Pyno&dyno ha scritto:con un piccolo OT, in allegato la procedura di pulizia suggerita da Eley
NdK ha scritto:Per il dubbio di Mimmo: credo che l'equivoco sia dovuto all'aver trascurato un "piccolo" dettaglio: nel momento in cui le due palle di uguale massa hanno la "stessa" velocità, hanno però un angolo (rispetto alla forza di gravità) diverso. Per questo hanno poi comportamento diverso. Se avessere gli stessi valori di velocità, direzione e verso, allora avrebbero esattamente lo stesso comportamento. Ma la direzione è diversa (a meno che qualcuno non si prenda la briga di simulare il secondo sparo con un alzo tale che a 10m la palla stia cadendo con lo stesso angolo con cui cade quella del primo sparo).
Pyno&dyno ha scritto:Io continuo a credere che le tabelle del foglio excell non siano comparabili in quanto la palla non è uguale, se si fanno un paio di simulazioni con quick target, prendendo una qualsiasi palla da 40grs e simulando una velocità di 430 m/s e 320m/s, le velocità residue a 200m sono differenti con la supersonica in netto vantaggio
Silvio Biagini ha scritto:Quello ipotizzato da te è un angolo di alzo tale da produrre un angolo di caduta eguale...quindi angolo di alzo diverso...
Silvio Biagini ha scritto:La tua soluzione potrebbe essere corretta. E' solo da verificare con il calcolo. Si deve sempre da tenere considerazione come varia il valore della resistenza aerodinamica in funzione della velocità...e io credo che quello che venga sottovalutato sia proprio questo aspetto.
NdK ha scritto:cut...cut....
Nope: se la velocià è uguale, allora è uguale il moto (ovviamente a pari condizioni), poiché i due oggetti "uguali" sono soggetti alle stesse forze (resistenza aerodinamica e forza di gravità). Ipotizzare un comportamento diverso perché è diversa la "storia" (l'andamento delle velocità precedenti) o fa scompisciare qualsiasi fisico o porta il Nobel (se si riesce a dimostrarlo!). Ma ho come il dubbio che se fai due simulazioni puoi dimostrarlo: parti con una pallottola G1 sparata con un certo alzo ad una determinata V0. Poi guardi dove la traiettoria è orizzontale (il vertice della "parabola") e ti segni la velocità (Vv). Dopodichè confronti la traiettoria della caduta dal vertice in poi con quella che avresti sparando la stessa G1 da una canna posta nel vertice con velocità Vv. Se le perturbazioni dovute all'uscita dei gas sono trascurabili le due cadute devono essere perfettamente sovrapponibili.
Silvio Biagini ha scritto:Pyno, non rispondo nel dettaglio al tuo commento adesso. Ne riparliamo domani...Attenzione, però al calcolo del coefficiente balistico. Quello che pesa è una sua variabile, il valore di "i", del fattore di forma a cui ho già accennato. Hai visto i valori di CB della tabella di Flavio in fondo alla prima pagina di questa argomento, hai osservato come è diverso il valore del fattore "i"? Ne riparliamo domani...
Silvio Biagini ha scritto:Su questa base, ovvero sul vertice di questa traiettoria possiamo tracciare una tangente parallela alla linea dell'orizzonte originando, nel punto di contatto, un nuovo sistema cartesiano. Da questa origine facciamo partire un proietto con Vo identica alla V residua il quel punto...ma con quale angolo di alzo?
Silvio Biagini ha scritto:Stabiliamo quale angolo di alzo utilizzare, costruiamo le due traiettorie con un software e vediamo cosa viene fuori,
Silvio Biagini ha scritto:Ovviamente parliamo solo di parabole bidimensionali in presenza di atmosfera. Se entriamo in un sistema di riferimento tridimensionale cartesiano in presenza di atmosfera, come si evince dal capitolo VIII del testo, le cose si complicano assai...basti pensare al solo spin drift. Lasciamo perdere il vento, ovviamente...e anche le perturbazioni dovute all'uscita dei gas...che, peraltro, possono avere valori di interesse (e calcolabili) in altre situazioni.
Silvio Biagini ha scritto:Con "alzo zero", ovvero canna parallela all'asse delle x o linea dell'orizzonte abbiamo una semplice caduta gravitazionale....e non penso possa dare una soluzione al problema...possiamo aggiungere anche questa, che avevo scartato proprio per la sua evidente costruzione, alle varie generate da altri angoli.
Silvio Biagini ha scritto:E' quel "sia che sia stato sparato da quel punto che se sia stato sparato 100m prima" che è discutibile...se è stato sparato prima con una certa Vo ha una traiettoria stabilita perché costruita sulla sua Vo al momento della partenza che poi prosegue da quel punto. Nel caso che da quel punto si voglia far partire un nuovo colpo con velocità identica (i 200m/s che supponi) si deve sempre costruire una seconda traiettoria calcolata su una Vo di 200ms e con un certo angolo d'alzo...
Silvio Biagini ha scritto:presa letteralmente, ha un suo sviluppo "preciso". Ho provato a costruirla ieri sera utilizzando le velocità "vere" prodotte dai grafici di Flavio. Si genera una seconda traiettoria che ha origine nel sistema di assi cartesiani che ho descritto precedentemente (tangente parallela all'orizzonte nel vertice della prima traiettoria). Questa traiettoria dei 300m/sec, però, con angolo d'alzo eguale a quella dei 400m/sec ha una "diversa" lunghezza dei rami con una ordinata di vertice diversa da quella della prima e copre una range inferiore. Tenendo sempre di conto che è costruita sul punto dove la prima traiettoria inizia la sua fase discendente, la fase ascendente della nuova traiettoria termina ad una certa distanza prima di iniziare la sua fase discendente. In sostanza se la prima (che con il suo angolo d'alzo copre una distanza di 150 sull'orizzonte) ha il suo vertice a 85m dall'origine ed inizia la fase discendente, la seconda, costruita su questa origine con lo stesso angolo d'alzo (che le consente di coprire 110m), ha il suo vertice a 55m di distanza prima di iniziare la sua fase discendente....
ordotempli ha scritto:Se, tutti i parametri iniziali sono costanti, perché si generano traiettorie diverse che generano un diverso arrivo dell'ogiva ? (rosata)
ordotempli ha scritto:Ma il nostro caro Mimmo ignora l'esistenza delle infinite possibili varianti, errori umani compresi, di valutazione, di scala ... il buon Silvio tenta, disperatamente, di seguirlo ma i dubbi del Nostro trovano sempre nuovi e diversi ostacoli ... tendenti all' infinito
Silvio Biagini ha scritto:In questo caso entra in gioco il discorso del coefficiente di resistenza aerodinamica. Se si va a leggere quanto scrive a tal proposito il Carlucci o, più semplicemente, il De Florentis a riguardo di come aumenta tale coefficiente (e in che proporzione) in relazione alla velocità iniziale del proiettile sono convinto che si dovrebbe accendere una luce...la differenza tra le due traiettorie è lì.
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