottolineata dal responsabile dell'ENPA ed e' quella della assoluta disinformazione degli abitanti di una zona popolata da ungulati.
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Qui finisce come per gli Orsi che sono stati "giustiziati" in modo ignobile!

la storia dell'orsa :
un cittadino incontra l'orsa e da buon cittadino.......
si nasconde per meglio osservarla (forse credeva che fosse l'orso-joghi)
la segue...si nasconde al meglio delle sue possibilità (da cittadino).....la osserva contento,
l'orsa (se non ricordo male era una femmina) "sente" intorno a lei un "vivente-puzzoloso-e-rumoroso" che la guarda nascosto,
per l'orsa predatore eccelso "sentire" lo sguardo di un altro animale su di se significa che la stanno per attaccare.
e naturale che anticipi l'attacco.

qualsiasi contadino sa che "fissare" lo sguardo su un animale nervoso, anche un semplice cane legato, scatta subito l'attacco

P.S. lo sapete che a caccia spesso capita che se si "guarda" un tordo che arriva quello cambia strada, e se si distoglie lo sguardo per un attimo quello continua la sua strada ?
si dice che "vede" gli occhi del cacciatore
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda faxbat » lun ago 10, 10:38:50

Interessantissimo questo 3D, pero' e' rimasta senza risposta la domanda implicita nel titolo: morire per salvare un cane?
Avevo risposto subito, prima di accennare alla etologia degli "altri". Io difenderei con le unghie e coi denti i miei cani che non umanizzo, ma considero esseri viventi eccezionali e presenti su questo pianeta forse prima di noi e dotati di qualita' che l'umano non ha mai avuto.
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » lun ago 10, 13:04:45

faxbat ha scritto:Interessantissimo questo 3D, pero' e' rimasta senza risposta la domanda implicita nel titolo: morire per salvare un cane?
Avevo risposto subito, prima di accennare alla etologia degli "altri". Io difenderei con le unghie e coi denti i miei cani che non umanizzo, ma considero esseri viventi eccezionali e presenti su questo pianeta forse prima di noi e dotati di qualita' che l'umano non ha mai avuto.

si faxbat per difendere il proprio cane si può anche morire, un cane normalmente diventa "uno di famiglia" al-di-la se si umanizza.

a Palmi (e sicuramente in tutto il meridione) anticamente circolava un detto :

"si guarda u cani pè rispèttu dù patruni".......... si riguarda il cane per rispetto alla persona del proprietario
la mancata applicazione di questo detto ha sempre generato liti e facilmente "duelli rusticani"
il proprietario per difendere/vendicare il suo cane (anche dopo tempo dal fatto) facilmente litigava con l'individuo che aveva maltattrato l'animale
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Luigi67 » lun ago 10, 13:16:25

diciamo pure che il detto è italiano, dalle mie parti si dice rispetta il cane per il padrone ... forse lo si usava più alcune generazioni fa ma resta comunque sempre valido (e non vale solo per i cani)
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Viper » mar ago 11, 13:27:04

Chiaro che uno mica sa che sta per morire, ma non credo che riuscirei a non intervenire se la mia Kurzhaar venisse aggredita, indipendentemente dalla situazione.
Per Silvio: è successo anche un paio di mesi fa in provincia di Brescia, un agricoltore ha atteso nella sua proprietà i cinghiali che ripetutamente avevano fatto danni al fondo, ne ha ferito uno e probabilmente questo è poi fuggito probabilmente andando verso una direzione chiusa. Trovandosi in trappola, ha caricato l'agricoltore ferendolo gravemente e causandogli un'emorragia fatale.
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » mar ago 11, 14:10:46

Sì amico mio, uno dei casi che citavo è proprio quello avvenuto dalle tue parti. Giusto per smentire certe affermazioni provenienti dai soliti tuttologi da strapazzo (che non solo solo gli animalisti ma anche gli stessi cacciatori) che giurano sulla testa (di altri) che i cinghiali non attaccano gli uomini...

Ricordiamoci che il primo episodio di uomo attaccato dai cinghiali ce lo narra Omero nell'Odissea quando Ulisse, tornato in "incognito" in patria, viene riconosciuto dalla fedele Euriclea proprio grazie alla cicatrice sul polpaccio destro lasciata dalla ferita di un morso di cinghiale quando ero ragazzo.

