Voi direte: mbe' ?!?
Mbe', non ne avevo mai fatti e la cosa mi incuriosiva tantissimo, sia per il fatto di vedere "com'e' fatto dentro", e mi riferisco alla camera di cartuccia del fucile, sia per la fusione a bassa (relativamente..) temperatura dello zolfo, etc.
Compro, tramite cognato di un collega, farmacista, 1Kg (un chilo..) di zolfo puro, ma per fare il calco di un 7.5x55, ad esempio, ne bastano due cucchiaiate.
In pratica ho zolfo per fare il calco della Grande Berta...
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Come crogiolo ho usato uno stampino d'alluminio, quelli piccoli tondi per i "muffin", per intenderci, pizzicando il bordo in modo da formare un beccuccio.
Stempero i grumi di zolfo con un cucchiaio di plastica e inizio a scaldare, da sotto, lo stampino con un phon sverniciatore, messo al minimo, facendo attenzione a non surriscaldare troppo lo zolfo che si potrebbe incendiare e produrre pericolosissima anidride solforosa.
Per questo, ho letto che basta stare attenti quando inizia a produrre fumo... boh, il mio zolfo non si e' incendiato !
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Nel frattempo ho preparato il fucile (ho scelto il K31) messo in piedi, volata in giu, bloccato nella morsa, in mezzo a due stracci per non rovinare il legno, camera di cartuccia e canna, preventivamente scovolate con un po' di Ballistol e asciugate.
Un tappo di straccio a circa 4/5 centimetri dalla camera di cartuccia, posizionato ad occhio.
Una volta liquefatto in circa 10 minuti, lo zolfo diventa rossastro, allora si puo' versare, facendo attenzione, nella camera di cartuccia, riempiendo fino all'orlo.
Nella primissima fase di raffreddamento, si forma un "cratere", lato otturatore diciamo, che bisogna riempire immediatamente con un'altra goccia di zolfo fuso e attendere.
Lo zolfo nel crogiolo non si indurisce molto in fretta, questo consente di lavorare con una certa calma, mentre la colata nel fucile si raffredda praticamente a tempo zero, in un minuto e' dura.
La canna nemmeno si intiepidisce.
Ho aspettato cinque minuti, poi, dalla volata, con una bacchetta di ottone, spingo fuori il tutto che si stacca perfettamente, senza lasciare residui ne' in canna ne' in camera di cartuccia, ottenendo come risultato uno stampo assolutamente perfetto su cui si possono fare misurazioni accurate.
Impressionante che lo "spigolo" delle rigature e' accurato, quasi tagliente, non vi sono imperfezioni.
Postero', appena posso, qualche foto del calco ottenuto.
Eventuali residui che si insinuano nei recessi della canna ,tipo dentro le mortase, si staccano perfettamente grattugiando con una punta e soffiando con il compressore.
Alla fine, fucile pulito perfettamente e stampo perfetto.
Unico neo, puzzate di zolfo per i successivi due giorni, nonostante la doccia....
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