spade giapponesi

Qui si parla genericamente di armi
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spade giapponesi

Messaggioda metzger » mar dic 08, 11:51:17

voglio segnalare uno dei migliori siti internet per la compravendita di meravigliose katane giapponesi:

http://www.japanesesword.com/

molte katane di eccezionale fattura!

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Messaggioda eltabaker » mar dic 08, 13:23:43

Interessantissimo grazie
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Messaggioda Maxxx » mar dic 08, 17:48:07

Se Vi interessa, io ne ho una chiusa nella busta in Cantina....

A me proprio non dicono nulla!


Se volete a pochi euro...ve la spedisco...


Ciao Massimo :ok:

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Messaggioda metzger » mer gen 06, 22:01:47

un servizio piuttosto interessante anche se frettoloso...

http://www.youtube.com/watch?v=IHeOQ6w- ... re=related

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Messaggioda metzger » mer gen 06, 22:26:56


Occhiodibue

X Maxxx..a proposito della tua Katana in cantina..

Messaggioda Occhiodibue » sab gen 16, 13:48:41

Ciao Maxxx, puoi farmi sapere qualcosa di più a proposito della tua katana imbalsamata in cantina?
magari una foto e qualsiasi altra informazione.. ti ringrazio e a presto! Dario :ciao2:

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Re: spade giapponesi

Messaggioda metzger » dom apr 18, 20:39:19

questo documentari mi sembra che ancora non lo ho segnalato, abbastanza interessante:

http://www.youtube.com/watch?v=fey3dr4cnCA

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Re: spade giapponesi

Messaggioda TepoGlock » lun apr 19, 12:16:49

Oggetti splendidi ed affascinanti, mi piacerebbe saperne di più!!

Se ne costruiscono di nuove? Prezzo? Come funzia la legislazione in italia!? E' vero che non si possono detenere in alcun modo se affilate!?

.. Booh!?
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Re: spade giapponesi

Messaggioda NdK » lun apr 19, 12:48:40

Mah... Alla ferramenta del Fossolo2, qui a BO, ne hanno di produzione "fresca" (non giapponese), lavorate per battitura e molto belle (ed affilate!). Libera vendita, ma le puoi solo trasportare a casa (direi che per la nostra legge si inquadrano tra gli attrezzi atti ad offendere...). Non dovrebbe neppure essere necessario metterle in denuncia (al pari di altri attrezzi per arti marziali).
Se non fosse per il prezzo (4K€), una sul caminetto l'avrei messa...

Dal Giappone so che è vietata l'esportazione di quelle antiche.
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Re: spade giapponesi

Messaggioda paricutin » lun apr 19, 18:56:32

Ai sensi dell'art.45 del regolamento di attuazione del TULPS, una katana affilata non può che essere classificata come arma propria, avendo una destinazione naturale primaria che è quella della offesa alla persona. In effetti è innegabile che la katana sia stata concepita come arma e non come strumento destinabile ad altro uso. Inoltre rientra tra le armi proprie il cui porto è vietato in assoluto (non si può portare nemmeno con una licenza di porto d'armi).

Art. 45
Per gli effetti dell'art. 30 della Legge, sono considerati armi gli strumenti da punta e taglio, la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona, come pugnali, stiletti e simili.
Non sono considerati armi, per gli effetti dello stesso articolo, gli strumenti da punta e da taglio, che, pur potendo occasionalmente servire all'offesa, hanno una specifica e diversa destinazione, come gli strumenti da lavoro, e quelli destinati ad uso domestico, agricolo, scientifico, sportivo, industriale e simili.
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Re: spade giapponesi

Messaggioda NdK » lun apr 19, 19:15:05

paricutin ha scrittoColonAi sensi dell'art.45 del regolamento di attuazione del TULPS, una katana affilata non può che essere classificata come arma propria, avendo una destinazione naturale primaria che è quella della offesa alla persona. In effetti è innegabile che la katana sia stata concepita come arma e non come strumento destinabile ad altro uso. Inoltre rientra tra le armi proprie il cui porto è vietato in assoluto (non si può portare nemmeno con una licenza di porto d'armi).

