Potere d'arresto

Qui si parla genericamente di armi
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larry1956

Potere d'arresto

Messaggio da larry1956 »

Non ho le idee chiare sul miglior calibro per potere d'arresto,daltronde le varie recensioni che mi è capitato di leggere mettono in relazione velocita' della palla,conformazione e calibro,per esempio mi sembra di capire che un proiettile per avere una buona capacità di arresto deve fermarsi all'interno del corpo dove arriva...cioè non deve fuoriuscire........... :shock: :shock: sono in confusione mi aiutate?
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tonino
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da tonino »

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Re: Potere d'arresto

Messaggio da JigenGiò »

tonino ha scritto:http://www.earmi.it/balistica/stopping.htm
Proprio oggi stavo cercando qualcosa sul potere di arresto di una palla esplosa e mi sono imbattuto in questo link, non è proprio quello che stavo cercando, chiarisco.
Volevo sapere se esiste qualcosa che permette anche in garace di fermare le munizioni a circa due metri dalla volata della canna, in modo da montare un cronografo a un metro e con tutta tranquillità fare i test e fermare la palla il piu' velocemente possibile. Ho visto il tunnel che usano i carabinieri in caserma per scaricare le armi, li sicuramente non parte mai un colpo, ma non è lungo piu' di 150 centimetri, ho letto che la lana ha un buon potere d'arresto......
Qualcuno sa dirmi di piu' ??? :cinesino:
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tonino
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da tonino »

Mattoncini balistici di bersaglio mobile,non usare il fai da te in queste situazioni si rischia tantissimo
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JigenGiò
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da JigenGiò »

E' proprio per combinare la sicurezza personale con la praticità di testare munizioni in casa, domani do uno sguardo a questi mattoncini, grazie Tonino :cinesino:
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da nitronori »

Elenchi telefonici ............ provare per credere :wink:
Con la sua Glock 17, Gaston Glock ha introdotto l'unica vera "rivoluzione" nel mondo delle armi corte, dai tempi di John Moses Browning, ai giorni nostri.

By choosing a GLOCK pistol you have made a professional decision!
vigilantes

Re: Potere d'arresto

Messaggio da vigilantes »

nitronori ha scritto:Elenchi telefonici ............ provare per credere :wink:
Quoto...... :risata:
Max10Auto

Re: Potere d'arresto

Messaggio da Max10Auto »

Secondo me la domanda di Larry verte proprio sulle prime tre righe del link postato dall'amico Tonino

" Con il termine "potere di arresto" o "Stopping Power" si indica la capacità di un proiettile di rendere l'avversario (o il selvatico aggressivo) immediatamente incapace di agire o di reagire anche se non colpito in punti proprio vitali."

Cosa che ha sempre interessato anche a me bel caso debba difendermi per tutelare la vita mia e altrui in grave pericolo bla bla bla e poi ancora bla bla bla qual'è il colpo capace di invalidare l'avversario???
raffica
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da raffica »

Argomento ancora molto aperto e discusso.
Fondamentalmente ci sono due scuole di pensiero:
- Proiettile lento e pesante
- Proiettile leggero e iperveloce
Tralasciando per un momento quale delle scelte sia la più valida ,bisogna tenere conto della fisiologia di un essere vivente.
Semplificando:
Il "trucco" stà nel riuscire a sovraccaricare il Sistema Nervoso Centrale con molteplici o fortissimi segnali nervosi
in modo tale da sfruttare la naturale caratteristica del cervello ad autopreservarsi cioè a "spegnersi".
La biblografia medica afferma che anche colpendo organi vitali il corpo potrebbe continuare a "funzionare" fino a 15-20 secondi prima che lo shock per emoraggia arresti il SNC ,quel lasso di tempo potrebbe essere ulteriormente dilatato con uso di stupefacenti ad esempio.
Viene da sè che un soggetto ben determinato nella sua azione di aggressione seppur colpito al torace potrebbe avere il tempo e la forza di finire l'aggressione prima di inattivarsi.
Aldilà della scelta" del mezzo" quello che conta è la totale cessione al bersaglio dell'energia posseduta dal proiettile,fino ad ora il metodo migliore è l'utilizzo di proiettili vietati in Italia.I proiettili blindati offrono una cessione molto scarsa perchè tendenzialmente indeformabili se poi di profilo ogivale ...... ,già il profilo troncoconico è meglio , a testa piatta ancora di più .
Quindi tornando alla domanda ,quale calibro è meglio?
BOH!!!!!
No scherzo,però la risposta non è così lontana dalla verità.
Se leggiamo gli scritti di Jeff Cooper ,ogni calibro inferiore al .40 non è utilizzabile per difesa,mentre un famoso poliziotto di New Jork degli anni 70-80 con all'attivo parecchi scontri a fuoco affermava che nessuno ancora si era lamentato della sua calibro 9 mm.
Quindi è mio parere chiedersi non quale calibro utilizzare ..ma dove colpire.........
Un Saluto
Socio FISAT.

