ciao a tutti,
Sono alle prime prove di ricalibratura colletto con il neck bushing die .Allego la foto di un colletto ricalibrato.
Notate che ho lasciato(vedi freccia) una porzione non ricalibrata per evitare di avvicinarmi troppo alla spalla.
Pensate possa andar bene o devo calibrare fino quasi a contatto con la spalla?
grazie
porzione di colletto ricalibrata
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porzione di colletto ricalibrata
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Re: porzione di colletto ricalibrata
Io cercherei di avvicinarmi il più possibile alla spalla, ma molto dipende dall'ogiva che devi inserire e sarebbe meglio se la parte cilindrica (dell' ogiva) fosse sostenuta per intero dal colletto.
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- Luigi67
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Re: porzione di colletto ricalibrata
Ci sarebbe da scrivere molto a riguardo, detto molto in breve direi che dipende dalla camera di cartuccia, magari appena ho tempo esplicito con qualche centinaio di righe ... 

Luigi - Tertium non datur
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Re: porzione di colletto ricalibrata
Provo a scrivere due righe, vediamo che ne viene fuori 
dicevo che dipenda dalla camera di cartuccia in quanto, come dovremmo sapere, possiamo avere due tipi di camera (nelle nostre comuni armi "civili"), una camera "custom" quindi ben precisa e stretta oppure una camera più "commerciale" con misura abbondanti tali da raccogliere di tutto e di più ...
- nelle camere "custom", secondo me, c'è poco da aggiungere, il colletto conviene ricalibrarlo tutto ed in modo ben preciso (*) in quanto, nel caso non lo facessimo, probabilmente la cartuccia forzerebbe in camera nella porzione di colletto non calibrato
(*) aggiungo che, con un die "competition" in cui possiamo regolare micrometricamente la porzione di colletto riformata possiamo anche andare a "rifinire" l'abbassamento della spalla in modo tale da avere una spalla ben definita sia per quanto riguarda l'espansione necessaria durante lo sparo sia la corretta cameratura senza sforzi durante la chiusura dell'otturatore ... insomma camera custom = cartuccia custom preparata ad hoc per la nostra camera (chissà quando riuscirà ad avere un arma custom anche io
)
- nelle camera commerciali possiamo calibrare solo una porzione del colletto e sfruttare la porzione non calibrata per centrare meglio la cartuccia in modo che la palla sia al massimo dell'allineamento, inoltre le moderne palle hanno una parte cilindrica (quella trattenuta dal colletto) che non sempre supera la lunghezza del colletto stesso, se poi facciamo OAL molto lunghi la parte cilindrica impegnerà il colletto per pochi millimetri, quindi riformare tutto il colletto serve a poco in quando la parte verso la spalla non impegna la palla che sarà più piccola dato che finisce in maniera conica verso la sua parte finale posteriore
In base alla tipologia di tiro, ed io parlo per quel poco che conosco del tiro di precisione sul bersaglio cartaceo, come dico sempre quello che conta è la costanza delle cartucce, ossia preparare il gruppo di cartucce (diciamo le 40 cartucce da gara ? ... giusto per dare un numero) in modo che siano quanto più possibile identiche tra loro nei minimi particolari.
Bisogna trovare anche il giusto compromesso tra tipologia di polvere e relativa combustione, quindi è importante scegliere una corretta quantità di forza da applicare alla palla per trattenerla nel bossolo in modo da ottimizzare la combustione iniziale della stessa (si potrebbe parlare di crimpatura ma in realtà anche il solo restringimento del colletto e la quantità di lunghezza del colletto ristretta non serve ad altro che a trattenere la palla come se fosse una crimpatura)
Se non ho imparato male ad un aumento di pressione nel bossolo corrisponde un aumento di polvere che brucia ed una combustione accelerata della stessa, quindi più forzo la palla maggiore sarà la pressione necessaria a far uscire la palla dal colletto maggiore sarà la combustione della polvere e, come dicevo prima, sempre in base al tipo di polvere che usiamo, dovremo trovare la combinazione ottimale per la nostra carabina in modo che da avere la miglior costanza anche nel modo in cui la polvere brucia ... ecco perche dovremo anche trovare il miglior "diametro finale" a cui restringere il colletto.
