Ci mancava quest' altro coglio**zzo

[waltherp38]

IL CASO
Firenze, spari contro i senegalesi
estremista fa due morti e si uccide
Il killer è Gianluca Casseri, 50enne con frequentazioni nella destra razzista. La follia probabilmente innescata da un diverbio: prima i colpi contro gli ambulanti in piazza Dalmazia, poi la fuga e altri spari. Circondato dalla polizia, ha rivolto l'arma contro se stesso -di LAURA MONTANARI

FIRENZE - La prima volta che appare in piazza Dalmazia non è armato. Si avvicina a un gruppetto di cittadini senegalesi che hanno le loro mercanzie per terra tra i banchi del mercato di un quartiere affollato della città. Succede qualcosa, probabilmente un diverbio. Gianluca Casseri, 50 anni, è un tipo solitario e ombroso. Abita a Firenze da poco tempo, ha passato il resto della sua vita in un paesino in provincia di Pistoia, a Cireglio sull'appennino. Ha frequentazioni nell'estrema destra, fondatore di una rivista oltranzista, "La Soglia".

Il killer frequentava Casa Pound

Saraceno: "Non è follia, è razzismo" 3

Alcuni testimoni vedono che si allontana dalla piazza. Ma non per molto. Quando torna è armato di una Smith & Wesson calibro 357 magnum. Arriva a bordo della sua Polo bianca, la lascia in doppia fila come uno che deve rimanere per poco tempo. Va verso il gruppetto dei tre senegalesi e fa fuoco: ne uccide due, il terzo è ferito. Lui scappa.

La gente urla, qualcuno lo fotografa con un telefonino, qualcun altro, un edicolante, prova a sbarrargli la strada. Senza successo. Lui estrae la pistola e gliela punta contro dicendo: "Secondo me non ti conviene...". Così scappa. Le vittime del killer si chiamavano Samb Modou, 40 anni, Diop Mor, 54 anni, I feriti sono invece Sougou Mor (32 anni) colpito nel pomeriggio in piazza del Mercato centrale insieme al connazionale Mbenghe Cheike (42) e Moustapha Dieng (37). Potrebbe rimanere paralizzato: il proiettile ha raggiunto due vertebre dorsali. Proprio Sougou Mor, per cercare di opporre un'estrema difesa ai colpi sparati da Casseri, ha usato le braccia per proteggersi dai quattro colpi di pistola 357 Magnum sparati a distanza ravvicinata: tre li ha parati così, con i proiettili che gli hanno spezzato le ossa; uno lo ha raggiunto al torace. Ora è gravissimo in ospedale: oltre alla ferita al torace i medici parlano di" polifratture".

Scattano i soccorsi e le ricerche. Viene diramato subito l'allarme, qualcuno ha annotato la targa del killer. Controlli in tutta l'area e nelle autostrade. Per due ore di lui non si sa più niente. Poi alle tre del pomeriggio riecheggiano di nuovo i colpi della sua pistola. Casseri ricompare, ha ricaricato l'arma, lascia la sua vettura nel parcheggio sotterraneo del mercato e poi torna al suo folle piano. Cerca altri senegalesi. Ne incontra uno davanti a una pizzeria, spara, lo ferisce, ma lui riesce a scappare fra i banchi del mercato. Nasce un furioso inseguimento, altri spari fra i turisti presi dal panico e i fiorentini. Un altro senegalese resta ferito. Casseri scappa, va verso la sua macchina, ma la polizia stavolta lo intercetta, lo insegue, lo circonda. Gli urlano di fermarsi, lui riprende la pistola e si spara un colpo in bocca. Secondo il comandante dei vigili urbani Casseri ha un'altra ferita da arma da fuoco, forse chi lo inseguiva ha sparato.

La sua folle giornata finisce così, nel sotterraneo di un parcheggio a due passi da piazza Duomo. Fuori i senegalesi protestano 5, gridano che gli italiani sono razzisti, non credono che Casseri sia morto. La polizia porta uno dei manifestanti della comunità di immigrati nel parcheggio, davanti alla Polo: "Ci credete adesso?". Più tardi la comunità si riunisce in piazza Duomo, davanti al battistero. L'imam Izzedin Elzir fa un appello alla calma e al senso di responsabilità. Ma aggiunge: "E’ il secondo episodio dopo il grave attacco di Torino contro i rom e tutto questo è il frutto di dieci anni di politiche di odio contro l’immigrazione".

In serata ci sono state perquisizioni nelle due case di Cireglio (Pistoia) e di Firenze di Gianluca Casseri. Gli investigatori cercano di ricostruire il tipo di vita, gli ultimi giorni e le frequentazioni. L' abitazione di Firenze, un piccolo appartamento, si trova in piazza del Terzolle, a breve distanza dal mercatino di piazza Dalmazia dove Casseri ha sparato a tre senegalesi. Anche se il killer si è suicidato, la vicenda non è considerata chiusa dagli inquirenti che vogliono conoscere bene vita e contesto di riferimento di Casseri. All'esame c'è anche una registrazione video acquisita dalle telecamere di sicurezza del posteggio sotterraneo. In serata la Digos ha organizzato un presidio di sorveglianza presso la sede di Casapound a Firenze. Previste inoltre le autopsie sui tre cadaveri, i due senegalesi e il killer suicida, mentre dagli esami balistici i carabinieri si attendono una conferma che la pistola usata nei due agguati sia sempre stata la stessa.

Giorgio Napolitano "si è fatto interprete del diffuso sentimento di ripudio di ogni predicazione e manifestazione di violenza razzista e xenofoba". Napolitano, rende noto il Colle, ha appreso "con profondo turbamento e dolore le drammatiche notizie sull'episodio di violenza consumatosi oggi a Firenze, esprimendo, per il tramite del Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il sentito cordoglio alle famiglie delle vittime di questa cieca esplosione di odio. È sempre più urgente l'impegno di tutte le Autorità politiche e della società civile per contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermare la tradizione di apertura e di solidarietà del nostro paese", conclude la nota.