Art. 45
Per gli effetti dell'art. 30 della Legge, sono considerati armi gli strumenti da punta e taglio, la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona, come pugnali, stiletti e simili.
Non sono considerati armi, per gli effetti dello stesso articolo, gli strumenti da punta e da taglio, che, pur potendo occasionalmente servire all'offesa, hanno una specifica e diversa destinazione, come gli strumenti da lavoro, e quelli destinati ad uso domestico, agricolo, scientifico, sportivo, industriale e simili.

Nota quel destinati ad uso ... sportivo. La spada in genere, oramai, è o un simulacro (tipo quelle da parata) o un attrezzo sportivo. Prova a chiedere a chi fa scherma medievale se non sono "atte all'offesa alla persona" le spade che usano... :) Eppure durante le rievocazioni storiche vengono portate.
Discorso analogo per gli archi (che però possono essere portati a caccia, con licenza!), le balestre, gli shuriken... Per non parlare di mazze ferrate, nunciaku e quasi tutte le "armi" utilizzate nelle arti marziali.

Moltissime armi del passato sono oramai considerate solo attrezzi sportivi.

Il porto è invece sicuramente vietato senza giustificato motivo (se non sei in una palestra per un allenamento o una dimostrazione è dura dimostrare il giustificato motivo...), al pari di tutti gli altri attrezzi (se ti beccano in giro per il centro con un arco e non sei in costume per una rievocazione storica... uh che bruciore...).
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Re: spade giapponesi

Messaggioda TepoGlock » mar apr 20, 11:20:56

Torniamo in Topics dai.. Metz, ci erudisci sulle Katane!?
Acciai, lavorazioni, finiture, affilatura.. ecc..

Oltre ad essere un grandissimo fan di Goemon :D:D:D ho fatto il disegnatore per più di una decina d'anni e qualcosina di tecnologia degli acciai ne intendo, ma sullo specifico ho qualche lacuna.. :D
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Re: spade giapponesi

Messaggioda metzger » mer apr 21, 20:04:26

i forgiatori giapponesi sono riusciti ad affrontare con successo alcuni problemi del materiale con cui si realizzano le spade:
un acciaio molto duro è anche molto fragile, mentre uno piu' duttile resiste bene agli urti ma ha scarse doti di taglio: è troppo morbido.
nella katana si usa un nucleo centrale ad alto tenore di carbonio e con una tempra spinta che ne incrementa molto la durezza, racchiuso, come in un sandwich, tra due strati di acciaio con tempra dolce ma molto flessibile e resistente agli urti.
inoltre in passato non era affatto facile ottenere una matrice dell'acciaio con caratteristiche controllate ed omoggenee, unico modo per non avere discontinuità nella lega.
per affrontare questo problema si usava l'acciaio damasco che crea una struttura molto omoggenea con il trucco di spezzare il panetto incandescente piu' e piu' volte.
per questo quanto maggiore è il numero delle piegature, maggiore sarà il numero degli strati, e migliori caratteristiche avrà l'acciaio.
con la moderna metallurgia si sono affrontate con successo queste problematiche:
il controllo dei componenti dell'acciaio prima e dopo la colata fornisce materiali molto omogenei e puri, rendendo l'artificio del damasco inutile ai fini pratici ed usato quasi esclusivamente a fini decorativi. è per questo che la stragrande maggioranza dei coltelli moderni in damasco usano unire in piu' strati acciai che danno un forte contrasto cromatico dopo un bagno in particolari acidi. solo estetica dunque ma caratteristiche funzionali e strutturali ridicole!
massima espressione della metallurgia moderna sono gli acciai sinterizzati:
la lega è ottenuta con il miscelamento dei componenti sotto forma di polveri sottilissime nelle dosi precississime calcolate a seconda delle caratteristiche che si prediliggono. poi il tutto viene sottoposto a pressioni fortissime e riscaldato fino alla fusione. in tal modo si ottiene il massimo controllo delle percentuali dei componenti di lega e massima omoggeneità con superbe caratteristiche strutturali.
alcune lame moderne, come ad esempio prodotti di fallkniven o rockstead, usano addirittura acciai sinterizzati uniti con tecnica a tre strati come le katane: un nucleo centrale durissimo ma fragile per il tagliente, due strati esterni piu' duttili per ottenere resilienza.