Detto questo aggiungo una considerazione, spesso si parla di uniformare i colletti con la tornitura degli stessi in modo che lo spessore del colletto sia quanto più uniforme possibile e quindi si apra, sotto la pressione dei gas, in maniera uniforme. A cosa serve questa uniformità ?
Immaginiamo il nostro colletto sottoposto alla pressione dello sparo, i gas si iniziano a formare dalla combustione della polvere ed iniziano a spingere ovunque all'interno del bossolo, la loro unica via di fuga è nel punto più debole del bossolo, ripeto, il punto più debole del bossolo, che sarebbe quello che cede prima (che sia cedevole per nostra scelta o per progetto della munizione).
Immaginiamo che il colletto inizia ad aprirsi e la palla a muoversi, indubbiamente la parte di colletto più sottile offrirà minore resistenza ai gas e si aprirà per prima ed i gas inizieranno a fuoriuscire. Se i gas iniziano a fuoriuscire dal lato più sottile del colletto mentre la palla è ancora trattenuta, o trattenuta in parte, dalla porzione di collo più spessa ecco che i gas stessi spingeranno sia sulla palla mentre questa si muove verso le rigature sia verso la volata e quindi spingeranno la palla oltre che in senso longitudinale anche in senso perpendicolare (lato debole del colletto che si è aperto per primo) ... in pratica, vista la forma della palla, non faranno altro che forzare la palla ad entrare storta nelle rigature ed addio precisione (per precisione intendo fare un buco dentro l'altro, non significa che la palla sarà totalmente fuori del bersaglio, magari avremo un bel 9 al posto di quello che poteva essere un 10
)
Un altra possibilità è quella di riformare il colletto giusto quel po per fargli trattenere a stento la palla, in questo modo il punto più "cedevole", per nostra scelta, sarà la palla dato che il colletto praticamente quasi non stringe. Bisogna solo provare è verificare se si abbia un aumento o meno della precisione.
Ci sarebbe anche altro da aggiungere ma mi fermo un po

dicevo che dipenda dalla camera di cartuccia in quanto, come dovremmo sapere, possiamo avere due tipi di camera (nelle nostre comuni armi "civili"), una camera "custom" quindi ben precisa e stretta oppure una camera più "commerciale" con misura abbondanti tali da raccogliere di tutto e di più ...
- nelle camere "custom", secondo me, c'è poco da aggiungere, il colletto conviene ricalibrarlo tutto ed in modo ben preciso (*) in quanto, nel caso non lo facessimo, probabilmente la cartuccia forzerebbe in camera nella porzione di colletto non calibrato
(*) aggiungo che, con un die "competition" in cui possiamo regolare micrometricamente la porzione di colletto riformata possiamo anche andare a "rifinire" l'abbassamento della spalla in modo tale da avere una spalla ben definita sia per quanto riguarda l'espansione necessaria durante lo sparo sia la corretta cameratura senza sforzi durante la chiusura dell'otturatore ... insomma camera custom = cartuccia custom preparata ad hoc per la nostra camera (chissà quando riuscirà ad avere un arma custom anche io

- nelle camera commerciali possiamo calibrare solo una porzione del colletto e sfruttare la porzione non calibrata per centrare meglio la cartuccia in modo che la palla sia al massimo dell'allineamento, inoltre le moderne palle hanno una parte cilindrica (quella trattenuta dal colletto) che non sempre supera la lunghezza del colletto stesso, se poi facciamo OAL molto lunghi la parte cilindrica impegnerà il colletto per pochi millimetri, quindi riformare tutto il colletto serve a poco in quando la parte verso la spalla non impegna la palla che sarà più piccola dato che finisce in maniera conica verso la sua parte finale posteriore
In base alla tipologia di tiro, ed io parlo per quel poco che conosco del tiro di precisione sul bersaglio cartaceo, come dico sempre quello che conta è la costanza delle cartucce, ossia preparare il gruppo di cartucce (diciamo le 40 cartucce da gara ? ... giusto per dare un numero) in modo che siano quanto più possibile identiche tra loro nei minimi particolari.