FONTE http://www.repubblica.it/cronaca/2011/1 ... -26554634/

[G962]

Avete sentito di Liegi? Lì è andata anche peggio! Si parla di 5 morti e 120 feriti.

[waltherp38]

E ora riparte il coro...

Troppe armi in giro!

Disarmiamoli!

Come se poi per fare il killer o il terrorista ci fosse bisogno di un valido titolo di porto d'armi, tav o quant'altro.

[waltherp38]

Per completezza di informazione, come segnalato da G962- riporto anche il link relativo all'attentato in Belgio:

http://www.corriere.it/esteri/11_dicemb ... primopiano

[G962]

Mi piacerebbe proprio sapere cosa frulli nelle zucche di questa gente

[Sergio]

Ma si sa se aveva regolare PDA, ecc? Perchè qui non c'è scritto niente in merito...

In ogni caso, per me questi episodi non fanno altro che dimostrare la necessità di poter girare armati. Anche questo no parolacce, se ci fossero stati cittadini armati, avrebbe fatto pochissima strada.

[NdK]

Mah...
Certe cose sono ingiustificabili. Ma non è neanche giustificabile che le FFOO non facciano il loro lavoro e lascino in giro tanti illegali (ne ho sentiti dire "eh, ma questi se provi ad arrestarli chiamano gli amici e ti riempiono di botte"...) per poi dare la colpa all'odio razziale quando succedono questi fatti.
Proprio perché si è in un periodo di crisi, l'immigrato (soprattutto illegale) viene visto come quello che ti porta via il lavoro. A torto o a ragione. Quello che conta è la percezione.

Comunque non hanno specificato se l'arma era legalmente detenuta o meno... E di solito (soprattutto se lo era) lo fanno...

[Calico]

Ringrazio WalterP38 che per l'ennesima volta come molti del forum fa il lavoro che non vuol fare il servizio pubblico della TV, sia Rai che Mediaset, fornendo particolari illuminanti che accomunano questa notizia all'altra, sulle perquisizioni a Roma.
Ognuno di noi trarrà le sue conclusioni, che saranno diverse da chi neppure frequesta i forum come il nostro, ma secondo me alla base c'è sempre la stessa storia: il fallimento di un sistema sociale che funziona peggio di quello che vigeva negli anni '50. Dai controlli fatti male, non fatti o fatti solo a coloro che non se li meritano a un sistema sanitario sulla salute mentale che FA SCHIFO e pensa solo a risparmiare risorse sulla pelle dei cittadini che avrebbero bisogno di assistenza. La realtà effettuale si infrange sul grugno degli ideologi dell'attuale sistema socio-sanitario. In questi giorni si scriveranno fiumi di inchiostro sul razzismo; è il naturale sbocco di una società lasciata abbandonata a se stessa, al riempimento gomito a gomito di culture diverse senza un minimo correttivo che faccia da frizione e ammortizzatore dei disagi sociali. Anche i Lemmings, quando divengono troppi e percepiscono l'insufficienza della alimentazione del gruppo e/o della convivenza, corrono in massa a suicidarsi.

[Mr45]

Ma si sa se aveva regolare PDA, ecc? Perchè qui non c'è scritto niente in merito...

In ogni caso, per me questi episodi non fanno altro che dimostrare la necessità di poter girare armati. Anche questo no parolacce, se ci fossero stati cittadini armati, avrebbe fatto pochissima strada.

Grande Sergio, parole sante...

[meridio]

aveva un 357 frequentava casa Pound, era già stato segnalato a manetta.
Sarà un caso che proprio stamattina hanno dato una pulitina ai suoi omologhi romani di MILITIA ?

seconda cosa
Sergio se capita una cosa simile e sei lì come minimo cerchi di capire che succede, non è che ti metti a sparare senza capire chi sono i buoni, tranne il caso in cui prensdano quelli che sono con te che ne sai se stai facendo al cosa giusta ?

[Calico]

Ma uno che ha un curriculum come quello non si meritava una perquisizione domiciliare? Sergio, in casi simili non si tratta di legittima difesa, ma di stato di necessità (aver agito per salvare se od altri dal pericolo di un danno grave alla persona) e la valutazione del giudice é ancora più severa. Però i frequentatori abituali conoscevano bene quei ragazzi senegalesi e se uno di loro fosse stato possessore di pa difesa, secondo me avrebbe fatto bene a usarlo, foss'anche solo per salvarne almeno uno.

[mimmo002]

credo che sti problemi si ripresenteranno spesso.
pinco pallino poco aggiornato e con false idee perche distratto da giornalisti che non indicano i veri problemi,
e che sta male ,e perde il lavoro,
perde la casa perche non riesce a pagare il mutuo, vede in televisione lo sbarco di poveracci sulle nostre coste , sente un giornalista che dice che verranno accolti ed aiutati a spese dello stato, li vede in giro lavorare (non sapendo che li sfruttano) e pensa che per lui c'è la crisi ma per loro no,,
HA TANTA RABBIA DENTRO ma non sa dove indirizzarla, e ignorante non sa che l'origine dei suoi mali sono altrove, sono: mario draghi, giuliano amato, prodi, ecc.ecc ....e sfoga la sua rabbia su quelli che gli indicano, non sui veri colpevoli

[Calico]

In parte dissento: chi lo fa è perché c' è portato per dna; secondo me (e la Montalcini) alla prima contrarietà della vita lo avrebbe fatto comunque. Da quello che scrive WalterP38 all'inizio sembra che i segnali ci fossero, se non in paese, dalle sue attività controllabili in rete. Io non ammazzerei mai delle persone inermi, anch se mie concorrenti; sui ladri, forse ci potrei fare un pensierino, mentre su chi attenta alla mia famiglia, non avrei dubbi. Sicuramente poi la pena interiore che pagherei sarebbe enormemente distruttiva; tuttavia ho conosciuto gente che ha dovuto uccidere (anche in guerra) e non ha mai provato il minimo rimorso. Anche questo è dna.

