CAPANNONE DEMOLITO DA INCENDIO/ESPLOSIONE
Inviato: mar gen 12, 11:48:38
E' da quando e' successa che seguo questa strana faccenda. Non e' la prima volta che un evento simile o circa tale succede in poligoni o chiamiamoli posti chiusi dove si esercita il tiro con armi da fuoco.
Come succede? Tralasciamo le descrizioni lette sui giornali dove quella piu' comune e' la esplosione delle armi da fuoco, nel senso di normali spari. Alcuni meravigliandosi affermano che i gas di sparo dovuti alla decomposizione delle polveri da lancio non possono "esplodere" di nuovo. Che cosa e' una esplosione, o quella che ho chiamata "decomposizione"? In ambito chimicofisico e' una ossidoriduzione: l'ossigeno e' gia' elemento presente nella composizione delle polveri. Da che cosa sono composti in maggior parte i gas di sparo? Azoto e suoi ossidi, Carbonio e suoi ossidi, e qualche altra roba dovuta ad additivi.
Si sa che il CO, monossido di carbonio e' presente nei gas e che in condizioni opportune puo' ossidarsi a CO2, anidride carbonica. Si sa anche che composizioni di gas e polveri sottili in opportuna percentuale possono detonare, esplodere. E' avvenuta un'altra reazione di ossidoriduzione.
Ora una ulteriore domanda: un capannone di 400 metri quadri ( fonti stampa ) come e quando riesce a saturarsi oppure a raggiungere la concentrazione opportuna di gas non completamente ossidati per incorrere in una esplosione distruttiva?
Era in funzione l'aspirazione dei fumi ed il riciclo dell'atmosfera interna? Eseguivano il lavaggio alle linee di tiro dopo aspirazione opportuna dei residui di sparo?
Non conosco la normativa di questi poligoni chiusi quindi mi fermo qui.
Come succede? Tralasciamo le descrizioni lette sui giornali dove quella piu' comune e' la esplosione delle armi da fuoco, nel senso di normali spari. Alcuni meravigliandosi affermano che i gas di sparo dovuti alla decomposizione delle polveri da lancio non possono "esplodere" di nuovo. Che cosa e' una esplosione, o quella che ho chiamata "decomposizione"? In ambito chimicofisico e' una ossidoriduzione: l'ossigeno e' gia' elemento presente nella composizione delle polveri. Da che cosa sono composti in maggior parte i gas di sparo? Azoto e suoi ossidi, Carbonio e suoi ossidi, e qualche altra roba dovuta ad additivi.
Si sa che il CO, monossido di carbonio e' presente nei gas e che in condizioni opportune puo' ossidarsi a CO2, anidride carbonica. Si sa anche che composizioni di gas e polveri sottili in opportuna percentuale possono detonare, esplodere. E' avvenuta un'altra reazione di ossidoriduzione.
Ora una ulteriore domanda: un capannone di 400 metri quadri ( fonti stampa ) come e quando riesce a saturarsi oppure a raggiungere la concentrazione opportuna di gas non completamente ossidati per incorrere in una esplosione distruttiva?
Era in funzione l'aspirazione dei fumi ed il riciclo dell'atmosfera interna? Eseguivano il lavaggio alle linee di tiro dopo aspirazione opportuna dei residui di sparo?
Non conosco la normativa di questi poligoni chiusi quindi mi fermo qui.