Mr45 ha scritto:...orrenda
Mr45 ha scritto:...orrenda
Viper ha scritto:Non la comprerei mai.. detto ciò, se le vendono hanno ragione a produrle, penso a quei clienti che magari hanno già diversi fucili da 25 o 50 mila euro, la comprano solo perché è esclusiva, non deve essere bella per forza
waltherp38 ha scritto:Non necessariamente. Anche nelle mani di qualcuno che ha il senso degli affari.
Il nostro capo potrebbe metterne un paio da parte.
Tanto tra 3-4 anni, qualche fesso a cui mollarle a 15000 neuri cadauna (perché non ne fanno più) salterà sicuramente fuori
Viper ha scritto:waltherp38 ha scritto:Non necessariamente. Anche nelle mani di qualcuno che ha il senso degli affari.
Il nostro capo potrebbe metterne un paio da parte.
Tanto tra 3-4 anni, qualche fesso a cui mollarle a 15000 neuri cadauna (perché non ne fanno più) salterà sicuramente fuori
Esatto, e poi c'è tanta gente che ha soldi a palate, la compra come comprare un orologio di valore, e la mette via. La maggior parte di queste armi non vedrà mai un colpo entrare in camera..
waltherp38 ha scritto:Viper ha scritto:waltherp38 ha scritto:Non necessariamente. Anche nelle mani di qualcuno che ha il senso degli affari.
Il nostro capo potrebbe metterne un paio da parte.
Tanto tra 3-4 anni, qualche fesso a cui mollarle a 15000 neuri cadauna (perché non ne fanno più) salterà sicuramente fuori
Esatto, e poi c'è tanta gente che ha soldi a palate, la compra come comprare un orologio di valore, e la mette via. La maggior parte di queste armi non vedrà mai un colpo entrare in camera..
Infatti...e una pistola che non spara, da vetrina, che senso ha? E' come avere la Lambo in garage e non uscirci mai perché si rovina
Silvio Biagini ha scritto:Oggetto: Beretta-98FS-Fusion-pistola-semiautomatica-collezione
All'indirizzo sottostante un articolato sull'arma in oggetto.
http://www.all4shooters.com/.../Beretta ... atica-co...
Tra le varie "lodi", si legge:
"la Beretta 98FS "Fusion" si rivolgeva (perché è stata rifatta in altri 30 esemplari che si aggiungono a quelli già prodotti nel 2012, quindi il valore collezionistico scende...n.d.r.) a un pubblico di autentici intenditori e di collezionisti di altissimo livello..."
Il mio modesto contributo di pensiero da utilizzatore di armi da fuoco per motivi professionali e sportivi vari da circa 44 anni:
"bah.....".
Buona giornata. Silvio
waltherp38 ha scritto:Viper ha scritto:waltherp38 ha scritto:Non necessariamente. Anche nelle mani di qualcuno che ha il senso degli affari.
Il nostro capo potrebbe metterne un paio da parte.
Tanto tra 3-4 anni, qualche fesso a cui mollarle a 15000 neuri cadauna (perché non ne fanno più) salterà sicuramente fuori
Esatto, e poi c'è tanta gente che ha soldi a palate, la compra come comprare un orologio di valore, e la mette via. La maggior parte di queste armi non vedrà mai un colpo entrare in camera..
Infatti...e una pistola che non spara, da vetrina, che senso ha? E' come avere la Lambo in garage e non uscirci mai perché si rovina
Viper ha scritto:Onestamente, da non berettofilo certificato, non capisco dove sia il problema. Le fanno un po' tutti queste operazioni ed è chiaro che rispondono a esigenze meramente commerciali di un certo tipo, e immagino anche che per un'azienda organizzata come Beretta sia una somma rottura di maroni mettere insieme un modello con tirature così limitate, dopodiché basta sapere cosa si compra.
mimmo002 ha scritto:Viper ha scritto:Onestamente, da non berettofilo certificato, non capisco dove sia il problema. Le fanno un po' tutti queste operazioni ed è chiaro che rispondono a esigenze meramente commerciali di un certo tipo, e immagino anche che per un'azienda organizzata come Beretta sia una somma rottura di maroni mettere insieme un modello con tirature così limitate, dopodiché basta sapere cosa si compra.