"Spara lento ...ma in fretta!" WYATT EARP
Max10Auto

Re: Potere d'arresto

Messaggio da Max10Auto »

Ma è vera la voce che sento in giro da almeno 20 anni secondo cui la cartuccia con maggiore potere invalidante è il 357 Magnum con palla fmj (se ricordo bene) da 125 grs Hollow Point? (non cominciamo con la lagna che è vietata,grazie :risata: )
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da paricutin »

Vorrei suggerire la lettura degli ottimi articoli comparsi sugli ultimi tre numeri di Armi e Munizioni a firma di Andrea Allemandi, nei quali l'argomento della efficacia dei proiettili per arma corta viene sviscerato in modo scientifico e smentendo tutta una serie di luoghi comuni.
Tra l'altro ad un certo punto il giornalista conclude che "è consigliabile non perdere tempo e denaro alla ricerca di una munizione che semplicemente non esiste".
A proposito delle munizioni a punta cava viene suggerito di sostituirle con delle "palle di grosso calibro a profilo cilindrico con bordi anteriori ben netti".
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Pyno&dyno »

Mi ripeterò, ma mi sembra che Armi Magazine sia in netto miglioramento, mentre altre sono in netto peggioramento
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paricutin
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da paricutin »

ops scusatemi... si tratta di Armi e Munizioni...
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da ellokb »

Max10Auto ha scritto:Ma è vera la voce che sento in giro da almeno 20 anni secondo cui la cartuccia con maggiore potere invalidante è il 357 Magnum con palla fmj (se ricordo bene) da 125 grs Hollow Point? (non cominciamo con la lagna che è vietata,grazie :risata: )
Caro Max, credo che la "voce" abbia cominciato a girare dopo le prime pubblicazioni di Marshall e Sanow, dove la palla 125grs FMJ Hollow Point sparata da un buon .357 risultava statisticamente una delle migliori man-stoppers, in cima alla classifica insieme ad un'altra cartuccia, il .45ACP 230 HS.

vedi la classifica:
http://www.handloads.com/misc/stoppingpower.asp
Scegli top loads, la prima voce.

Poi questi dati sono stati più volte contestati, ma questa è un'altra storia.

Anche a me piacciono le considerazioni di Allemandi.

Sono convinto che una palla espansiva sparata ad elevata velocità sia sicuramente una grande incapacitatrice, ma non è la risposta assoluta! Solo cervello e prime vertebre fermano subito se colpiti! Per tutto il resto, troppi fattori entrano in gioco.
Sono altrettanto convinto che, e soprattutto con le italiche leggi, una grossa, la più grossa palla possibile, seppur lenta, sia un'ottima scelta, soprattutto se con punta non ogivale, come rimarca Raffica. E, sempre citando Raffica, inutile perdere tempo e scervellarsi alla ricerca della munizione perfetta: non esiste.
Ci siamo mai chiesti perché esistono tanti calibri diversi??? Oltre ai motivi commerciali, ovviamente!