[mimmo002]

sarebbe interessante sapere a parte che frequentava casa-pound (quindi: fascista, cattivo, di estrema destra) la sua condizione, visto che era di mezza età si dice 50-enne (mio coetaneo) che lavoro aveva? come era la sua situazione finanziaria? e la sua situazione familiare ?
ci pensate: (sto fantasticando)
se era uno dei licenziati della ferrovia di qualche giorno fa ,
e la moglie lo aveva lasciato porrtandosi via i figli perchè non riusciva a mantenerli,
e la banca gli stava prendendo la casa perchè non pagava il mutuo ?
quanto sarebbe importante che frequentava casa-pound ?

[Blackrifle]

seconda cosa
Sergio se capita una cosa simile e sei lì come minimo cerchi di capire che succede, non è che ti metti a sparare senza capire chi sono i buoni, tranne il caso in cui prensdano quelli che sono con te che ne sai se stai facendo al cosa giusta ?

io sono convinto che se anche hai il pda frequenti il poligono tutti giorni e la cava tutti i fine sttimana ma....

NON SEI OPPORTUNAMENTE ADDESTRATO ED ABITUATO A REAGIRE A CERTE SITUAZIONI

.....ti cachi sotto come tutti gli altri e ti nascondi dietro il primo cassonetto che trovi a pregare che finisca tutto il prima possibile.

[NdK]

Imentre su chi attenta alla mia famiglia, non avrei dubbi.

A freddo si dice così. Anche io lo dicevo. Poi, purtroppo, mi sono visto investire un gatto davanti agli occhi e mi sono reso conto che se anche avessi avuto un'arma al fianco non avrei neanche lontanamente pensato di estrarla preso com'ero dallo shock.

Quoto quindi Blackrifle: se non hai un addestramento apposito (e poi anche con quello c'è sempre il dubbio finché non ti ci trovi) non sai come reagiresti.

[waltherp38]

Ragazzi vi ringrazio per i bei contributi che state apportando alla discussione.

Su altri lidi-anziché discutere del fatto- si stanno scannando tra di loro.

QUESTA è la differenza tra IS e gli altri forum.

E' una questione di stile... e scusate se è poco!

[Sergio]

Ognuno ovviamente si regola come ritiene opportuno. Io so come reagirei e cosa farei. Mi sono trovato in quasi 15 anni di servizio 118 ad avere decine di volte coltelli e fucili puntati addosso, e non sono mai andato a "nascondermi dietro il primo cassonetto", anzi. Ed ero disarmato. Figuriamoci se mi fossi potuto difendere o se avessi potuto difendere con un'arma chi, in qualche occasione, si è preso la coltellata anche davanti ai miei occhi.

Di quello che poi potrebbe dire il giudice, francamente, non me ne frega nulla. E' con la mia coscienza che devo vivere, non con quella del giudice.

[Calico]

Ndk, bisogna sempre cercare di razionalizzare. Prima di tutto "arma armis, vim vi", secondariamente poi, evitare di farsi annebbiare il cervello. Se ti investono un gatto lo denunci, se cercano di accoltellare tua figlia gli piazzi una palla in fronte! Animali e umani hanno dignità diversa davanti alla legge e i nostri sentimenti non possono stravolgere la realtà.
Walter, grazie a te che mi hai fornito info dettagliate che dai TG non trasparivano, in un momento di impegno di lavoro che mi avrebbe impedito di informarmi adeguatamente
@Sergio: ti appoggio in pieno.

[NdK]

Ndk, bisogna sempre cercare di razionalizzare. Prima di tutto "arma armis, vim vi", secondariamente poi, evitare di farsi annebbiare il cervello. Se ti investono un gatto lo denunci, se cercano di accoltellare tua figlia gli piazzi una palla in fronte! Animali e umani hanno dignità diversa davanti alla legge e i nostri sentimenti non possono stravolgere la realtà.

Quello che volevo dire è che se "solo" per un gatto mi sono bloccato così (tanto che non sono neppure riuscito a tentare di prendere il numero di targa!) dubito che in una situazione ancora più "grave" reagirei meglio.
Quindi, probabilmente, nel caso della sparatoria io non sarei stato tra quelli che riuscivano a reagire. Per questo, anche potendo, un'arma non la porterei se non dopo un prolungato addestramento psicologico.

[Calico]

Non potrai mai saperlo finché non ti ci trovi. Quando subentrano gli affetti umani possiamo trasformarci in vere tigri. Ti auguro che non capiti mai, ma sono sicuro che tireresti fuori il meglio di te.

[meridio]

Ma come al solito approfondendo andando oltre il qualnquismo le cos esono sempre molto complesse.
Cosa c'entra il aftto che frequentasse casa pound?
C'entra c'entra. Studi di criminologia statunitensi affrontano da anni questo tema.
Omicidi di massa con suicidio finale.
alcune scuole di pensiero sottolineano che la scelta delel persone da sterminare è frutto del contesto che l'individuo frequenta, è famoso il caso del postino americano che sterminò nell'86 tutto l'ufficio e poi si sparò.
L'atto eroico alla Mishima fa parte di un determinato bagaglio culturale checchè se ne dica, ovviamente non significa che tutti quelli che hanno quel bagaglio, sono persone pronte afare gli stessi gesti folli.

leggete questo lungo articolo

se ne avete voglia


La mattina del 20 agosto 1986 Patrick Sherrill, postino a tempo determinato di Edmond (Oklahoma), si recava al lavoro come sempre. Con la divisa da lavoratore delle poste del luogo, con ancora viva nella memoria la reprimenda che il capo gli aveva fatto il giorno precedente, e con un arsenale di armi e munizioni dentro la borsa al posto delle lettere. Entrò, come d’abitudine, in ufficio alle 6,45 del mattino e prima dell’orario dell’apertura al pubblico tirò fuori l’arsenale uccidendo in un quarto d’ora 14 colleghi e ferendone gravemente sette. Prima dell’apertura al pubblico, e dell’arrivo dei colleghi con il quali non aveva litigato, si suicidò. Balza agli occhi il fatto che nonostante questo tragico episodio, che fece più morti della strage di Piazza Fontana, la televisione americana via cavo Cnbc, che si occupa di notizie finanziarie, definisce Edmond come uno dei “dieci perfetti sobborghi d’America”. Bisogna dire che televisione italiana, che non è seconda a nessuno in materia di orrori giornalistici, non riuscirebbe a mettere in una traduzione italiana di questa speciale classifica né Cogne né Garlasco.