Il cinghiale attacca e uccide...

Proprio per questo, a mio modesto parere, spesso la causa delle morti per colpi di arma da fuoco durante le battute è proprio legata alla reazione di certi "soggetti, rudi cacciatori a parole" che sparano alle "ombre" perché hanno paura del selvatico (magari sono gli stessi di cui sopra)...

Comunque si può morire per difendere un cane...è nell'istinto di chi è veramente generoso il buttarsi nelle situazioni più strane senza riflettere più di tanto...

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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mar ago 11, 19:00:04

curiosità :

normalmente e il cinghiale femmina che "morde"
il maschio da dei colpi con muso definiti nella scherma "montanti"
colpi dal basso verso l'alto sia in verticale che in obliguo, che se il cinghiale e "grosso" sono estremamenti micidiali e potenti,
delle vere e proprio coltellate visto che ha zanne affilate lunghe sui 5...8 cm
i montanti se colpiscono un cane la ferita da taglio/lacerazione avviene nel ventre o nel torace, nelle persone logicamente colpiscono le gambe (polpacci e cosce) e se poi si cade.......
se il cinghiale maschio e piccolo i montanti ci sono uguali, sono istintivi ma avendo piccole zanne ci saranno come attaccchi simili a dei forti "pugni" , a questi colpi partecipano tutti i muscoli del collo e parte della schiena che sono molto sviluppati
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » mar ago 11, 19:38:10

Giusta precisazione Mimmo...aiuta a comprendere come non sia difficile subire gravi ferite nel caso di reazioni da parte di questi selvatici.

Non modifico la mia opinione sulla inutilità dei commenti prodotti dal rappresentante dell'ENPA a riguardo dell'incidente. Tutti tranne uno, che mi trova concorde con l'amico Faxbat, ovvero sul fatto che non vi è stata una adeguata informazione sulla pericolosità di questi selvatici presenti nell'area dell'incidente. Ma questo, come sempre, è un punto dolente legato ad altre responsabilità...

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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mar ago 18, 13:21:03

e quando i cani disturbano chi difende il cittadino ?

un tipo con una carabina ad aria-compressa tira da una 50-ina di metri ad un cane chiuso su un balcone che abbaiava a lunga scadenza,
il tipo esasperato dal continuo abbaiare gli spara per farlo smettere
sembra che il pallino abbia reciso una vena facendo morire il cane dissanguato

la notizia : http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cro ... 1.11910140
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Luigi67 » mar ago 18, 14:17:58

Mi allarma il fatto che l'avvocato cerca di sviare le responsabilità dichiarando che le "aria compressa" si possono acquistare liberamente, come dire che la colpa è di chi le vende e/o di chi ha fatto la legge in modo che si possano vendere, chi le usa per colpire un cane quasi non ha colpa (del tipo mi importa poco ma, con un avvocato così gli darei 20 anni da far scontare all'avvocato ... )

In effetti ci sarebbe da capire chi ha fatto la legge per cui si può studiare (forse) e diventare avvocati così facilmente senza fare una pluriennale e propedeutica conoscenza dell'Etica e Morale :roll: :censored
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Viper » mar ago 18, 15:20:07

Direi che lo sparatore e' una gran testa di minkia, adesso cerca di minimizzare perché ha paura che qualche estremista gli rompa le gambe. Avrebbe dovuto farla fuori con il padrone del povero cane, che magari aveva avuto la sfortuna di trovare come padrone un'altra testa di minkia che lo lasciava per ore su un balcone. Sintetizzando, un cane indifeso morto per colpa di due teste di minkia
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda faxbat » mar ago 18, 17:41:28

Come dice Viper i signori da "giudicare" sono due:
il padrone del cane, che se fosse stato davvero affezionato non lo avrebbe mai lasciato chiuso su un balcone. Ed il povero cane abbaiaiava! Che avrebbe dovuto fare? Massimo della pena pecuniaria ed iscrizione sulla fedina penale.
Il secondo e' il tizio che ha usato una carabina ad aria compressa depotenziata! La carabina e' l'ultima cosa da prendere in considerazione! Non fa rumore, quindi come caxx intendeva spaventare il povero cane? E quanto tempo e' stato li' a patire prima di morire? Non intendeva? Sono le solite scuse che si tirano fuori dopo aver fatto una caxxata! Quindi per lui ci sarebbe la crudelta' manifestata nella uccisione, spari in luogo abitato ( lancio di oggetti pericolosi ) e disturbo della quiete pubblica. Massimo della pena, iscrizione, lavori sociali, ed una pedata virtuale nei fondelli.
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mar ago 18, 19:38:33