GG mi raccontava di aver incontrato Tom Knapp, credo, quel tizio che lancia 9 piattelli con una mano e sparando da dietro la schiena con un automatico Benelli li prende tutti prima che siano caduti....bene, quando lavora nell'orto, nella sua fattoria in mezzo al nulla, tiene con sé un revolver in 22Magnum. Non è certo un grosso calibro, seppur veloce! Solo che lui con quello ci prende anche i piattelli in volo! Lancia un piattello e gli spara! Se costretto a difendersi, ti prende in mezzo alla fronte anche se ti muovi, o, in alternativa, prima che tu ti sia mosso, tra l'intenzione e l'azione!
Ecco allora che il calibro .22 non è così insensato, per difesa. A lui va bene quello. Vogliamo provare a convincerlo che un calibro così piccolo non è un formidabile man stopper? Senza contare che magari usa cartucce espansive...

Per noi poveri mortali, non restano che un bel fucile a pompa, numero uno, e un'arma corta di buon calibro, la più grossa di cui ci fidiamo, che amiamo e che, soprattutto, sappiamo usare meglio.

Direi che per difesa il tuo "CICCIONE" è già un'ottima scelta! Palle più piatte possibile...eeee, si spera di non usarlo mai, se non per la carta!

Bye bye!
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da JigenGiò »

Direi che per difesa il tuo "CICCIONE" è già un'ottima scelta! Palle più piatte possibile...eeee, si spera di non usarlo mai, se non per la carta!

:straquoto:
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Calico »

Ma esiste in commercio e quanto costa la gelatina balistica? L'ho vista in alcuni film americani: sembrano grossi cuboni trasparenti di sostanza gelatinosa ma compatta.
Pentitevi!!!
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da tonino »

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PROFILI ORGANOLETTICI DELLA MATRICE BIOLOGICA NELLA REALIZZAZIONE DELLA GELATINA BALISTICA



La sostanza comunemente nota come gelatina balistica, altro non è che una soluzione allo stato solido composta dal 90% di acqua e dal restante 10% da una sostanza di origine biologica denominata genericamente "matrice". Questa matrice può essere di tipo ACIDO (o, più semplicemente, di tipo - A o di grado-A) o di tipo BASICO (o, più semplicemente, di tipo- B o di grado-B). I due tipi di matrice si distinguono tra loro, fondamentalmente, per due importanti aspetti. In primo luogo si distinguono per il diverso PH, dal momento che quella di tipo-A ha un ph compreso tra 0 e 7 (e un PH del punto isoelettrico tra 8 e 9), mentre quella di tipo-B ha un PH compreso tra 7 e 14 (e un PH del punto isoelettrico tra 4,8 e 5,4). In secondo luogo esse si differenziano per la diversa origine. Infatti, la matrice di tipo-A deriva dalla cotenna suina, mentre quella di tipo-B dalla spaccatura bovina. Questa diversa origine determina una diversa composizione per quanto concerne gli aminoacidi presenti nelle due matrici. Infatti, mentre nella matrice di tipo-A è presente un maggior contenuto di prolina, in quella di tipo-B è presente un più elevato quantitativo di glicina. Dal punto di vista della percentuale degli aminoacidi presenti, si potrà dire che saranno contenuti (in media):


- il 33% di glicina
- il 22% di prolina ed idrossiprolina
- il 45% di altri 17 diversi aminoacidi ramificati


Scendendo più nel dettaglio, si può notare come siano presenti (nelle due matrici), in particolare, i seguenti aminoacidi:


- alamina
- arginina
- acido aspartico
- acido glutammico
- glicina
- istidina
- isoleucina
- lisina
- metionina
- fenilalanina
- prolina
- serina
- treonina
- triptofano
- tirosina
- valina