Bisogna trovare anche il giusto compromesso tra tipologia di polvere e relativa combustione, quindi è importante scegliere una corretta quantità di forza da applicare alla palla per trattenerla nel bossolo in modo da ottimizzare la combustione iniziale della stessa (si potrebbe parlare di crimpatura ma in realtà anche il solo restringimento del colletto e la quantità di lunghezza del colletto ristretta non serve ad altro che a trattenere la palla come se fosse una crimpatura)
Se non ho imparato male ad un aumento di pressione nel bossolo corrisponde un aumento di polvere che brucia ed una combustione accelerata della stessa, quindi più forzo la palla maggiore sarà la pressione necessaria a far uscire la palla dal colletto maggiore sarà la combustione della polvere e, come dicevo prima, sempre in base al tipo di polvere che usiamo, dovremo trovare la combinazione ottimale per la nostra carabina in modo che da avere la miglior costanza anche nel modo in cui la polvere brucia ... ecco perche dovremo anche trovare il miglior "diametro finale" a cui restringere il colletto.
Detto questo aggiungo una considerazione, spesso si parla di uniformare i colletti con la tornitura degli stessi in modo che lo spessore del colletto sia quanto più uniforme possibile e quindi si apra, sotto la pressione dei gas, in maniera uniforme. A cosa serve questa uniformità ?
Immaginiamo il nostro colletto sottoposto alla pressione dello sparo, i gas si iniziano a formare dalla combustione della polvere ed iniziano a spingere ovunque all'interno del bossolo, la loro unica via di fuga è nel punto più debole del bossolo, ripeto, il punto più debole del bossolo, che sarebbe quello che cede prima (che sia cedevole per nostra scelta o per progetto della munizione).
Immaginiamo che il colletto inizia ad aprirsi e la palla a muoversi, indubbiamente la parte di colletto più sottile offrirà minore resistenza ai gas e si aprirà per prima ed i gas inizieranno a fuoriuscire. Se i gas iniziano a fuoriuscire dal lato più sottile del colletto mentre la palla è ancora trattenuta, o trattenuta in parte, dalla porzione di collo più spessa ecco che i gas stessi spingeranno sia sulla palla mentre questa si muove verso le rigature sia verso la volata e quindi spingeranno la palla oltre che in senso longitudinale anche in senso perpendicolare (lato debole del colletto che si è aperto per primo) ... in pratica, vista la forma della palla, non faranno altro che forzare la palla ad entrare storta nelle rigature ed addio precisione (per precisione intendo fare un buco dentro l'altro, non significa che la palla sarà totalmente fuori del bersaglio, magari avremo un bel 9 al posto di quello che poteva essere un 10

Un altra possibilità è quella di riformare il colletto giusto quel po per fargli trattenere a stento la palla, in questo modo il punto più "cedevole", per nostra scelta, sarà la palla dato che il colletto praticamente quasi non stringe. Bisogna solo provare è verificare se si abbia un aumento o meno della precisione.
Ci sarebbe anche altro da aggiungere ma mi fermo un po

Luigi - Tertium non datur
- Silvio Biagini
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- Iscritto ilCOLON dom giu 08, 08:15:59
Re: porzione di colletto ricalibrata
Ciao Luigi, fondamentalmente è tutto corretto quello che dici. Se mi permetti solo un piccolo contributo di pensiero legato alle mie personali prove. Diversi anni fa mi è capitato di vedere una serie di immagini (disegni) della Redding dove mi sembra di ricordare che fosse trattata la ricalibratura del colletto per 3/4. Dopo l'inizio di questo argomento ho cercato di trovare quelle pagine ma non ci sono riuscito. Penso di averle in qualche archivio, le cercherò meglio.
Intanto parliamo di bolt action. Ho conosciuto alcuni personaggi, sempre qualche anno fa quando sparavo di più e non solo al tiro a segno, che segnavano con una piccola dentatura il fondello del bossolo per poterlo inserire in camera di cartuccia sempre nella stessa posizione (stiamo parlando di bolt action sprovvisti di serbatoio). Maniacale è vero, ma logico. Quando noi estraiamo un bossolo dopo il fire forming questo ha "copiato" la camera di cartuccia, integralmente in tutte le sue "misure". Quindi è corretto il discorso che fai, ovvero che la ricalibratura del bossolo solo per 3/4 (o anche 2/3) è sufficiente per trattenere la palla e consentire al bossolo di autocentrarsi al momento dell'inserimento. E' sufficiente fare qualche prova di run out dopo lo sparo per verificare la coassialità della camera di cartuccia e successivamente verificare sempre con una prova di run out la coassialità di una cartuccia con colletto completamente ricalibrato e con colletto parzialmente ricalibrato.