Questo caso, noto alla stampa americana e riportato da un testo di Jack Levin e James Fox (Extreme Killing, Understanding Serial and Mass Murder, Sage 2011), serve nei testi scientifici per spiegare che l’omicidio di massa da parte di un singolo individuo manifesta quasi esclusivamente caratteristiche selettive. L’omicida seleziona, secondo il proprio vissuto e la propria cultura di riferimento, la tipologia di vittime da colpire. Certo in una sparatoria ci sono drammatici effetti collaterali, l’uccisione di passanti o di qualche poliziotto intervenuto, ma l’esplosione omicida avviene quasi sempre grazie ad un criterio di selezione della vittima. Questo criterio di selezione fornisce degli elementi di spiegazione, non solo psichiatrici, dell’omicidio di massa. Allo stesso tempo, aspetto trascurato nella lettura della strage di Firenze, anche il suicidio ce li fornisce e non si tratta né di elementi secondari né puramente relegabili alla sfera personale. Non fosse altro perché il suicidio, conseguente ad un omicidio di massa, è un fenomeno collettivamente rilevante. Levin e Fox registrano che, nella storia recente degli Usa, in caso di omicidio di massa il suicidio dell’attentatore avviene nel 21% dei casi mentre per l’omicidio singolo, presa a campione un area ad alta densità di delitti come quella metropolitana di Chicago, la percentuale varia dal 2 al 4 per cento a seconda delle tipologie di delitto. E dobbiamo considerare che, rispetto all’omicida singolo che non frequentemente viene arrestato sul luogo, l’omicida di massa viene assaltato prima possibile da truppe speciali che lo abbattono o lo immobilizzano.

Ma quale significato sociale ha il suicidio di un attentatore di massa? Un superclassico delle scienze sociali come Emile Durkheim ci dà due importanti strumenti di lettura in materia. Il primo è che “per ogni gruppo sociale esiste una tendenza specifica al suicidio che né la costituzione organico-psichica degli individui né la natura dell’ambiente fisico potrebbero spiegare”. L’abbiamo visto negli anni scorsi: tra l’imprenditore del lombardo-veneto, che si suicidava perché veniva meno il suo ruolo sociale come datore di lavoro, e il ricco ingegnere pakistano che si uccideva per la Jihad, esaltando il proprio ruolo di martire, si giocavano non solo diversissime modalità di autoeliminazione ma anche di regole del suicidio presenti nei gruppi sociali di riferimento. Il secondo strumento sta nella affermazione “ se le crisi finanziarie ed economiche aumentano i suicidi non è perché impoveriscono ma perché sono crisi, cioè perturbazioni dell’ordine collettivo”. Ordine che, una volta venuto improvvisamente meno, può privare gli individui di punti di riferimento identitario fino a favorirne le dinamiche di suicidio. Durkheim componeva poi classicamente le tipologie del suicidio, tra cui quella egoistica e quella altruistica, che aiutano a far uscire la strage di Firenze da una dimensione privata e personale.

Già perché la strage di massa alla quale segue il suicidio, o la tentata strage che si risolve in un pluriomicidio come a Firenze, non è comprensibile solo nella dimensione di un simbolico puramente privato, come catalizzatore del comportamento omicida dell’attentatore, ma si risolve anche in una simbolica politica. Che è determinata dall’interpretazione delle regole dei gruppi sociali di appartenenza. L’imprenditore si uccide in privato, espiando l’incapacità di assolvere il proprio ruolo, il martire della Jihad si fa esplodere trascinando con sé quante più persone possibili in una straziante quando parodistica ascesa verso il paradiso, il fascista italiano del terzo millennio imita e rielabora il mass killing americano. In modalità che sono differenti dal comportamento squadristico di una volta.

Il massacro di Firenze, che a quanto si apprende poteva essere più grave, ha infatti precedenti significativi nello stesso ceppo culturale di Casseri: è accaduto quest’estate in Norvegia ma c’è anche l’esempio storico della strage del liceo di Columbine, dell’aprile 1999, con i due attentatori, poi suicidi, che erano assidui frequentatori di siti neonazisti.
La criminologia, che è una scienza di polizia estremamente vasta ma spesso limitata alla perimetrazione della psiche codificata come criminale, spoliticizza i comportamenti legati all’omicidio-suicidio. Nel senso che si concentra sull’analisi del comportamento del singolo soggetto piuttosto che dei codici culturali che usa e delle dinamiche di gruppo che l’attraversano. Ma anche in un testo recente su questi temi, Suicidal Mass Murder di Liebert e Birnes (CRC Press, 2011), tutto centrato sulla tematica dell’emersione dei comportamenti psicotici dell’omicida di massa (capitolo 10, Potenziali segni di comportamento pericoloso e migliori soluzioni possibili) si finisce per non negare affatto l’esistenza di comportamenti di gruppo come elemento di formazione di una psicologia pluriomicida (Capitolo 4, Previsione della violenza. Chi è pericoloso a chi, perché e cosa può essere fatto). Ma cosa significa, in quest’ottica, dove la dinamica di gruppo ha un ruolo nel sedimentarsi del significato dell’azione, se un omicidio-suicidio è commesso da un fascista?