Dal punto di vista macromolecolare, la gelatina è una scleroproteina basata su di una grossa catena peptidica comprendente circa 1050 aminoacidi semplici. Tre di queste catene, componenti la catena principale, vanno a formare una struttura complessa a tripla elica la quale, attraverso un fenomeno di sovraimposizione molecolare (altresì detto superimposizione), origina delle FIBRE che risultano stabilizzate da una innumerevole serie di connessioni incrociate. Queste connessioni formano a loro volta una struttura reticolare di tipo tridimensionale in grado di attribuire alla gelatina la sua tipica consistenza. Dal punto di vista dell'aspetto esteriore, essendo la gelatina una proteina MOLTO pura (circa l'85%), essa avrà un caratteristico colore BIANCO. Il gusto è tipicamente NEUTRO, mentre il contenuto di grassi e l'apporto calorico sono estremamente bassi. Ragionando sempre in termini macromolecolari, ma semplificando enormemente i termini del problema, dal punto di vista della composizione in percentuale la gelatina risulta composta da :


- 84% - 90% di proteine
- 8% - 12% di acqua
- 2% - 4% di sali minerali


Elemento COMUNE tra le due forme di gelatina è il COLLAGENE. A prescindere che si parta dalla cotenna suina (per il tipo-A) o dalla spaccatura bovina (per il tipo-B), dal punto di vista della produzione industriale non si fa altro che estrarre del collagene da queste due diverse sostanze, il quale si differenzierà, una volta terminato il processo produttivo, solo ed esclusivamente per la diversa composizione chimica. Infatti, dal punto di vista della produzione industriale, la gelatina non è altro che il risultato finale di un procedimento di idrolisi selettiva effettuato sul COLLAGENE ANIMALE, cioè sul principale componenete di pelle, ossa e tessuti connettivi animali. Ciò permette di spiegare perchè la gelatina balistica calibrata (al 10%) sia, allo stato dei fatti, il miglior simulatore tissutale esistente. Questa sua proprietà deriva semplicemente dal fatto di essere costituita dal COLLAGENE che, come abbiamo appena visto, è il principale componente di TUTTI i tessuti animali e, quindi, anche dei tessuti umani!! Certo, la gelatina è in grado di simulare efficacemente SOLO il tessuto muscolare striato ma, come ben sanno gli esperti di balistica (quelli veri, non quelli del bar dello sport), la veridicità di questa simulazione è fortemente elevata. Il fatto che, allo stato attuale, la gelatina di tipo-A venga preferita ovunque (in ambito professionale) rispetto a quella di tipo-B, può essere spiegato causa della maggiore istocompatibilità tra la struttura macromolecolare dei suini e quella del genere umano. Ad esempio, il collagene usato come riempitivo in chirurgia estetica è collagene di origine suina. Ancora, gli organi espiantati per la realizzazione degli xeno-trapianti, altro non sono che organi provenienti da suini modificati geneticamente per eliminare i problemi di rigetto potenzialmente derivabili in seguito ad ogni trapianto. Attenzione però, perchè abbiamo detto ISTOCOMPATIBILITA' a livello molecolare, il che non significa che sparare nella gelatina di tipo-A sia la stessa cosa che sparare in un trancio di carne suina!! Sarebbe il caso di EVITARE a tutti i costi di compiere errori stupidi (compiuti per anni in certi ambienti pseudo-scientifici) come quello di utilizzare tranci di carne suina come simulatore tissutale!! La carne suina è più grassa e più densa rispetto al tessuto biologico umano, per cui solo un fesso userebbe un suino come simulatore tissutale! Viceversa, sparare in un blocco di gelatina di origine suina è una cosa completamente DIVERSA, perchè ciò significa utilizzare un elemento COMUNE a TUTTI i tessuti animali (cioè il collagene) e NON un tessuto animale diverso da quelo umano. Siccome questo elemento è COMUNE (perchè anche gli essere umani hanno il collagene come componente fondamentale di ossa, pelle e tesuti connettivi), allora la simulazione sarà realistica, e sarà ancora di più realistica tenuto conto della già ricordata istocompatibilità tra tessuti umani e tessuti di origine suina. Parlando ora di gelatina sotto il profilo merceologico, da questo punto di vista assumono particolare importanza i seguanti parametri:


- il grado Bloom
- la viscosità
- il colore e la limpidità
- il ph
- il punto di fusione
- il punto isoelettrico
- l'umidità residua
- il tenore in ceneri
- il tenore in anidride solforosa residua
- la granulometria
- la confomità batteriologica


Per un commento dettagliato a TUTTI i seguenti parametri, si rimanda il lettore a siti od a pubblicazioni apposite. Stante la destinazione di queste brevi note, sarà sufficiente soffermarsi solo su alcuni di questi parametri, limitandosi ad effettuare pochi ed essenziali commenti. Di estrema importanza fra tutti i parametri testè indicati, è sicuramente il c.d. GRADO BLOOM. Il grado Bloom è un parametro che indica il grado di solidità della gelatina (firmness). Più precisamente, con questo parametro si indica la forza richiesta per fare in modo che un punzone di forma predefinita penetri per 4mm nella superificie di una gelatina al 6,7%. Il valore del grado Bloom varia tra 30 e 300, tuttavia le gelatine normalmente disponibili a livello commerciale hanno un grado Bloom compreso tra 80 (la più molle, rectius, la meno densa) e 280 (la più dura, rectius, la più densa). Per effettuare la misurazione del grado Bloom esistono degli specifici strumenti da laboratorio che vengono venduti da aziende specializzate nel settore della meccanica di precisione. Per tutti gli interessati si può dire che questi macchinari, anche se reperibili in maniera alquanto semplice (e ad un prezzo non elevato), NON sono in realtà molto diffusi. La ragione è che strumenti simili interessano esclusivamente le aziende produttrici di gelatina (che devono misurare il grado Bloom prima di immettere in commercio un certo prodotto) e non il consumatore finale (che acquisterà il prodotto in base alle sue esigenze). Con il termine GRANULOMETRIA, si indica genericamente il parametro in grado di individuare la dimensione delle particelle di gelatina una volta terminato il processo produttivo. Solitamente i granuli di gelatina sono disponibili in quattro formati diversi:


- molto fine (0,1 mm)
- fine (0,5 mm)
- normale (0,8 mm)
- molto grezzo (10 mm)


Normalmente, quando si parla di granulometria, a volte si parla anche di MESH o di GRADO MESH. Per fare un esempio, una gelatina con particelle da 140 gradi mesh è una gelatina con particelle da 0,1mm, mentre una da 35 gradi mesh corrisponde a particelle da 0,5 mm. Ad ogni modo la dimensione delle particelle NON influenza minimamente le proprietà della gelatina. La VISCOSITA' è un parametro che aumenta con l'aumentare del grado Bloom. Senza complicare troppo il discorso, in questa sede sarà sufficiente dire che, in linea di massima, la gelatina di tipo basico risulta esssere sempre più viscosa di quella di tipo acido. Per quanto concerne il punto di FUSIONE, esso è influenzato direttamente (rectius, esiste una relazione di proporzionalità diretta) dal valore del grado Bloom, dal momento che più il grado Bloom è ELEVATO e più elevato sarà il punto (temperatura) di fusione. A questo punto uno potrebbe chiedersi il perchè dell'utilizzo sistematico della gelatina nell'esecuzione dei test di balistica terminale. La ragione, detta in parole povere, è che si tratta semplicemente di miscelare l'acqua, cioè una sostanza di densità pari a 1 g/cm3 ( e della quale sono composti in gran parte i tessuti biologici), con un'altra sostanza in grado di elevare leggermente questa densità (cioè la c.d. matrice), al fine di ottenere un preparato finale (cioè la gelatina balistica) che sia il più simile possibile al tessuto umano vivo e vitale!! Tirando le fila del nostro discorso, com'è noto la gelatina maggiormente utilizzata per lo studio più completo della capacità lesiva dei proiettili è il 250 tipo-A, vale a dire una gelatina di origine suina con un grado Bloom pari a 250. Certo, ci sono state e ci sono tuttora delle DIVERGENZE circa l'esatta tipologia da utilizzare, tuttavia l'opinione attualmente dominante propende per utilizzo della tipologia in commento. Chiunque voglia effettuare dei test con l'ausilio della gelatina balistica, non dovrà fare altro che rivolgersi ad un'azienda produttrice di gelatina alimentare o farmaceutica
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da tonino »

ops!!!!volevo selezionare solo Grurifrasca,ma io ed il computer non ci capiremo mai!!!!scusate!
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Calico »