La precisazione riguarda non tanto questo aspetto quanto quello dei diversi diametri (e lunghezza) delle camere di cartuccia "custom" e "match" e "civile generica" e "militare". E' vero che ci sono delle differenze, anche sostanziali, che si tramutano in differenze di pressione (diversa dilatazione dei bossoli, compresa l'area di tensione del colletto) e quindi di Vo. Ho effettuato personalmente delle prove con armi custom, match e militari. I risultati con la stessa munizione sono stati proporzionalmente diversi. Ciò non toglie, però, che nella camera di cartuccia custom (dove per custom si intendono non solo le dimensioni della camera di cartuccia compresa la gola ma anche l'accoppiamento tenoni otturatore-culatta, assialità e superfici di contatto, e head space) posso reinserire tranquillamente i bossoli dopo il fire forming con colletto ricalibrato solo per 2/3 o 3/4 per parecchie volte. In un'arma per il tiro di precisione l'ho fatto per parecchie volte e non ho mai "riformattato" completamente i bossoli. E' vero anche che ci ho sparato solo poco più di un paio di migliaia di colpi prima di venderla.
Questo ci porta anche al discorso della tensione al colletto. E' ovvio che una maggiore o minore "crimpatura" comporta un maggiore o minore tempo di rilascio (frazioni di millisecondo) e quindi una maggiore o minore pressione (a parità di carica di lancio, poco più di una decina di bar) dovuta alla diversa quantità di polvere combusta nel tempo considerato. Come noto l'aumento di pressione comporta anche un aumento della Vo. Proprio come nel caso di un maggiore o minore diametro/lunghezza della camera di cartuccia.
Il concetto di tornitura del bossolo, come spiega una casa produttrice degli attrezzi destinati a tale uso (credo fosse/sia la Hornady), deve essere decisamente limitato a quelle piccole irregolarità che si possono presentare (anche nei bossoli match, pur se decisamente poco rilevanti). La superficie del colletto dovrebbe presentarsi lucida solo laddove erano/sono presenti degli ispessimenti. La completa "lucidatura" del colletto, invece, asporta materiale prezioso per la corretta tensione dello stesso riducendone lo spessore, oltre a correre il rischio di indebolire il tratto di raccordo con la spalla. Personalmente ho seguito questa pratica cercando di ottenere il meglio da canne custom. Poi ho preferito spendere qualcosa di più per ottimi bossoli match che diventare matto con tutta la procedura. D'altronde non sono uno sparatore "seriale". Inoltre, se nella ricarica si utilizzano pallottole del tipo VLD con corpo cilindrico particolarmente lungo la tensionatura dei 2/3 o 3/4 del colletto è più che sufficientemente omogenea su tutta la superficie della parte cilindrica e con bossoli match in camere custom con free bore corti, la palla entra in contatto e inizia ad intagliarsi nelle righe quando è ancora per parecchi millimetri all'interno del colletto. In questo caso io non pratico crimpature di nessun tipo alla bocca del colletto, al limite e solo per alcune armi, un leggero factory crimp.
Questi sono solo alcuni degli aspetti della ricarica con tutte le immancabili simulazioni a tavolino e prove sul campo che fanno apprezzare questa pratica alla ricerca dei migliori risultati.
C'è anche il fatto che mi diverto ad osservare i tiratori "seriali". Ho due amici. Uno è un fanatico delle Redding, del tornio e della precisione assoluta oltre ogni limite dell'umano...l'altro è un ricaricatore "normale" che utilizza solo quattro componenti: bossoli Lapua, inneschi CCI BR, polvere Vithavuori N140 e pallottole Lapua da 167gr per ricaricare il .308Win con un die RCBS. Entrambi hanno tirato con un TRG 22 e tirano (almeno il secondo che ha all'attivo circa 6500 colpi). Chi vince di più (e non poco?)...il secondo.
