Ricorderete il caso, già deciso dal TAR di Bari,
http://www.earmi.it/diritto/giurisprudenza/tarbari.htm
in cui un onesto cittadino si era visto togliere le armi e costretto ad affidarle ad un armiere solo perché la moglie, a fini di forargli la mano in sede di separazione, aveva presentato contro di lui una querela subito archiviata dal pubblico ministero come calunniosa.
La prefettura non aveva voluto sentire ragioni e con ottusità aveva mantenuto in piedi la revoca della detenzione di armi e della licenza di porto d’armi.
IL TAR aveva a suo tempo ordinato la restituzione della licenza di porto .
Ora il prefetto è stato condannato a pagare all’armiere 14.451 euro per la custodia delle armi e le spese di causa. Somma già versata dalla Banca d’Italia all’armiere, circa un anno fa.
Ben gli sta a questi prefetti e questori che pensano di poter agire al di fuori della legge e di poter arrecare gravi danni ai cittadini senza doverne mai rispondere.
È molti probabile che la Corte dei Conti gli chiederà di pagare di tasca sua il danno erariale cagionato.
Ecco un esempio di quando si dice che bisogna farsi rispettare. Conosco personalmente l'amico che ha avuto il rimborso in questione, mi ha fatto vedere l'assegno della banca d'Italia.