Luigi67 ha scritto:Mi allarma il fatto che l'avvocato cerca di sviare le responsabilità dichiarando che le "aria compressa" si possono acquistare liberamente, come dire che la colpa è di chi le vende e/o di chi ha fatto la legge in modo che si possano vendere, chi le usa per colpire un cane quasi non ha colpa (del tipo mi importa poco ma, con un avvocato così gli darei 20 anni da far scontare all'avvocato ... )

In effetti ci sarebbe da capire chi ha fatto la legge per cui si può studiare (forse) e diventare avvocati così facilmente senza fare una pluriennale e propedeutica conoscenza dell'Etica e Morale :roll: :censored

quale etica morale ? gli avvocati ?
il lavoro degli avvocati e trovare una scusa plausibile che giustifichi il fatto (in modo da far avere le attenuanti se la cosa e palese, se invece ambigua mischiare i fatti al punto da creare dubbi)
i migliori avvocati devono avere fantasia da scrittore di gialli.

tornando al fatto : il tipo sembra che si sia costituito dopo saputo della morte del cane,
se ha sparato da una distanza di 50-m anche volontariamente si potrebbe configurare il fatto come colposo, visto che la probabilità di uccidere e talmente remota da rendere la cosa involontaria,

la cosa cambia se la carabina e modificata (illegalmente) aumentando la potenza,
e fornita di ottica aumentano le probabilità annullando la possibile involontarietà,
ha usato proiettili particolari
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » mar ago 18, 20:04:29

Volendo si può fare qualche calcolo (dico qualche perché ci sono più "possibilità") per verificare se la carabina ad aria compressa (modello e tipo) sia effettivamente depotenziata o meno per poter perforare la pelle (di un cane) a 50m di distanza e quanto può penetrare nel torace (sempre di un cane di medie dimensioni) fino ad arrivare a perforare l'arteria dell'aorta.

Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mar ago 18, 20:26:06

Silvio Biagini ha scritto:Volendo si può fare qualche calcolo (dico qualche perché ci sono più "possibilità") per verificare se la carabina ad aria compressa (modello e tipo) sia effettivamente depotenziata o meno per poter perforare la pelle (di un cane) a 50m di distanza e quanto può penetrare nel torace (sempre di un cane di medie dimensioni) fino ad arrivare a perforare l'arteria dell'aorta.

Un cordiale saluto, Silvio

non sarebbe male una simulazione,
come modello credo sia relativamente indifferente, se e depotenziata ufficialmente la potenza e "quella" di 7,5-Joule,
e nella simulazione utilizzare il pallino sferico che e quello che da il massimo a quelle velocità-e distanza.
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » mar ago 18, 23:04:13

Ho trovato dei dati e adesso li devo elaborare con le varie formule.

Intanto, per quanto riguarda il pallino, ce ne è una varietà tale, per forma e peso, da andare giù di testa. Quelli di riferimento sono del tipo utilizzato a caccia e al bersaglio. Sia i primi che i secondi non hanno forma sferica. Al limite, ci sono dei pallini da tiro con la testa emisferica. Quelli da caccia sono molto simili alle pallottole con ogiva e corpo cilindrico.

Due dati di riferimento sono interessanti. Il primo, nel sito Earmi (Balistica Terminale), riguarda una tabella dove viene indicata la Vlimite per la penetrazione di un pallino Diabolo (presumo a testa piatta da tiro) 4,5mm(.177) da 0,53g. Per la pelle il valore è pari a 77m/sec e 1,6J, per l'occhio diventa 60m/sec e 1J.

Una tabella di caccia dice che per abbattere una lepre (che dovrebbe avere un peso di circa 5-7kg) con un pallino da .177 (non fa riferimento a peso e forma) è necessaria una Vresidua (che è diversa dalla Vlimite) pari a circa 204m/sec. In altre parole se la lepre si trova 50m di distanza a quel punto la Vresidua deve essere pari a 204m/sec.