Se analizziamo i fatti di Firenze, prendendo il dato sociale presente in un comportamento individuale, Casa Pound si rivela infatti come, piuttosto che una comunità politica, un contenitore di sofferenze psichiche. Non è un caso che il suicidio in seguito ad un duplice omicidio, come quello di Casseri non è infatti classificabile come un suicidio di tipo altruistico (come quello storico-mitologico delle Termopili o come quelli della Jihad dove, in modi diversissimi, ci si sacrifica a ragione o a torto per una causa). Si tratta infatti del suicidio di un singolo, seguito ad un atto di aggressione omicida, che nel suo significato di perdita di valore della vita personale rivela perlomeno altri due tratti sociali di perdita di legame collettivo. Si tratta anche queste di tipologie di comportamento isolate, a suo tempo, da Durkheim. La prima vuole che “il suicidio varia in modo inversamente proporzionale al grado di integrazione nella società domestica”; la seconda che lo stesso fenomeno “varia in modo inversamente proporzionale al grado di integrazione nella società politica”.

Casseri, rispetto a quanto riportato dalle cronache, portava dentro di sé entrambe le crisi, di integrazione nella società domestica e in quella politica. E qui bisogna stare attenti a un particolare: Casapound, per gli individui in cui il grado di integrazione della società domestica scossa dalla crisi è debole, con la sua proposta da fascismo del terzo millennio non rappresenta un fattore di stabilizzazione identitaria ma di ulteriore destabilizzazione. Già il tentativo di costruire una comunità “italiana” entro una società complessa, i cui comportamenti e i linguaggi sono irrimediabilmente globali, non solo non risolve il disagio ma lo sposta sul piano dell’impossibilità di compiere realmente questo genere di operazione. Per cui la comunità creata è sempre irrimediabilmente un fenomeno minore, perimetrata, faticosamente difesa, nervosamente operativa nelle proprie chiusure e marginale rispetto ad un mondo altamente complesso irriducibile ad una tradizione “italiana” lontana, rifiutata quando non incomprensibile. Si tratta quindi di un fenomeno di scarsa integrazione nella società politica non tanto e non solo dal punto di vista culturale ma proprio nelle dinamiche sociali microfisiche. Per cui, anche prendendo per buone le parole di Casa Pound, che afferma che Casseri frequentasse pochissimo la loro sede di Pistoia, si capisce come quest’organizzazione di destra non sia una soluzione alle difficoltà identitarie nell’integrazione nella vita domestica. Al contrario ne rappresenta un aggravamento. Infatti, se Casseri avesse frequentato poco Casa Pound i militanti di quell’organizzazione dovrebbero interrogarsi sulla loro capacità di integrazione comunitaria reale, mettendo a crisi le sue categorie costitutive, di fronte ad un caso del genere. Perché Casseri non era un fascista per caso ma uno del terzo millennio, che mescolava stili tradizionali ad altri innovativi nelle culture di destra. E se non si sa integrare un soggetto affine, che finisce invece per uccidere due extracomunitari e per uccidersi in un parcheggio assediato dalla polizia, c’è qualcosa di strutturale non funziona in questa comunità. Infatti il segnale di Casseri, il suicidio non il duplice omicidio, è a Casa Pound non agli extracomunitari. E’ a questa impossibile integrazione nella e della comunità che Casseri parla. A quel contenitore di sofferenze psichiche che Casapound afferma di voler risolvere ma che trattiene invece, in modo irresolubile, entro di sé. C’è una frase che colpisce in Occidentale, una rivista di area Casa Pound pubblicizzata proprio sul sito dell’organizzazione di Iannone, ed è quella della definizione del proprio progetto politico e culturale come “espressione febbrile di una comunità in marcia”. La letteratura psicoanalitica ci ha insegnato a guardare, sotto l’autoproclamata espressività romantica, i segni emergenti o possibili del disagio grave. E nei soggetti che vengono dalla disgregazione della vita domestica, quando trovano l’impossibilità di esperire una “vera” comunità italiana tanto promessa quanto impraticabile, qualcosa accade. In queste parole sulla febbre, piuttosto che lo slancio, vi trovano un aggravamento della loro salute, mentre la comunità in marcia appare sempre più la metafora di una frenetica, inquadrata quanto reale incapacità di radicarsi. All’irrigidimento militare e neoromantico corrisponde l’irraggiungibilità dello scopo, che finisce per manifestarsi come solo e sempre inquietantemente regolativo. Politicamente tutto questo è gestibile, psicologicamente può essere deflagrante.

Gli extracomunitari uccisi, invece, sono stati assaliti dal delirio psicotico di un soggetto che ha selezionato i propri bersagli non secondo i criteri della resa dei conti personale contro i colleghi di lavoro, ma secondo quelli della scelta di sbarazzarsi dei più immediati “ostacoli” socialmente visibili. Oggi si tende a dimenticare quanto possa radicarsi nella dimensione istintiva di una persona l’immaginario politico. Un report dei medici russi dopo la battaglia di Stalingrado, letto dai loro colleghi americani, racconta che un soldato tedesco, operato come ferito di guerra in un ospedale sovietico, sotto forte anestesia continuasse a ripetere meccanicamente durante l’operazione “Heil Hitler, Heil Hitler”. Fenomeni simili, legati anche a dinamiche di suicidio, si sono rilevati storicamente anche a sinistra. Ma mai nella forma dell’omicidio di massa, a cui segue il suicidio, come per Columbine, la Norvegia o questo caso di Firenze. Che invece rientrano, alla Durkheim, nella tipologia di un suicidio specifica di un gruppo sociale. Quello caratterizzato da una cultura fascista, dove prima si uccide in un criterio di scelta dei bersagli che mescola, nell’emergere del tratto finale del comportamento psicotico, personale e politico. Fantasmi familiari, espressione della disgregazione della vita domestica, e fantasmi politici. Mandando poi un messaggio esplosivo e spettacolare al mondo, tratto “espressivo” del comportamento omicida ma anche uno profondamente depressivo, e alla propria cultura di riferimento, tramite l’atto successivo del suicidio. I messaggi di Casseri sono infatti rivolti, oltre che agli extracomunitari e al proprio mondo interiore, anche a Casapound. Vanno saputi leggere nella loro completezza.