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Re: spade giapponesi

Messaggioda eltabaker » mer apr 21, 20:36:23

metzger ha scrittoColoni forgiatori giapponesi sono riusciti ad affrontare con successo alcuni problemi del materiale con cui si realizzano le spade:
un acciaio molto duro è anche molto fragile, mentre uno piu' duttile resiste bene agli urti ma ha scarse doti di taglio: è troppo morbido.
nella katana si usa un nucleo centrale ad alto tenore di carbonio e con una tempra spinta che ne incrementa molto la durezza, racchiuso, come in un sandwich, tra due strati di acciaio con tempra dolce ma molto flessibile e resistente agli urti.
inoltre in passato non era affatto facile ottenere una matrice dell'acciaio con caratteristiche controllate ed omoggenee, unico modo per non avere discontinuità nella lega.
per affrontare questo problema si usava l'acciaio damasco che crea una struttura molto omoggenea con il trucco di spezzare il panetto incandescente piu' e piu' volte.
per questo quanto maggiore è il numero delle piegature, maggiore sarà il numero degli strati, e migliori caratteristiche avrà l'acciaio.
con la moderna metallurgia si sono affrontate con successo queste problematiche:
il controllo dei componenti dell'acciaio prima e dopo la colata fornisce materiali molto omogenei e puri, rendendo l'artificio del damasco inutile ai fini pratici ed usato quasi esclusivamente a fini decorativi. è per questo che la stragrande maggioranza dei coltelli moderni in damasco usano unire in piu' strati acciai che danno un forte contrasto cromatico dopo un bagno in particolari acidi. solo estetica dunque ma caratteristiche funzionali e strutturali ridicole!
massima espressione della metallurgia moderna sono gli acciai sinterizzati:
la lega è ottenuta con il miscelamento dei componenti sotto forma di polveri sottilissime nelle dosi precississime calcolate a seconda delle caratteristiche che si prediliggono. poi il tutto viene sottoposto a pressioni fortissime e riscaldato fino alla fusione. in tal modo si ottiene il massimo controllo delle percentuali dei componenti di lega e massima omoggeneità con superbe caratteristiche strutturali.
alcune lame moderne, come ad esempio prodotti di fallkniven o rockstead, usano addirittura acciai sinterizzati uniti con tecnica a tre strati come le katane: un nucleo centrale durissimo ma fragile per il tagliente, due strati esterni piu' duttili per ottenere resilienza.

Complimenti è sempre un piacere leggerti,anche perchè è un argomento che mi affascina molto
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Re: spade giapponesi

Messaggioda TepoGlock » gio apr 22, 12:17:07

metzger ha scrittoColoni forgiatori giapponesi .. cut .. duttili per ottenere resilienza.


Stica... :ok:
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Re: spade giapponesi

Messaggioda paricutin » gio apr 22, 17:19:53

NdK ha scrittoColonNota quel destinati ad uso ... sportivo. La spada in genere, oramai, è o un simulacro (tipo quelle da parata) o un attrezzo sportivo. Prova a chiedere a chi fa scherma medievale se non sono "atte all'offesa alla persona" le spade che usano... :) Eppure durante le rievocazioni storiche vengono portate.
Discorso analogo per gli archi (che però possono essere portati a caccia, con licenza!), le balestre, gli shuriken... Per non parlare di mazze ferrate, nunciaku e quasi tutte le "armi" utilizzate nelle arti marziali.
Moltissime armi del passato sono oramai considerate solo attrezzi sportivi.


Prendilo solo come un esercizio dialettico, niente di più... ma c'è più di qualcosa che non mi convince. D'altro canto se non ne parliamo su un forum di armi... :wink:
a) Se l'ipotetica katana di cui parliamo è un simulacro, non c'è altro da dire. E' ovvio che non debba essere denunciata. Ma per essere un simulacro deve avere delle caratteristiche che la rendano tale, a mio parere per prima cosa la mancanza di filo o l'essere realizzata con materiali che non la rendano idonea a recare offesa alla persona. Altrimenti non si spiegherebbe per quale ragione io sia stato costretto a denunciare le sciabole d'ordinanza di mio Nonno, che pur essendo costruite di solido acciaio Solingen, sono prive di filo e quindi decisamente meno offensive di una katana affilata. Oppure non si spiega perchè si dovrebbe denunciare una molletta come quella di radio.
b) Se invece è un attrezzo sportivo... non so come la pensi ma io non farei sport con un attrezzo che mi può tagliare in due. Il caso dello shuriken è stato affrontato nel dettaglio da Mori, il quale dice che molte delle shuriken che si usano in palestra sono delle imitazioni scarsamente lesive non classificabili come arma propria, ma che l'originale è classificabile come tipica arma propria.
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Re: spade giapponesi