Da alcune ricerche che ho fatto, in genere (perché dipende sempre da peso e forma), la velocità di un pallino da .177 a 50m è circa la metà della Vo. Pertanto la Vo del fucile ad aria utilizzato dovrebbe essere intorno ai 400m/sec che ci danno una Eo pari a circa 43J per un pallino da 0,53g.

Se adesso teniamo di conto che in media per avere una Eo pari max a 7,5J con un Diabolo da 0,53g la Vo dovrebbe essere intorno ai 167m/sec ne consegue che la Vresidua a 50m dovrebbe essere circa 83m/sec, quindi sì superiore alla Vlimite ma decisamente inferiore alla Vresidua necessaria per abbattere una lepre alla stessa distanza.

Inoltre, non si deve trascurare il fatto che il cane è sì un animale con pelle morbida come una lepre ma sono ben diverse le dimensioni e la lunghezza del tramite attraverso i vari tipi di tessuto per arrivare a recidere una aorta. Chiaramente non sappiamo quale è esattamente il punto di entrata e l'andamento del tramite e, soprattutto, se si tratta veramente di una arteria aorta (e non di altro tipo). Diverso potrebbe essere il discorso nel caso si trattasse di una arteria femorale. In quel caso, con un giusto angolo di entrata e con una Vresidua in grado di forare la pelle perché leggermente superiore a quella limite...

A prescindere da tutto quanto scritto, che resta sempre relativo senza dati certi, anche supponendo che si trattasse effettivamente di un fucile di potenza non superiore a 7,5J mi chiedo quale fosse l'obiettivo che intendeva raggiungere chi ha sparato. Spaventare l'animale e indurlo al silenzio piantandogli un pallino in una coscia o da un'altra parte? Qualunque fosse l'obiettivo questa condotta, per me, resta priva di senso e di giustificazione...

Un cordiale saluto, Silvio
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mar ago 18, 23:57:28

l'obbiettivo di chi ha sparato era di dare del dolore al cane in modo che stesse zitto,
da un articolo che ho letto sembra che la carabina la avesse già provata in campagna su dei topi e che i topi non morivano,
di conseguenza lui credeva che avrebbe fatto del male al cane ma non che lo avrebbe ucciso.
in effetti uccidere a 5o.m un cane con una depotenziata e veramente difficile , ma il doloro questo si era sicuro e garantito.

i pallini di cui parlo sono i pallettoni-4/0 numerazione italiana che sono 4,5mm e perfetti per le carabine ad aria. e questi si usavano molti anni fa e mi sembra che adesso ancora li vendono sia per la ricarica delle cartucce da caccia che in uso nelle armi a CO2 cal 4,5

il pallino a velocità sub-sonica conserva velocità e potenza grazie alla sua forma ed alla sua alta massa rispetto al volume complessivo
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » mer ago 19, 09:40:56

Caro Mimmo, suppongo che per topi si intendessero i ratti e non i topo ragni. Sempre la tabella "di caccia" per il pallino da .177 o 4,5mm indica come velocità residua letale circa 156m/sec per i ratti e 103m/sec per i topi.

E' verosimile che lo sciagurato, in campagna, non fosse in grado di eliminare i ratti con una carabina depotenziata da 170m/sec di Vo (nella migliore delle ipotesi in relazione al tipo di carabina, lunghezza di canna e tipo di pallino).

Ho letto il tuo commento stamane alle due dopo uno scambio di chiacchiere con Luigi e con Pyno e non avevo ben capito il senso della tua ultima frase:

..."il pallino a velocità sub-sonica conserva velocità e potenza grazie alla sua forma ed alla sua alta massa rispetto al volume complessivo"...

Continuo a non capire bene cosa vuoi osservare o meglio dove vuoi arrivare.

La velocità, come ho potuto osservare da alcune tabelle balistiche "generiche" per i vari calibri utilizzati nell'aria compressa (e pre compressa, variano le tipologie di pallini utilizzati in alcuni casi), si riduce di circa il 50% a 50yard.
Non mi sembra che sia un dato confortante per la tipologia di arma. Inoltre, altre ricerche evidenziano a tale distanza una maggiore dispersione (talvolta anche cinque volte superiore in relazione alla tipologia di pallino utilizzata) rispetto ai risultati a 5 e 10yard.

