waltherp38 ha scritto:Non fare la comare permalosa.Rilassati, siamo tra amici.Nessuno intende contaminare il tuo argomento di discussione.
waltherp38 ha scritto:Guarda, hai sbagliato proprio bersaglio con me.
mimmo002 ha scritto:Minkia...... a pensarci ...... mi mancano i battibbecchi
mimmo002 ha scritto:Minkia...... a pensarci ...... mi mancano i battibbecchi
GianniM ha scritto:Questo argomento vale sia per le armi rigate sia ad anima liscia.
Quando ci accingiamo a vendere un'arma usata ci accorgiamo di quanto importante sia il brand/marca.
Due armi di marca diversa che da nuove abbiamo pagato entrambi "100" quando vogliamo rivenderle ci accorgiamo che quella con il brand più famoso vale "60" mentre quella con il brand meno importante vale "30".
Se questo vale per le armi acquistate nuove, non è detto che si verifichi la stessa situazione per l'acquisto e la rivendita dell'usato.
La vostra esperienza cosa vi ha insegnato in merito?
ordotempli ha scritto:GianniM ha scritto:Questo argomento vale sia per le armi rigate sia ad anima liscia.
Quando ci accingiamo a vendere un'arma usata ci accorgiamo di quanto importante sia il brand/marca.
Due armi di marca diversa che da nuove abbiamo pagato entrambi "100" quando vogliamo rivenderle ci accorgiamo che quella con il brand più famoso vale "60" mentre quella con il brand meno importante vale "30".
Se questo vale per le armi acquistate nuove, non è detto che si verifichi la stessa situazione per l'acquisto e la rivendita dell'usato.
La vostra esperienza cosa vi ha insegnato in merito?
Ricominciamo dall' inizio
Nei rapporti tra venditore e compratore è determinante la valutazione di chi compra : il primo pensa che la valutazione possa essere determinata dal vaore iniziale (volore inficiato dal desiderio dell'oggetto acquistato e dal relativo maggior guadagno del venditore iniziale) il secondo valuta il valore dell'oggetto sulla base del valore che avrebbe pagato al grossista qualche anno prima, all'usura dell'arma, dalla base della richiesta del mercato dell'oggetto che, spesso, in base alla "moda" ha certamente un valore diverso e certamente più basso.
La legge del mercato IMPONE le sue regole.
GianniM ha scritto:I fucili di lusso sono spesso prodotti da abili artigiani che li costruiscono anche per i brand più blasonati.
L'artigiano li vende al pubblico a € 15-20.000, a secondo delle incisioni e quando ci riesce, mentre l'industria che ci mette il suo brand blasonato, oltre alla sua rete commerciale, lo vende a 60-80-100.000 euro.
L'arma è la stessa, a parte qualche piccola variazione insignificante, ma la grande differenza agli occhi degli acquirenti è il brand, adeguatamente sostenuto da marketing e comunicazione che lo posizionano sul mercato ad un prezzo triplicato, quadruplicato o addirittura quintuplicato.
L'artigiano investe pochissimo in attività di marketing, per cui sono rari coloro che conoscono i suoi prodotti, mentre il modello venduto dall'industria, con il suo blasonato brand, lo conoscono in tutto il mondo e si trovano redazionali su tutte le principali riviste.
Molte volte dovremmo chiederci: quali sono i fattori principali che determinano il prezzo del prodotto?
Fatto 100 il suo prezzo al pubblico, quanto incidono i costi di produzione, il marketing e commercializzazione/distribuzione?
Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente anche sul mercato dell'usato... ma a quel punto, a parità di condizioni dell'arma, converrà acquistare il modello del blasonato brand a 40.000 euro o quello dell'artigiano a 10.000 euro?
Dipende... se preferiamo acquistare il brand o il fucile.
mimmo002 ha scritto:e il mercato consumistico .....bellezza
waltherp38 ha scritto:Chiedi a loro, prima di giudicare col tuo fare pretigno che puzza di sacrestia.
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