Ha fatto impressione il fatto che Casseri non abbia sparato ai bianchi, che hanno tentato di fermarlo, ma solo ai neri. In questo modo ricorda davvero, ma in una tipologia di psicologia sociale tutta nuova, il soldato tedesco ferito e operato dopo Stalingrado. Cioè qualcuno che ha impresso fin nell’intimo i processi di valore, e di selezione sociale, anche nei momenti drammaticamente psicotici: per cui anche nel delirio si spara al nero non al bianco.
Casseri rappresenta quindi, altro che caso personale, una modalità fascista di rottura dei processi psichici, un aspetto abissale del comportamento che è personale, ma che nelle sue modalità di espressione va ricondotto alle matrici culturali. E, paradossalmente, nonostante i richiami alla patria dei neonazisti e fascisti di oggi, i due di Columbine si definivano “native nazi”, queste modalità di espressione sono tipiche della disgregazione e del disagio della società globalizzata e delle culture di destra. A Firenze, ad Oslo come negli Usa. In modo tale da saldarsi alle modalità operative delle grandi stragi della storia della provincia americana.

Il fascista del terzo millennio non può provare l’ebbrezza suicida della morte da squadraccia. Non è più inquadrato militarmente, se non in termini episodici o non più socialmente riconosciuti come il fascista di un tempo. E’ una figura in fondo più solitaria, nella quale vi è rimasto impresso l’individualismo della società neoliberista, che inquadrabile. Il suo istinto di morte, di conseguenza, è passato dal “me ne frego” all’espressività pluriomicida intesa come allucinante protesta del “nessuno ha cura di me” Sganciata da un progetto politico reale, fuori dal vero caldo inquadramento militare socialmente riconosciuto, la modalità fascista della rottura dei processi psichici non è un accidente ma una delle patologie gravi che abitano la società scossa dalle crisi neoliberiste.

Così uccidono, e si uccidono, i fascisti del terzo millennio. Si capisce in questo modo che non basta chiuderne le sedi, come avvenuto per le organizzazioni più rozze e approssimative, tantomeno come atto amministrativo inteso come burocratica riparazione di quanto avvenuto a Firenze. E’ necessario un lavoro più profondo e microfisico di terapia, intesa non in senso medico ma sociale, sui territori e sull’immaginario collettivo. In modo che le perturbazioni dell’ordine collettivo, come Durkheim definiva la portata sociale delle crisi economiche, create dal neoliberista neutralizzino le bombe umane che il mondo dello spread e dei bilanci in ordine neanche sa di aver generato.

[Mr45]

Ma come al solito approfondendo andando oltre il qualnquismo le cos esono sempre molto complesse.
Cosa c'entra il aftto che frequentasse casa pound?
C'entra c'entra. Studi di criminologia statunitensi affrontano da anni questo tema.
Omicidi di massa con suicidio finale.
alcune scuole di pensiero sottolineano che la scelta delel persone da sterminare è frutto del contesto che l'individuo frequenta, è famoso il caso del postino americano che sterminò nell'86 tutto l'ufficio e poi si sparò.
L'atto eroico alla Mishima fa parte di un determinato bagaglio culturale checchè se ne dica, ovviamente non significa che tutti quelli che hanno quel bagaglio, sono persone pronte afare gli stessi gesti folli...

...quoto

[Pyno&dyno]

Quindi proseguendo sul filone:
Dobbiamo chiudere tutte le scuole islamiche perchè da quegli ambienti provengono alcuni terroristi o seguendo l'articolo sono tutti dei potenziali terroristi?
Dovremmo da anni aver chiuso le università in quanto fonte primaria del terrorismo brigatista (Do you remenber Toni Negri?)

Io trovo l'articolo quanto meno tendenzioso

[tonino]

Quindi proseguendo sul filone:
Dobbiamo chiudere tutte le scuole islamiche perchè da quegli ambienti provengono alcuni terroristi o seguendo l'articolo sono tutti dei potenziali terroristi?
Dovremmo da anni aver chiuso le università in quanto fonte primaria del terrorismo brigatista (Do you remenber Toni Negri?)

Io trovo l'articolo quanto meno tendenzioso

Ammiro la tua voglia di ribattere!!!non ci riesco quasi più da anni!!

[NdK]

meno tendenzioso

appena appena...

[meridio]

l'articolo, per chi lo avesse letto, vuole essere un contributo alla discussione, un tentativo di approccio non qualunquista , che introduce dei temi non trascurabili, non per forza condivisibili

[Pyno&dyno]

l'articolo, per chi lo avesse letto, vuole essere un contributo alla discussione, un tentativo di approccio non qualunquista , che introduce dei temi non trascurabili, non per forza condivisibili

Meridio, ti quoto sul fatto che di una qualsiasi cosa ci possano essere due visioni diverse e spesso contrapposte, e ringraziamo Dio che siamo in un paese dove ciò è ancora possibile (esprimere le proprie idee)Il mio punto è un altro, noi italiani abbiamo il vizio di prendere per oro colato quello che leggiamo sui giornali,destra o sinistra che sia,non tenendo conto che certi articoli vengono spesso scritti da chi dell'argomento non sa una mazza o peggio tenta di manipolare i fatti per farli aderire ad un suo disegno. Ad esempio possiamo prendere un qualsiasi articolo di giornale riguardante le armi e ci troveremo le cose più assurde, castronerie che uno di noi con una minima infarinatura dell'argomento non si sognerebbe mai di scrivere. Per cui io trovo che certe tesi basate sul "nulla" e che tentano di inculcarci un modello che demonizza l'avversario, altro non siano che un maldestro tentativo di manipolazione

[meridio]

si hai ragione c'è un malvezzo che non so se sia solo italiano, argomentare con il tentativo palese o occulto di esercitare una coercizione delle opinioni o una demonizazzione dell'avversario politico. Gli studi scientifici stessi che dovrebbero essere l'oggettività per eccellenza vengono tirati per l'angolo della giacchetta da tutti.
Non bisogna però impedire che altri punti di vista rafforzino o ribaltino il modo di vedere lo stesso fatto,di ognuno di noi.

