M14 Rifle History and Development

Libri, letture e links a siti web in materia di armi

M14 Rifle History and Development

Messaggioda Silvio Biagini » sab set 17, 11:46:53

Agli appassionati di questo fucile.

Sfogliando il mio archivio ho (ri)trovato il testo in oggetto.

Sicuramente è già noto, lo inserisco nel caso qualcuno non lo abbia ancora letto.

Un cordiale saluto, Silvio
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda ordotempli » sab set 17, 12:16:32

Ottima cosa la citazione di Cicerone alla fine del testo .... una citazione, ormai da secoli, totalmente ignorata a .... Roma.

Il mio M14 (H&R) in ottime condizioni fu venduta ad un tale che pensavo fosse un amico .... non ho più visto né il fucile né l'amico (questa seconda cosa, oggi, mi dispiace meno) ....
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Silvio Biagini » dom set 18, 17:32:06

Ordo, mio carissimo amico....non cedere a "chiunque" le tue preziose reliquie testimoni di un passato fatto di vero acciaio e legno di noce tirato ad olio (di lino) che non tornerà più in questo mondo di leghe e di plastiche anonime e fredde ma tanto amate da esseri privi di sentimenti...

Prima parlane con me...

Un caro saluto, Silvio
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Pyno&dyno » dom set 18, 18:45:51

Per me invece non è stato amore , il fascino è innegabile, ma un'estrazione del colpo alquanto critica e una alimentazione altrettanto delicata, non me lo hanno fatto amare.
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Silvio Biagini » dom set 18, 19:29:17

Ti riferisci all'M14 (legno ed acciaio) o all'M16 (plastica e leghe leggere)?

Comunque, a fattor comune per le semiauto/full auto ci sono parecchi fattori che giocano a favore degli inceppamenti.

Primo fra tutti l'errato rapporto "pressione/foro di spillaggio" (munizioni non adeguate ai valori di pressione progettati). E' il primo fattore che compromette tutto il "ritmo". Poi seguono altri, tra i quali, non ultimo, il corretto ciclo di manutenzione per la rimozione dei residui carboniosi. In decenni di impiego di armi militari semiauto, utilizzando il munizionamento "standard" non ho mai avuto inceppamenti con i Garand ed i derivati del Garand (ovviamente regolarmente manutenzionati...). Nel corso di altre esperienze mi hanno sorpreso gli AK che, anche in condizione di scarsa manutenzione e con caricatori con munizionamento di provenienza mista, funzionavano senza problemi. Ovviamente con un piccolo distinguo in relazione alla nazione di produzione.

Le armi semiauto non sono facili...si devono seguire le istruzioni...come insegna anche l'episodio bellico di Wanat (che ho inserito) e come insegnò anche il passaggio dall'M14 all'M16 con i vari malfunzionamenti di questi ultimi in azione in Vietnam dovuti al non corretto munizionamento fornito rispetto al passo di rigatura ed al progetto iniziale Stoner e la scarsa manutenzione.

Un cordiale saluto, Silvio
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Pyno&dyno » dom set 18, 20:49:46

Silvio, ho provato varie polveri, dosi e palle, ad un certo punto ho trovato un equilibrio, ma molto instabile, mai avuto l'affidabilità di un fal o di un Ar.
Mi sono fatto una cultura al riguardo leggendo qui e là e c'è un'ampia bibliografia al riguardo
https://www.google.it/webhp?sourceid=ch ... ms&start=0
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Silvio Biagini » dom set 18, 23:00:46

Sì Pyno, ci possono essere dei problemi ma...

intanto, nel link che mi hai fornito, stiamo parlando di M1A e non di M14. Può non sembrare ma c'è una differenza. Infatti, leggendo qua e là quanto inserito, si fa un distinguo, per esempio, tra estrattori "commerciali" e USGI" (militari). In qualche commento ho anche visto un chiaro distinguo tra gli M1A con la maggior parte delle componenti di provenienza USGI (anche di 50 anni fa) e quelli con componenti commerciali. Oltre che tra cariche standard e cariche "non standard", etc.

