Torno ad affermare d' esser d' accordo con voi con l' eccezione del discorso del monomatricola. E' un idea tutta italiana che l' ex ordinanza debba esser monomatricola anche se ha fatto due guerre mondiali. Tutto ciò e' logico, secondo me, e giustificato nel caso si tratti di armi svedesi, svizzere, persiane et similia, ma il discorso perde significato per armi che ne hanno viste di ogni come i Gewehr 98 o 88. Armi che hanno servito uno o piu' stati in guerra ed in pace, smontate e rimescolate nei pezzi in arsenale oppure rimesse insieme da fucili devastati dai campi di battaglia delle Fiandre. Se sono mono sono spesso sono rimasti a dormire nei depositi od al fianco di qualche territoriale o potrebbe concretamente esser un restauro in arsenale o più spesso una sola. Tutti noi vorremmo che il nostro fedele amico fosse stato ad Ypres, Vimy o sul Piave, ma la possibilita' che aveva un fucile di passarla liscia, senza botte, graffi, sbruniture o peggio e', credo, inferiore a quella che avesse un umano di passare in guerra lo stesso lasso di tempo senza farsi nemmeno un graffio (che a noi si rimargina e sparisce). Direi sia più facile incontrare per strada Giulio Cesare...

Un discorso a parte sono per me i Mauser spagnoli e turchi, notoriamente più misti di un minestrone od i " falsi autentici" come il 98 ex Radio, ottenuto da Mamma Mauser dal ricondizionamento di parti d' epoca di varia origine e rimarchiati per farne armi commemorative, perdendo cosi ogni traccia del loro ricco passato in cambio di una nuova verginità, belle e degnissime, ma forse al limite del concetto di ex ordinanza. Abbiate pietà di me sexa volte sono noioso e pesante
I