[Calico]

Quindi proseguendo sul filone:
Dobbiamo chiudere tutte le scuole islamiche perchè da quegli ambienti provengono alcuni terroristi o seguendo l'articolo sono tutti dei potenziali terroristi?
Dovremmo da anni aver chiuso le università in quanto fonte primaria del terrorismo brigatista (Do you remenber Toni Negri?)

Io trovo l'articolo quanto meno tendenzioso

I remember Sofri, Bompressi e Pietrostefani, acclamati come eroi all'Università di Pisa e, al loro rilascio, tutto il team di Rai 2 e 3 ad accoglierli all'uscita dal carcere. Questi sono i gesti che fannoi scuola ai giovani: osannare chi si fa giustizia (politica) da solo; salvo poi voler disarmare tutti, tante le volte volessero farsi giustizia glli altri nei confronti nostri.....

[Viper]

Non ho capito chi è l'autore dell'articolo

[mimmo002]

ho letto solo ora l'articolo/filippica contro casapound anche se il "tipo" (KILLER) la frequentava saltuariamente.
secondo me:
lo sparatore aveva i suoi problemi esistenziali (come molti comuni cittadini)
nel suo girovagare per il mondo e approdato a casapound, che frequentò poco (forse non trovava il sestesso che cercava)
per l'autore quelli di casapound sono tutti disadattati che non hanno riconosciuto un nuovo disadattato e non saputo accogliere....perdendolo
ma chi e l'autore ???
le uniche cose interessanti l'accenno che forse la causa del disaggio sociale sempre più in aumento non e casa pound ma il neoliberismo che con le sue crisi artificiali manda in vera crisi mentale gli umani

[Calico]

Anche perché, in contemporanea, abbiamo una sfilza di pacchi bomba anarco-insurrezionalisti, di cui tre veri e una decina dimostrativi, con la sola polvere da sparo ma senza innesco. E come non dimenticare l'attentato in Belgio i cui sviluppi non ho potuto seguire, ma che mi sapeva tanto di collegamento agli attentati contro i grandi gruppi bancari e i potentati economici che muovono l'Europa. Quindi un momento di violenz generalizzata. É di ieri sera la diffusione giornalistica delle nottate violente romane, dove le autorità ammettono l'incapacità di controllare il territorio; nonché la statistica semi-segreta per cui ogni settimana una donna muore per violenze domestiche in Italia.
Personalmente continuo a rifarmi alla teoria naturalistica sui lemmings e, nel caso avessi ragione, certe posizioni radicali antisbarchi saeebbero tutt'altro che razziste e antisociali, ma avrebbero un fondo di autoconservazione della società occidentale. Quando i cervelli della intellighenzia dominante smetteranno di opporre posizioni ideologiche e cominceranno a capire il problema, sarà certamente troppo tardi. Lo insegna la storia, quella della loro poca intellighenzia.

[waltherp38]

Mimì puozz sta bbuon: di gente che frequenta casa Pound ne ho conosciuta...

E non stanno messi cerebralmente meglio del criminale pazzoide fiorentino.

Non dipingiamolo adesso come il deviante rispetto al gruppo di innocue pecorelle.

Gli squadristi di Salerno che qualche anno fa furono arrestati perché sprangavano a sangue marocchini erano collegati sai a quale struttura?

Così come condanno le violenze dei Black Block (veri o presunti), quelli che scendono in strada a mettere a ferro e a fuoco le città, così credo fermamente che gentaglia che frequenta quei luoghi di fanatica aggregazione vada monitorata attentamente dalle forze dell'ordine.

[Pyno&dyno]

così credo fermamente che gentaglia che frequenta quei luoghi di fanatica aggregazione vada monitorata attentamente dalle forze dell'ordine.

Monitorata mi sembra il minimo, chiudere sto centro o cosa cavolo è, lo trovo invece sbagliato perchè anche l' estrema destra così come l'estrema sinistra ha diritto di aver ritrovi. Se poi vogliamo dire che andare a manganellare i poliziotti non ha la stessa valenza che colpire gli immigrati, allora non sono d'accordo.

[mimmo002]

non ho la "fortuna" di conoscere fisicamente elementi che frequentano circoli o case......... chiuse ai più.
ribadisco e affermo:
chiunque HA il diritto/piacere di riunirsi in gruppi o comitive, e se estremisti di qualunque colore che vengano giudicati e puniti per quel che fanno i singoli, non per quel che pensano i gruppi.
per curiosità, :
questi gruppi si rifanno e si denominano pound,
ma si rifanno a pound come:
1) simpatizante del sistema/governo fascista (ma fascisti c'ènerano di più famosi) ?
2) artista e poeta maggior esponente della corrente artistica "modernismo" (non più di moda) ?
3) economista promulgatore di una teoria economica contraria al debito ed alla usura come sistema (guarda caso.....attualmente) ?
casualmente questo post si richiama a qualcosa da me scritto sull'argomento "colpo di stato"
secondo voi l'autore dell'articolo sopra postato che critica casa-pound ma negli ultimi righi critica il neoliberismo......conosce Ezra Pound ?

[waltherp38]

Perché a Natale siamo tutti più buoni.

Ecco cosa succede a Genzano di Lucania (Pz)

http://www.video.mediaset.it/video/tg5/ ... cania.html

E a Brescia:

http://www.ogginotizie.it/107689-bresci ... stituisce/

[waltherp38]

Altri guai in vista per noi che utilizziamo le armi in sicurezza, coscienza e nel rispetto della legge.

[G962]

Teste di fungo.

