Palle

[Pyno&dyno]

Che tipo di palle usate?
La marca mi interessa poco, più interessante il tipo, ad esempio monolitiche ,soft nose,plastic tip etc etc, magari specificando la tipologia della preda cacciata

[antonio mitelli]

P&D, 'na parola.. Ci sono le chiacchiere da bar, ci sono i "tecnici" che non sanno un ca@@o, ci sono i teorici, ci sono coloro che si vestono all'inglese per la cacciarella e "la sfilata de moda", ci sono quelli che hanno fiducia nell'armiere commerciante..... E tanti altri....
Ti parlo invece di semplice esperienza pratica sul campo, i cacciatori, quelli veri, della zona Alpi sono in pratica evoluti e sanno bene come e cosa impiegare, il resto dei cacciatori di rigata sono ormai tutti cinghialai, per lo più rozzi, ma sanno come e dove beccare la selvaggina, palle a parte... Poi i selecacciatori, direi abbastanza evoluti ma non più di tanto, provenienza caccia al cinghiale, almeno quì nel centro sud.....
Veniamo a noi, ogni preda ha delle caratteristiche morfologiche, abitudini, scaltrezza e altro ancora. Dipende cosa e come si caccia, questo stabilisce l'arma, il range di calibri e le palle da usare.
Cinghiale in battuta, i tiri sono a breve e brevissima distanza. Calibri, l'onnipresente 30.06 con palle da 180 grani, le palle tradizionali più idonee che stoppano bene senza peraltro ed importante rovinare la carne sono la Hornady 180RN, le ottime ed efficaci Barnes monolitiche TSX ma in granitura di 165 grani, perfette sia a lungo che a corto tiro, ormai è il futuro, ma non solo, sono anni che le uso e sono perfette in tutte le caccie, difetto, costano e i caricamenti commerciali anche e pochi, molti cacciatori non le comprano per questo.
Capriolo, animale a pelle tenera, l'uso della palla e del calibro dipendono dalla distanza di tiro, se si è mal equilibrati si fa scempio di carne, ma sempre Barnes è la soluzione, sia dal velocissimo 22-250, che da un calibrone come addirittura l'8x68 shuler, non rovinano il perchè è semplice, queste palle sono dure e solo la parte apicale apre a 4 petali taglienti che anche in presenza di ossa fanno un buon tramite e lavorano bene, una palla tradizionale come una ballistic tip nosler a brevi medie distanze fa marmellata del capriolo, palla buona per lunghissima distanza se sparata in calibri veloci. Ormai si deve accettare e direi finalmente le monolitiche, per il fatto che molti cacciatori usano palle inadeguate al calibro e alla preda da colpire, queste sono ottime poer chi non l'avesse ancora capito e oggi ancor più perfette, poca ramatura e basse pressioni in canna, oltretutto precisissime, tanto che le uso in gara nel mio 308W blaser, (Barnes 168Match Grade) non ho trovato palla meglio di questa in precisione, incredibile e trovata per sbaglio, perfetta anche nell'M1A NM.
Le palle bonded, Hornady interbond, swift scirocco, Nosler Accubond con nucleo saldato sono ottime non si spiattano come le altre, le RWS tutte ottime e le doppio nucleo con parte posteriore rigida e parte apicale morbida tagliate all'interno da un transetto divisore, gran belle palle e lavorano molto bene, come la antesignana Nosler partition, Swift A-Frame, Winchester XTP, RWS DK e H mantel... Dopo le monolitiche queste son le palle da usare in caccia, problema sempre il costo.
Il fatto dell'obbligo delle palle monolitiche in rame, ben venga, per me, non è tanto dalla fregnaccia dell'inquinamento da piombo quanto per la vera efficacia di questa palla. Barnes su tutte, il resto è scopiazzatura e male interpretata. Non me ne vogliano coloro che ne fanno altri tipi, ma collaudate sul campo e ne ho collaudate Barnes rimane il n°1, unica accortezza nel caricamento è usare una palla di peso inferiore, perchè a pari peso sono più lunghe e creano fenomeni di destabilizzazione con passi riga standard del calibro. Esempio con le Chimera di 140 grani nel mio 6.5x55 con passo 1-8.7, arrivavano a Key-hole sul bersaglio, sarebbero state perfette con passo 1-7.5, ma ho riscontrato anche su una scatola diametri non costanti, ciò che con Barnes non accade.
C'è molto, molto altro da dire.....

A.M.