Non dimentichiamo poi la stretta relazione tra velocità e massa nel calcolo dell'energia cinetica residua e del momento. In particolare quest'ultimo che è quello che si calcola durante il tramite ed è dato dalla semplice moltiplicazione di velocità per massa.

Comunque, qualunque sia il valore di cessione di energia che vogliamo calcolare il fattore velocità è sempre determinante, per cui più è bassa meno è efficace e penetrante il proiettile.

C'è stato un caso di perizia balistica, riportato su di una rivista del settore di diversi anni fa, che citava come un tentato omicidio con un vecchio revolver in cal.32 si fosse tramutato in un grosso bernoccolo per la vittima dato che il proiettile sparato, a distanza ravvicinata, non aveva raggiunto (per "vecchiaia" della munizione e canna quasi priva di rigatura) la Vresidua necessaria per la penetrazione nella scatola cranica.

Ci sentiamo, un caro saluto, Silvio
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mer ago 19, 10:58:22

Silvio Biagini ha scritto:cut...cut...
Ho letto il tuo commento stamane alle due dopo uno scambio di chiacchiere con Luigi e con Pyno e non avevo ben capito il senso della tua ultima frase:

..."il pallino a velocità sub-sonica conserva velocità e potenza grazie alla sua forma ed alla sua alta massa rispetto al volume complessivo"...

Continuo a non capire bene cosa vuoi osservare o meglio dove vuoi arrivare.

La velocità, come ho potuto osservare da alcune tabelle balistiche "generiche" per i vari calibri utilizzati nell'aria compressa (e pre compressa, variano le tipologie di pallini utilizzati in alcuni casi), si riduce di circa il 50% a 50yard.
Non mi sembra che sia un dato confortante per la tipologia di arma. Inoltre, altre ricerche evidenziano a tale distanza una maggiore dispersione (talvolta anche cinque volte superiore in relazione alla tipologia di pallino utilizzata) rispetto ai risultati a 5 e 10yard.

Non dimentichiamo poi la stretta relazione tra velocità e massa nel calcolo dell'energia cinetica residua e del momento. In particolare quest'ultimo che è quello che si calcola durante il tramite ed è dato dalla semplice moltiplicazione di velocità per massa.

Comunque, qualunque sia il valore di cessione di energia che vogliamo calcolare il fattore velocità è sempre determinante, per cui più è bassa meno è efficace e penetrante il proiettile.
cut...cut....

ciao Silvio , non riesco ad abbandonare il mio "vizio" di sintetizzare e di conseguenza esser poco chiaro .
intendo dire per semplificare la simulazione delle probabilità che ci sono ad uccidere un cane a 50-m con una carabina ad aria cal. 4,5 limitata a 7,5 joule

la potenza la da la velocità per il peso del proiettile ,
i proiettili delle carabine ad aria compressa come peso e forma sono molteplici ed i più usati sono a punta piatta (creare un foro netto nella carta) e base conica-forata (tenuta dell'aria e spostamento avanti del baricentro)
proiettili che per loro natura non hanno una grande resa balistica sulle distanze in specialmodo con le basse velocità che vincolano la potenza a 7,5-Joule
la sfera di piombo massiccia a quella bassa velocità iniziale anche se non e il massimo come aerodinamicità,
(credo) sia il meglio tra tutti gli ordinari proiettili da carabina ad aria che ancora conserva a 50-m un minimo di velocità/potenza.

quindi se la simulazione la facciamo con (quel che io penso) il "miglior proiettile" i risultati della simulazione rispetto i reali del fatto (che sicuramente il perito di parte eseguirà) saranno sicuramente maggiori , ma per noi sufficentemente indicativi.
al limite si potrebbe fare due simulazioni di cui una con il funghetto tradizionale , ed una con la sfera

P.S. non credo che il killer/sniper del cane abbia usato un pallino 4,5mm visto che si tende ad usare i funghetti tradizionali (il pallino lo usano solo alcuni fissati )
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Silvio Biagini » mer ago 19, 11:55:08

Ho capito cosa intendevi Mimmo...penso si possa fare. Ho studiato qualcosa del genere per una perizia su un fucile a canne mozze carico a "pallettoni"...