non credo proprio che la Beretta interrompe la linea di produzione per far lavorare tutto il personale su 30-pistole,
secondo me commissiona la cosa a qualche artigiano-o-gruppo di artigiani esterni ma che lavorano su commissione per la beretta (come gli incisori per le armi fini) e questi consegna le armi migliori della linea di produzione e l'abbellimento lo fanno loro e forse per questo il prezzo e cosi esagerato,
sempre a mio parere per la beretta non si tratta di "guadagno" ma di un ritorno di immagine nel tempo
Viper ha scritto:mimmo002 ha scritto:Viper ha scritto:Onestamente, da non berettofilo certificato, non capisco dove sia il problema. Le fanno un po' tutti queste operazioni ed è chiaro che rispondono a esigenze meramente commerciali di un certo tipo, e immagino anche che per un'azienda organizzata come Beretta sia una somma rottura di maroni mettere insieme un modello con tirature così limitate, dopodiché basta sapere cosa si compra.
non credo proprio che la Beretta interrompe la linea di produzione per far lavorare tutto il personale su 30-pistole,
secondo me commissiona la cosa a qualche artigiano-o-gruppo di artigiani esterni ma che lavorano su commissione per la beretta (come gli incisori per le armi fini) e questi consegna le armi migliori della linea di produzione e l'abbellimento lo fanno loro e forse per questo il prezzo e cosi esagerato,
sempre a mio parere per la beretta non si tratta di "guadagno" ma di un ritorno di immagine nel tempo
Sarebbero folli a inserirle nel ciclo produttivo del prodotto standard e non credo lo siano. La Valtrompia e' piena di subfornitori e artigiani nel raggio di pochi km.. concordo per il resto
mimmo002 ha scritto:quindi NON e una Beretta !......ma e soltanto il prodotto di un anonimo ma abilissimo artigiano locale .
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Pyno&dyno ha scritto:mimmo002 ha scritto:quindi NON e una Beretta !......ma e soltanto il prodotto di un anonimo ma abilissimo artigiano locale .
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Azzzzz vorrei proprio sapere da dove ti nasce questa certezza.....
Silvio Biagini ha scritto:Obiettivamente non so quanto possa essere anacronistico il sistema Walther (adottato poi dalla Beretta) rispetto ai vari Browning fino al Browning Petter del 1935 (utilizzato in molte semiauto più o meno moderne rispetto alla Beretta 92) Il fatto che la P38 (chiusura "inventata" nel 1938 e adottata nel 1939) sia andata fuori produzione non significa che la sua concezione di chiusura sia obsoleta, a mio parere. Anzi, al momento, insieme alla canna rototraslante della Steyr è una delle poche meccaniche di semiauto, ancora impiegate, che consentono il corto rinculo senza oscillazione della canna. In altre parole come nelle Luger o nelle Mauser M96 o nelle Glisenti M10, o in tutte le pistole di questa tipologia, la canna resta sempre in asse rispetto al bersaglio. Per annullare il naturale "gioco" del riallineamento dell'asse, nelle armi con chiusura Browning Petter, come la SIG 210 per esempio, si devono cercare soluzioni di elevata precisione che, notoriamente, alzano i costi. Mi direte che Glock, Sig Sauer P226 sono molto più economiche, è vero (entrambe ampiamente adottate da forze militari e forze di polizia), ma credo che siamo lì nel complesso. Non so se dopo il sistema Walther siano stati inventati nuovi sistemi di chiusura per "il corto rinculo" (e tutte le denominazioni che gli hanno dato). Anche il sistema a "rulli" adottato nella CZ52 deriva da un sistema adottato nella Germania e coevo alla P38 o giù di lì (MG 42 e Stg 45). E' da parecchio che non seguo l'evoluzione delle armi corte e quindi posso benissimo non essere aggiornato. Ecco il perché del mio dubbio rispetto al termine anacronistico.