Un Cordiale saluto, Silvio
Intanto parliamo di bolt action. Ho conosciuto alcuni personaggi, sempre qualche anno fa quando sparavo di più e non solo al tiro a segno, che segnavano con una piccola dentatura il fondello del bossolo per poterlo inserire in camera di cartuccia sempre nella stessa posizione (stiamo parlando di bolt action sprovvisti di serbatoio). Maniacale è vero, ma logico. Quando noi estraiamo un bossolo dopo il fire forming questo ha "copiato" la camera di cartuccia, integralmente in tutte le sue "misure". Quindi è corretto il discorso che fai, ovvero che la ricalibratura del bossolo solo per 3/4 (o anche 2/3) è sufficiente per trattenere la palla e consentire al bossolo di autocentrarsi al momento dell'inserimento. E' sufficiente fare qualche prova di run out dopo lo sparo per verificare la coassialità della camera di cartuccia e successivamente verificare sempre con una prova di run out la coassialità di una cartuccia con colletto completamente ricalibrato e con colletto parzialmente ricalibrato.
La precisazione riguarda non tanto questo aspetto quanto quello dei diversi diametri (e lunghezza) delle camere di cartuccia "custom" e "match" e "civile generica" e "militare". E' vero che ci sono delle differenze, anche sostanziali, che si tramutano in differenze di pressione (diversa dilatazione dei bossoli, compresa l'area di tensione del colletto) e quindi di Vo. Ho effettuato personalmente delle prove con armi custom, match e militari. I risultati con la stessa munizione sono stati proporzionalmente diversi. Ciò non toglie, però, che nella camera di cartuccia custom (dove per custom si intendono non solo le dimensioni della camera di cartuccia compresa la gola ma anche l'accoppiamento tenoni otturatore-culatta, assialità e superfici di contatto, e head space) posso reinserire tranquillamente i bossoli dopo il fire forming con colletto ricalibrato solo per 2/3 o 3/4 per parecchie volte. In un'arma per il tiro di precisione l'ho fatto per parecchie volte e non ho mai "riformattato" completamente i bossoli. E' vero anche che ci ho sparato solo poco più di un paio di migliaia di colpi prima di venderla.
Questo ci porta anche al discorso della tensione al colletto. E' ovvio che una maggiore o minore "crimpatura" comporta un maggiore o minore tempo di rilascio (frazioni di millisecondo) e quindi una maggiore o minore pressione (a parità di carica di lancio, poco più di una decina di bar) dovuta alla diversa quantità di polvere combusta nel tempo considerato. Come noto l'aumento di pressione comporta anche un aumento della Vo. Proprio come nel caso di un maggiore o minore diametro/lunghezza della camera di cartuccia.
Il concetto di tornitura del bossolo, come spiega una casa produttrice degli attrezzi destinati a tale uso (credo fosse/sia la Hornady), deve essere decisamente limitato a quelle piccole irregolarità che si possono presentare (anche nei bossoli match, pur se decisamente poco rilevanti). La superficie del colletto dovrebbe presentarsi lucida solo laddove erano/sono presenti degli ispessimenti. La completa "lucidatura" del colletto, invece, asporta materiale prezioso per la corretta tensione dello stesso riducendone lo spessore, oltre a correre il rischio di indebolire il tratto di raccordo con la spalla. Personalmente ho seguito questa pratica cercando di ottenere il meglio da canne custom. Poi ho preferito spendere qualcosa di più per ottimi bossoli match che diventare matto con tutta la procedura. D'altronde non sono uno sparatore "seriale". Inoltre, se nella ricarica si utilizzano pallottole del tipo VLD con corpo cilindrico particolarmente lungo la tensionatura dei 2/3 o 3/4 del colletto è più che sufficientemente omogenea su tutta la superficie della parte cilindrica e con bossoli match in camere custom con free bore corti, la palla entra in contatto e inizia ad intagliarsi nelle righe quando è ancora per parecchi millimetri all'interno del colletto. In questo caso io non pratico crimpature di nessun tipo alla bocca del colletto, al limite e solo per alcune armi, un leggero factory crimp.
Questi sono solo alcuni degli aspetti della ricarica con tutte le immancabili simulazioni a tavolino e prove sul campo che fanno apprezzare questa pratica alla ricerca dei migliori risultati.