Ci sentiamo...un cordiale saluto silvio
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mer ago 19, 17:05:31

Silvio Biagini ha scritto:Ho capito cosa intendevi Mimmo...penso si possa fare. Ho studiato qualcosa del genere per una perizia su un fucile a canne mozze carico a "pallettoni"...

Ci sentiamo...un cordiale saluto silvio

ho una vecchia carabina ad aria comprata appena le hanno liberalizata e mai modificata, oggi o domani faccio delle prove a misurare la velocità con il krony sia a dei funghetti che alle sfere ,...così per dare il mio contributo alla simulazione e casomai mi viene la voglia anche a me a sparare a qualche cane disturbante :twisted:
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » mer ago 19, 18:18:06

ho eseguito alcune prove con la mia vecchia carabina misurando la velocità con il mio krony
la bocca della carabina era a circa 3-Cm dal primo LED (diciamo quasi misurata la velocità alla bocca)
ho misurato tre tipologie di proiettili :

sfera di piombo da 4,5mm numerazione Italiana 4/0 peso medio su cinque pallini 0,546 grammi
i cinque singoli pallini sparati in successione hanno dato le seguenti velocità :
131,1-m/s
131,8-m/s
161,2-m/s
153,1-m/s
132,7-m/s
nota: per i salti di velocità e possibile che i singoli pallini essendo comuni caccia non hanno diametri uniformi o sono di stampi diversi.

Funghetto testa piatta corpo rigato cal.0,177 4,5mm peso medio su cinque funghetti 0,498 grammi
i cinque singoli funghetti sparati in successione hanno dato le seguenti velocità :
159,1-m/s
157,9-m/s
160,9-m/s
161,0-m/s
160,1-m/s
nota : mi sembra che siano funghetti che ho preso al poligono e quindi di qualità

Funghetto testa piatta corpo liscio cal.0,177 4,5mm peso medio su cinque funghetti 0,500 grammi
i cinque singoli funghetti sparati in successione hanno dato le seguenti velocità :
161,4-m/s
153,5-m/s
153,0-m/s
155.2-m/s
148.1-m/s
nota: non conosco la provenienza, mi sono stati regalati da un ragazzo tanto tempo fa

l'arma della prova , vecchia ma originale.
100_7733.JPG
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda NdK » dom ago 23, 10:29:37

Mi manca il crono, altrimenti proverei cosa dice la mia CFX-F (che credo sia proprio al limite dei 7.5J).
Comunque la "difesa" del cretino non regge: se fai male a un animale, quello fa più casino. Ci vorrebbe che il giudice gli dicesse "beh, allora per farla stare zitto le devo rompere una gamba?"... Sarebbe il minimo che si merita. Insieme al padrone del cane.
Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui.

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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » dom ago 23, 12:37:16

NdK ha scritto:Mi manca il crono, altrimenti proverei cosa dice la mia CFX-F (che credo sia proprio al limite dei 7.5J).
Comunque la "difesa" del cretino non regge: se fai male a un animale, quello fa più casino. Ci vorrebbe che il giudice gli dicesse "beh, allora per farla stare zitto le devo rompere una gamba?"... Sarebbe il minimo che si merita. Insieme al padrone del cane.

no , non e così.
esistono in commercio collari che a comando danno una forte scarica al cane, il comando può essere innescato da un sistema integrato nel collare che funziona quando il suono ambientale (abbaiare) supera un certo livello.
e questi sono vietati ma si trovano tranquillamente
poi ci sono i sistemi anti-abbaio che sempre comandati dal suono spruzzano acqua in tutta la gabbia (bagnano cane ed ambiente) e questi sono legali (mi sembra) sti due sistemi li vedo spesso pubblicizzati sulle riviste del settore o di materiale elettronico.
in pratica si basano tutti sul concetto di punizione con dolore o fastidio.
quindi se al cane fai dolore quasi sempre zittisce (forse cerca di passare inosservato visto che non vede il pericolo/causa dolore
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Viper » dom ago 23, 13:25:50

in mano a un imbelle, il collare elettrico è uno strumento di tortura tremendo. ora per fortuna ci sono anche collari che al posto di dare la scossa spruzzano uno spray al limone, certamente fastidioso ma credo sempre meglio di un elettrochoc
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Winters: Non ci siamo persi soldato: siamo in Normandia"
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda faxbat » dom ago 23, 13:42:28