Un saluto, Silvio
christianerr ha scritto:scusami sergio ma quando sento parlare dei progetti della beretta che sono anacronistici mi domando: ma quelli della 1911 non lo sono ancora di più??
voglio specificare che non sono un fan sfegatato della beretta e ANCORA non ne posseggo una ( però ci ho sparato e mi son trovato bene e poi mi piace ) e inoltre sapete benissimo che ho una 1911, la mia prima arma
NdK ha scritto:Probabilmente, data la burocrazia, certe cose sono stati obbligati a metterle. Se il capitolato di gara richiede le sicure manuali (perché, come spesso succede, è stato scritto da un burocrate che se proprio deve averla la tiene in un cassetto in ufficio, magari dietro un vetro blindato che lo separa dal pubblico -- e magari anche dai colleghi in servizio attivo...), o il produttore si adegua inserendo le sicure manuali o viene escluso dalla gara e quindi non vende.
Pyno&dyno ha scritto:Mahhhhh
La beretta 92 è o era commercializzata in 3 versioni, la FS, con sicura la G con abbatticane e la D senza sicura e scatto in sola doppia azione.
La Px4 è stata fatta a quel modo seguendo delle scelte tecniche, anche questa può essere fornita di solo abbatticane, il che significa che la leva ritorna in posizione dopo azionata e l'arma è sempre pronta al fuoco anche se in doppia azione. Se il pubblico predilige di gran lunga la versione f ci sarà un motivo se beretta continua a produrla.
Lasciamo perdere i vari discorsi sul tipo di azioni, perchè ognuno di noi ha i propri credo e le proprie preferenze, comunque beretta con la nano ha dimostrato che può competere con glock sia sul piano tecnico che commerciale e migliorando quello che doveva essere immigliorabile
Pyno&dyno ha scritto:Io ho un' opinione diversa di come deve essere un'arma corta per un esercito, e la sicura è una sicurezza in più, per lo stesso motivo per cui tutte le armi lunghe in dotazione agli eserciti hanno una sicura pur concordando che la prima sicura sta nel tenere il dito fuori dal ponticello.
Diciamo poi che arma leggera non significa arma più sparabile, per cui se il peso è un handicap nel porto, diventa poi un vantaggio, se non sbaglio nella categoria production del tiro dinamico le armi che vanno per la maggiore sono tutto acciaio, ovvero hanno anche il fusto in acciaio quindi di peso ancora maggiore. Una massa maggiore si traduce in una maggiore inerzia della pistola al momento dello sparo che significa anche una minor propensione ad inceppare se non impugnata saldamente, su youtube ci sono vari video di prove comparative al riguardo
Per quanto riguarda la soluzione del cane, prendendo ancora a riferimento il mondo del tiro dinamico, le pistole che vanno per la maggiore hanno questa soluzione che non sembra penalizzante, c'è poi una forte corrente di pensiero che pensa che in caso di uso sotto stress,il fatto di avere il primo colpo che richieda uno sforzo maggiore sia una ulteriore sicurezza in caso di errore dell'operatore (dito sul grilletto).
Un difetto della glock che è stato migliorato da altre marche ? il fatto che per smontare si deve premere il grilletto, ci sono stati vari casi di gente che si è ferita, chiaramente per un loro errore di procedura, ma ciò non toglie che ci sia una criticità in tale operazione, la smith ha tentato di risolvere con la levetta interna che ti obbliga ad aprire il carrello,la nano ha risolto con il pulsante esterno ,personalmente lo ritengo un netto miglioramento perchè ti obbliga a scaricare il percussore per poter aprire la pistola
Sergio ha scritto:
Per carità, ognuno ha le proprie idee, il bello di parlarne qui è proprio questo.
Certo, l'arma più "pesante" può aiutare nello sparo, ma qui parliamo di un'arma di servizio, non di sport. Deve essere portata tutto il giorno. Ho amici che hanno seri problemi alla schiena dovuti al porto, 12 ore al giorno, in servizio in divisa, della 92 o della 98 al fianco. Si sta parlando di un chilo di roba... contro i 600 grammi della Glock a pieno caricatore...
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