C'è anche il fatto che mi diverto ad osservare i tiratori "seriali". Ho due amici. Uno è un fanatico delle Redding, del tornio e della precisione assoluta oltre ogni limite dell'umano...l'altro è un ricaricatore "normale" che utilizza solo quattro componenti: bossoli Lapua, inneschi CCI BR, polvere Vithavuori N140 e pallottole Lapua da 167gr per ricaricare il .308Win con un die RCBS. Entrambi hanno tirato con un TRG 22 e tirano (almeno il secondo che ha all'attivo circa 6500 colpi). Chi vince di più (e non poco?)...il secondo.
Un Cordiale saluto, Silvio
- faxbat
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Re: porzione di colletto ricalibrata
.............cut........""C'è anche il fatto che mi diverto ad osservare i tiratori "seriali". Ho due amici. Uno è un fanatico delle Redding, del tornio e della precisione assoluta oltre ogni limite dell'umano...l'altro è un ricaricatore "normale" che utilizza solo quattro componenti: bossoli Lapua, inneschi CCI BR, polvere Vithavuori N140 e pallottole Lapua da 167gr per ricaricare il .308Win con un die RCBS. Entrambi hanno tirato con un TRG 22 e tirano (almeno il secondo che ha all'attivo circa 6500 colpi). Chi vince di più (e non poco?)...il secondo.....cut....
Un Cordiale saluto, Silvio
Questa conclusione e' fortissima! Non sparo molto, ma appartengo sicuramente ai ricaricatori "normali". Non faccio gare di fucile, ma osservo bene i risultati che, spesso molto spesso, mi sorprendono.
Un Cordiale saluto, Silvio
Questa conclusione e' fortissima! Non sparo molto, ma appartengo sicuramente ai ricaricatori "normali". Non faccio gare di fucile, ma osservo bene i risultati che, spesso molto spesso, mi sorprendono.
"Se non hai una spada, vendi il tuo mantello e comprane una"
( Luca, 22-36 )
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- Luigi67
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Re: porzione di colletto ricalibrata
Non includiamo il fattore umano dentro quella che può definirsi la meccanica, io per primo in una macchina da formula uno non riuscirei ad uscire indenne dalla prima curva, ma non significa che gli "accorgimenti" fatti sulla macchina non facciano la differenza nelle mani di piloti esperti 
... poi mi piace pensare che la ricarica la faccio per me stesso, con tutto uello che ne consegue. Se mi permette di risicare il millimetro in più ben venga

... poi mi piace pensare che la ricarica la faccio per me stesso, con tutto uello che ne consegue. Se mi permette di risicare il millimetro in più ben venga

Luigi - Tertium non datur
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Re: porzione di colletto ricalibrata
caro luigi67 il tuo "papello" e perfetto, solo nel punto della tornitura del colletto oltre ad aggiungere i punto citati da Silvio, si dovrebbe aggiungere il trucco di formare bossoli 308w da bossoli 30-06 in modo che il collo del 308capiti nel metallo del corpo del 30-06 e di conseguenza di spessore maggiore,
farsi un calco in zolfo della camera di scoppio e tornire il collo del bossolo ex 30-06 a misura esatta della camera di scoppio in modo che allo sparo il bossolo non dilata ma la palla si "sfila" dal bossolo , addirittura una esasperazione di questa tecnica e creare due diametri sul collo in modo che allo sparo di fire forming il "gradino" si crei all'interno del collo permettendo di inserire/caricare la palla con le dita o con pochissima forza contrastata nella profondità dal solo gradino, ma e operazione da calcolare accuratamente
farsi un calco in zolfo della camera di scoppio e tornire il collo del bossolo ex 30-06 a misura esatta della camera di scoppio in modo che allo sparo il bossolo non dilata ma la palla si "sfila" dal bossolo , addirittura una esasperazione di questa tecnica e creare due diametri sul collo in modo che allo sparo di fire forming il "gradino" si crei all'interno del collo permettendo di inserire/caricare la palla con le dita o con pochissima forza contrastata nella profondità dal solo gradino, ma e operazione da calcolare accuratamente
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C'E' IL SOGNO E C'E' LA REALTA'
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"i miseri non amano la verità e la conoscenza che li svegli"
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Non è la salute che va difesa a costo della Libertà,
è la Libertà che va difesa a costo della salute.
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Re: porzione di colletto ricalibrata
grazie a tutti, faccio quindi delle prove con questo tipo di calibratura e poi vediamo come va.