Anzi! Così è più chiaro.Ora mancano solo i link ai siti commerciali che la vendono. Mi sono ricordato di averla vista in CSI Miami. Migliore di qualsiasi altro sistema, consente più risultati convergenti: ferma il proiettile per analisi successive allo sparo sullo stesso, indica la traiettoria dallo stesso tenuta all'interno del corpo che penetra, consente una valutazione visiva (poiché la gelatina è trasparente) del comportamento del proiettile all'impatto e della sua espansività; è facilmente recuperabile e la gelatrina stessa può essere agevolmente sezionata per tenerla a disposizione dei periti del tribunale a testimonianza delle analisi effettuate, oppure è facilmente ripristinabile, consentendo una economica utilizzazione della stessa con eventuale riutilizzo. Molto bene, grazie per la citazione.
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da NdK »

Però, nei test che ho visto, è sempre stata tenuta per almeno 24 ore in una camera a temperatura controllata a 4°C... E mica tutti hanno un frigo simile a disposizione :)
Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui.

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Re: Potere d'arresto

Messaggio da metzger »

con un .357magnum allestito da me sparato da una canna di 6", abbiamo attraversato da parte a parte un tronco di quercia stagionato di 40 centimetri di diametro.
la distanza era circa 15 metri. la palla era una igf in piombo nudo da 158 grani.
inoltre altre palle simili con diversi caricamenti meno potenti si sono fermate nel tronco, mostrando, dopo averlo spaccato, una deformazione particolarmente bassa. in alcuni casi direi quasi nulla.
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Max10Auto »

:birra: :birra: :birra: :birra: :birra:...caro collega bombarolo :love: :love: :love: :love:
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Calico »

Domanda insidiosa. Poichè i caricamenti commerciali sono piuttosto potenti, perchè si sconsiglia l'uso per difesa di munizioni ricaricate, le quali opportunamente depotenziate soddisferebbero sia ad esigenze di stopping pawer che di arresto nel corpo, senza pericolose fuoriuscite?
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da JigenGiò »

metzger ha scritto:con un .357magnum allestito da me sparato da una canna di 6", abbiamo attraversato da parte a parte un tronco di quercia stagionato di 40 centimetri di diametro.
la distanza era circa 15 metri. la palla era una igf in piombo nudo da 158 grani.
inoltre altre palle simili con diversi caricamenti meno potenti si sono fermate nel tronco, mostrando, dopo averlo spaccato, una deformazione particolarmente bassa. in alcuni casi direi quasi nulla.
Il cannone che ha sparato la botta è il mio Taurus 669 da 6'' Polvere WW N 340 7 grani palla IGR 158 grani velocita di test su 12 munizioni 345/356 Ms innesco CCI 500 bossolo S&B :cinesino:
Il Tronco era un pezzo di quercia tagliato circa un anno prima, sparato lungo la lunghezza della fibra, la munizione è entrata per circa 15 cm. :birra:
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Max10Auto »

Calico ha scritto:Domanda insidiosa. Poichè i caricamenti commerciali sono piuttosto potenti, perchè si sconsiglia l'uso per difesa di munizioni ricaricate, le quali opportunamente depotenziate soddisferebbero sia ad esigenze di stopping pawer che di arresto nel corpo, senza pericolose fuoriuscite?
Proprio per quello,potresti depotenziare apposta le ricaricate perchè rimangano dentro e siano quindi più lesive ma io uso quelle :gun:
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Re: Potere d'arresto

Messaggio da Calico »

Sono più lesive per l'aggressore, ma innocue per gli innocenti retrostanti!
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