Comunque si sta discutendo di come zittire un povero essere lasciato in un angolo angusto magari a 40 gradi di temperatura esterna. Al posto del cane ci metterei il padrone o quanti userebbero metodi coercitivi da gestapo. Si' un bel collarone ed alla prima parola una scarica da 200 mila volt!
"Se non hai una spada, vendi il tuo mantello e comprane una"
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda mimmo002 » dom ago 23, 14:09:02

faxbat ha scritto:Comunque si sta discutendo di come zittire un povero essere lasciato in un angolo angusto magari a 40 gradi di temperatura esterna. Al posto del cane ci metterei il padrone o quanti userebbero metodo coercitivi da gestapo. Si' un bel collarone ed alla prima parola una scarica da 200 mila volt!

diciamo che discutiamo del modo di dar dolore ad un essere vivente per nostro piccolo interesse (eliminare il disturbo del rumore) e tutto questo con un mercato ed interessi dietro,
e poi ci scandaliziamo se il singolo esasperato prende iniziative drastiche
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda faxbat » dom ago 23, 15:24:18

mimmo002 ha scritto:
faxbat ha scritto:Comunque si sta discutendo di come zittire un povero essere lasciato in un angolo angusto magari a 40 gradi di temperatura esterna. Al posto del cane ci metterei il padrone o quanti userebbero metodo coercitivi da gestapo. Si' un bel collarone ed alla prima parola una scarica da 200 mila volt!

diciamo che discutiamo del modo di dar dolore ad un essere vivente per nostro piccolo interesse (eliminare il disturbo del rumore) e tutto questo con un mercato ed interessi dietro,
e poi ci scandaliziamo se il singolo esasperato prende iniziative drastiche


In un paese civile, nel caso su menzionato, si chiamano le FFOO ed i pompieri. Si libera il povero cane, e si denuncia il padrone. Tutto qui! Qui in questa regione e' successo molte volte, come pure e' successo che dei bastardi usino in certi periodi polpette avvelenate o peggio farcite di vetro tritato.
Morire per salvare un cane? Perche' morire? Basta intervenire con tutti i mezzi legali possibili o immaginabili! Lasciamo stare le varie carabine ad aria compressa o meno!
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Mr45 » lun ago 24, 14:53:05

faxbat ha scritto:
mimmo002 ha scritto:
faxbat ha scritto:Comunque si sta discutendo di come zittire un povero essere lasciato in un angolo angusto magari a 40 gradi di temperatura esterna. Al posto del cane ci metterei il padrone o quanti userebbero metodo coercitivi da gestapo. Si' un bel collarone ed alla prima parola una scarica da 200 mila volt!

diciamo che discutiamo del modo di dar dolore ad un essere vivente per nostro piccolo interesse (eliminare il disturbo del rumore) e tutto questo con un mercato ed interessi dietro,
e poi ci scandaliziamo se il singolo esasperato prende iniziative drastiche


In un paese civile, nel caso su menzionato, si chiamano le FFOO ed i pompieri. Si libera il povero cane, e si denuncia il padrone. Tutto qui! Qui in questa regione e' successo molte volte, come pure e' successo che dei bastardi usino in certi periodi polpette avvelenate o peggio farcite di vetro tritato.
Morire per salvare un cane? Perche' morire? Basta intervenire con tutti i mezzi legali possibili o immaginabili! Lasciamo stare le varie carabine ad aria compressa o meno!



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Mr45
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda ordotempli » lun ago 24, 15:25:18

Mr45 ha scritto:In un paese civile, ...............


Ma di che parliamo ????
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda faxbat » lun ago 24, 15:33:04

Vuoi dire che siamo al Gotterdammerung? E che sia! Ho una speranza sola,...che pochi abbiano conservato ancora quel po' di buono, un barlume di ragione che ci distingue dai mostri. Che ci sia una catarsi! Quando leggo qui spesso mi rendo conto che qualcuno ha bisogno urgente di TSO.
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Re: Morire per salvare un cane

Messaggioda Luigi67 » lun ago 24, 15:48:49

Come diceva la canzone, gli "altri" siamo noi.
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