[mimmo002]

ci sono degli studi psicologici dove si evidenzia che il periodo delle feste fa esaltare i disturbi mentali nelle persone.
questi fatti sono sempre successi, piccole tragedie personali di piccoli individui, ma da qualche anno i media tendono ad esaltarli ed a parlarne il caso di cogne , quella storia degli studenti che uccidono la compagna di camera a sfondo sessuale, o la cugina che per gelosia uccide la cugina piu piccola, sono tragedie di cui trenta o venti anni fa ne parlava solo una rivista in italia, la rivista "cronaca vera" (non so se ancora esiste) queste bassezze umane erano bandite dai grandi media nazionali come alla TV forse perchè sapevano bene che psicologicamente si potevano creare "emulazioni" ora si tende a "gestire" queste notizie ed utilizzarle.
pinco pallino da la padella in testa alla moglie, e si usa la notizia contro......le padelle cinesi in pesante ghisa.
manipolazione, si chiama manipolazione dell'opinione pubblica.

[Pyno&dyno]

Altri guai in vista per noi che utilizziamo le armi in sicurezza, coscienza e nel rispetto della legge.

Ecco il nostro limite(come utilizzatori di armi), abbiamo sempre la coda di paglia, di fatto porgendo il fianco al funzionario o politico di turno in cerca di notorietà che sull'onda dell'indignazione della gente per gravi fatti di cronaca propone nuove norme che ci limitino.
Mai una volta che si limiti la detenzione di coltelli che sono il mezzo più usato negli omicidi , per non parlare delle auto che di morti ne fanno a non finire. Il fatto è che quando uno decide di ammazzare qualcuno, armi o non armi trova sempre un modo, certo è che è più facile dare la colpa di certe morti alle armi

[Pyno&dyno]

A questi invece è andata male
http://notizie.tiscali.it/feeds/11/12/2 ... 79496.html?
Certo che contando i "segnapunti" a terra, un revolver in certi casi potrebbe non essere sufficiente

[Sergio]

Ecco il nostro limite(come utilizzatori di armi), abbiamo sempre la coda di paglia, di fatto porgendo il fianco al funzionario o politico di turno in cerca di notorietà che sull'onda dell'indignazione della gente per gravi fatti di cronaca propone nuove norme che ci limitino.
Mai una volta che si limiti la detenzione di coltelli che sono il mezzo più usato negli omicidi , per non parlare delle auto che di morti ne fanno a non finire. Il fatto è che quando uno decide di ammazzare qualcuno, armi o non armi trova sempre un modo, certo è che è più facile dare la colpa di certe morti alle armi

Quotone.

[Sergio]

A questi invece è andata male
http://notizie.tiscali.it/feeds/11/12/2 ... 79496.html?
Certo che contando i "segnapunti" a terra, un revolver in certi casi potrebbe non essere sufficiente

Caspita, questa non l'avevo sentita... non si è fatto rapinare e ha reagito, grandioso direi. Io dico che la prossima volta ci pensano due volte. Da solo e con l'arma in fondina, contro TRE rapinatori ad armi in pugno. Questo tizio ha due palle grandi quanto una casa. Suppongo che i soldi non fossero assicurati per rischiare così tanto.

In ogni caso, si, anche io il revolver lo concepisco solo come difesa personale molto limitata o casalinga... se andassi in giro armato, di sicuro avrei una semiauto come la G26. 12 confetti per medesimo ingombro del revolver.

[Calico]

Sergiuzzo, io, parlando con gli assicuratori, mi sono spaventato perché una commessa assicurata per 8 ore al giorno tutto l'anno mi costava poco di più. Un tizio di Montecatini Terme faceva tanto lo sborrone perché paga solo sui 3mila annui, poi l'altro giorno è venuto fuori che in negozio non ha più un grammo di oro! C'è poco da fare: o ti rapinano gli uni oppure gli altri e i giornalisti che fanno errori di grammatica e di sintassi a ogni piè sospinto, per oltre tremila eurozzi al mese, danneggiando la lingua italiana poiché la IMPONGONO SBAGLIATA ai nostri baldi giovani, non hanno mai neppure un richiamo, se non saltuariamente nelle trasmissioni satiriche. Pertanto è ovvio che sono pochissimi quelli assicurati, come quel grossista di Firenze, rapinato per milioni di euro l'anno scorso, che in estate è stato arrestato poiché aveva simulato la rapina con una banda di malavitosi al soldo dello strozzino che lo strangolava per le sue scommesse e il fabbisogno smodato di cocaina!

[meridio]

ci sono degli studi psicologici dove si evidenzia che il periodo delle feste fa esaltare i disturbi mentali nelle persone.
questi fatti sono sempre successi, piccole tragedie personali di piccoli individui, ma da qualche anno i media tendono ad esaltarli ed a parlarne il caso di cogne , quella storia degli studenti che uccidono la compagna di camera a sfondo sessuale, o la cugina che per gelosia uccide la cugina piu piccola, sono tragedie di cui trenta o venti anni fa ne parlava solo una rivista in italia, la rivista "cronaca vera" (non so se ancora esiste) queste bassezze umane erano bandite dai grandi media nazionali come alla TV forse perchè sapevano bene che psicologicamente si potevano creare "emulazioni" ora si tende a "gestire" queste notizie ed utilizzarle.
pinco pallino da la padella in testa alla moglie, e si usa la notizia contro......le padelle cinesi in pesante ghisa.
manipolazione, si chiama manipolazione dell'opinione pubblica.

concordo pienamente...

[paolo]

scusate ma gli islamici che ammazzano i cristiani quelli non sono razzisti nei nostri confronti??? eppura succede tutti i giorni e nessuno dice nulla io sono ultranazzionalista e per conto mio tutta sta gente dovrebbe tornare a casa loro almeno la se si sgozzano se lapidano una prostituta ecc.ecc. è normale e nessuno dice nulla.Scusate lo sfogo ma è ora di finirla con tutto sto perbenismo ASSURDO

[Calico]

paolo si riferisce anche ai recenti fatti accaduti in Nigeria. Vedetevi con google le news

[mimmo002]

con l'umanità succede sempre.
e così l'essere umano

[ordotempli]

L'espansione della religione mussulmana è di fatto una espansione politica ...