Messaggioda metzger » mer apr 28, 16:26:25

Di seguito parte dell’articolo “introduzione alla spada giapponese” apparso sul numero di aprile-maggio della rivista coltelli. Testo di giovanni nalesso e paolo sturaro.

“non sono solo la cura maniacale e la maestria degli spadai giapponesi (tosho) ad aver reso le spade giapponesi, a detta di molti esperti, le migliori armi da taglio prodotte dall’uomo. I giapponesi hanno infatti introdotto delle tecniche metallurgiche molto particolari. Tra queste tecniche spicca la costruzione a “pacchetti”, che consente di unire le caratteristiche di più tipi di acciaio di varie durezze in una unica lama (tecnica utilizzata ancora oggi).
Prima di iniziare la forgiatura vera e propria, il tosho prepara da due a tre diversi tipi di acciaio che verranno poi assemblati tra loro per formare la lama. Avremo un acciaio denominato hagane (duro ad alto contenuto di carbonio) il kawagane (di media durezza e medio contenuto di carbonio) ed infine il shigane (molto dolce a bassissimo contenuto di carbonio).
Questi diversi acciai possono essere alternati secondo diversi schemi per ottenere altrettanti tipi di lame: sono conosciuti circa 50 tipi diversi di costruzione a pacchetti (kitae) ed in seguito andremo ad analizzare le principali. Le lame più povere venivano costruite con il metodo denominato maru-kitae. Essa non è una vera e propria costruzione a pacchetti in quanto la lama è costituita da un unico blocco di acciaio hagane. Le lame di questo tipo non beneficiano di tutti i vantaggi dati dalla costruzione a pacchetti e quindi possono essere considerate di bassa qualità. un altro tipo di costruzione semplice ma molto efficace è il kobuse-sanmai-kitae, utilizzato ancora attualmente per la produzione di lame moderne (e usato specialmente nel periodo bellico della seconda guerra mondiale). Esso è costituito da un involucro esterno a forma di U in acciaio hagane, che garantirà durezza al tagliente e ai fianchi della lama, ed un cuore morbido di acciaio shigane, che conferirà alla lama maggiori doti di flessibilità e resistenza alla rottura e maggiore resistenza agli impatti al dorso che in combattimento poteva essere utilizzato per parare o deviare i colpi avversari.
Il metodo più utilizzato nella storia è invece il cosiddetto hon-sanmai-kitae, costruzione che presenta un tagliente ed il cuore della punta in hagane, i lati della lama in kawagane e un cuore centrale in shigane; essa garantisce le migliori doti di resistenza alla rottura ed è quella che maggiormente si avvicina a quella comunemente usata nel campo della coltelleria, dove però cuore centrale e tagliente sono costituiti da un unico pezzo di acciaio ad elevata durezza.
Infine vale la pena di ricordare un particolare tipo di kitae, piuttosto complesso, famoso per essere stato utilizzato da Masamune (1320-1400) che è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi tosho di tutti i tempi: lo soshu-kitae (composto da ben sette strati).
In questa costruzione, i lati della lama sono costituiti da uno strato esterno in hagane ed uno più interno in kawagane sovrapposti, il dorso è composto anch’ esso in hagane, cosi’ come tagliente e cuore della punta, mentre invece il cuore della lama è composto in shigane. Le lame costituite con questo particolare tipo di kitae sono tuttavia estremamente rare.”

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Re: spade giapponesi

Messaggioda TepoGlock » mer apr 28, 16:50:35

Carmine te quiero!.. Bellissimo 3D!! Continua please!!! :cinesino:
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