da Silvio Biagini » mer nov 11, 10:23:22
Mimmo, amico mio, ottenebrato dalla visione personale e quindi soggettiva delle cose, non riesci vedere il quadro completo della situazione...Non credo di essere capace di spiegarlo io né, tantomeno, di convincerti di quanto sia parziale la tua interpretazione. Qualcosa, però, consentimi di dirla.
Dico che, nel caso dello sport, il problema francese è di natura "privata" mentre quello russo sembra essere di natura "statale". Le due situazioni sono completamente diverse. E' ben più grave la seconda, nonostante che l'articolo che hai menzionato difenda l'amico del padrone del quotidiano rimescolando le carte.
Perché è più grave la seconda?
Perché il padrone di casa del Cremlino sta solo attuando una pratica di governo vecchia quanto il mondo.
Sa che la sua Federazione è corrotta a cominciare dal vertice (vedi statistica allegata), sa di avere un prodotto interno lordo che è meno della metà di quello USA (tanto per fare un paragone, secondo l'IMF è meno della metà di quello USA e anche inferiore a quello dell'Italia, come ti avevo già accennato), sa di avere una crescita "negativa" (che non recupera e peggiora di anno in anno), sa che sta perdendo terreno sul controllo degli sbocchi a mare per le sue flotte (non in eccellenti condizioni)...non è necessario aver studiato strategia globale per comprendere che deve fare qualcosa per non perdere il consenso del popolo che lo tiene al governo da tanto tempo.
Ecco la necessità di distogliere le "tensioni interne" attraverso una serie di "attività" più o meno contemporanee. Ecco eliminare i dissidenti, con atti più o meno palesi, come nemici del popolo. Ecco dare al popolo le vittorie nei giochi internazionali per distrarli. Ecco cercare di velare dietro a rivendicazioni nazionali "russofone" l'occupazione della Crimea (sembra quasi un déjà vu, una politica simile a quella condotta da un certo dittatore degli anni '30) per mantenere saldo lo sbocco al Mar Nero e quindi il controllo delle coste interne della Federazione (flotta del Mar Nero a Sebastopoli composta da 24 navi da guerra, due sottomarini e 16000 marinai e fanti di marina). Ecco cercare di avvalersi di una decisione dell'ONU volta a mettere un freno al commercio illegale del petrolio, degli esseri umani e dei "crimini di guerra" (anche se, come detto, non può sussistere uno stato di guerra contro un "non stato") come ulteriore "valvola di sfogo" per la sua situazione interna.
Questo gli consente di sostenere, apparentemente, un "paese amico" che ha chiesto il suo aiuto per combattere i terroristi (in primis i rivoltosi che si oppongono al governo che ha chiesto "aiuto"). Anche qui, analogamente alla Crimea, il vero obiettivo è quello di mantenere salda la sua presenza nel Mediterraneo avvalendosi dei porti siriani già da tempo "controllati", in particolare quello di Tartus. Perdere questa capacità significa l'estromissione dai giochi (politici, questa volta) dell'area mediorientale e, sopratutto, perdere le uniche basi di appoggio rimaste per la sua flotta del Mediterraneo (circa 10 navi da guerra) che, peraltro, nel corso del 2015 ha condotto esercitazioni nel Mar Egeo e nel Mar Nero con navi militari cinesi (fonte Tass! la Cina è più vicina di quanto si possa immaginare).
Come vedi Mimmo, a mio modestissimo parere da uomo della strada, la Russia non sta giocando il suo ruolo internazionale in modo pulito ed ogni contrasto con questo gioco getta un'ombra sull'operato di Putin che teme (nella sua infinita presunzione da semi-imperatore) la perdita di consenso del popolo più che la critica del mondo. Basta vedere il fatto che non ha esitato a gettare subito la colpa dell'accaduto sulla compagnia aerea (incidente del Sinai) e negare la possibilità di un attentato IS anti russo. Solo con la commissione internazionale ha dovuto, in qualche modo riconsiderare questa ipotesi e, comunque, ha avuto il tempo di preparare una nuova maskirovka per il suo popolo.
Adesso si aggiunge anche l'inganno statale dei giochi olimpici ed altro. Altro colpo all'immagine di un oligarca che sta portando la Russia verso l'orlo di una catastrofe politico economica che, come la storia ci insegna, è sempre in agguato quando si vogliono distogliere le tensioni interne con sfoghi esterni e...pericolosa per tutti.
So che leggerai queste parole con scarso spirito obiettivo, ho solo voluto esprimere il mio pensiero.
Un caro saluto, Silvio
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