Del mio M!A ti posso dire che anche io, come uno degli intervenuti, ho avuto problemi con il supporto "moderno" dell'ottica (quello in alluminio della casa) con i bossoli espulsi che andavano a sbattere contro anche se non rimanevano incastrati. Sostituito con un milspec della Smith Enterprise in acciaio non ho più avuto problemi.

Nel sito che mi hai passato ho trovato uno che si lamenta del cattivo funzionamento dell'estrazione anche con un supporto milspec. La risposta è stata quella di controllare lo stato generale dell'arma, in particolare la rimozione dei residui carboniosi (eccessivi) o il controllo dello stato dell'asta di armamento (piegatura). La cattiva estrazione è anche legata a queste problematiche, a loro volta legate a "munizioni non appropriate" per polveri e pesi di palla.

Perché gli M21 e gli M25 hanno canne match? Proprio per consentire l'uso di passi di rigatura idonei a stabilizzare quelle palle da tiratore scelto che sono più pesanti di quelle ordinarie.

Non so se hai ancora il tuo M1A (se era standard o meno) ed il suo manuale di impiego, il TM 9 -1005 -223 -12. Se per caso hai ancora entrambi, per prima cosa dovresti controllare quante parti USGI (con relativi marchi) sono presenti nell'arma, giusto per avere un'idea. Dopo, nel manuale, alle pagine 30, 31 e 32 sono indicate le possibili cause di malfunzionamento e i rimedi a cura dell'assegnatario, dell'armaiolo di reparto o del livello superiore. Se uno legge con attenzione noterà che ci sono molti richiami alla pulizia dell'arma. Anche la pulizia della camera di cartuccia è fondamentale. Nelle dotazioni d'arma USGI, cosa che non è presente per gli M1A, vi era un attrezzo speciale per pulire la camera di cartuccia (simile, nel senso migliore, a quello del Garand e del nostro FAL che vanno comunque bene, io utilizzo quelli). Vi era anche un attrezzino importante per la rimozione di eventuali bossoli rotti in camera di cartuccia, etc. etc.

Per chiudere...hai mai provato il tuo M1A con cartucce identiche a quelle ordinarie militari (le fa la Winchester sia in 7,62 con palla da 150gr che in 5,56 con palla da 55gr) o con surplus militari di qualità come le DAG tedesche (anche queste sia in 7,62 che in 5,56 stessi pesi di palla)?

Oppure hai solo utilizzato ricariche cercando quella che andava meglio?

In un fucile militare, come ho detto sopra, è importante rispettare la soglia di pressione prevista alla porta presa gas. Nel caso di Garand, Fal BM, M14, con rapporti sbagliati (eccesso di pressione) si rischia di piegare l'asta, aumentare la quantità di residui carboniosi sulla testa del pistone e sulla faccia del tappo di chiusura ed altre anomalie che influenzano la ciclicità del funzionamento...oppure non avere pressione sufficiente per un corretto funzionamento con mancate estrazioni, inceppamenti ed altro.

Nemmeno io ho avuto problemi con i FAL e simili o con gli H&K a meno che non ci fossero alcune delle anomalie segnalate nei rispettivi libretti come molle "fiacche", estrattori, percussori, etc. Ti posso dire, infatti, di aver visto FAL inglesi e M16A1 "rifiutarsi" di funzionare in semiauto...

Poi, giusto per un quadro più completo, anche le armi civili da caccia semiauto possono avere problemi con munizionamento non adeguato e manutenzione non appropriata. Ho visto dei classici Browning BAR maltrattati dai loro proprietari (molti cacciatori credono che un semiauto sia una macchina indistruttibile e lo maltrattano in tutte le maniere) incepparsi oppure avere le aste di armamento piegate per un incauto ricaricamento delle cartucce. Così anche Remington, H&K (derivati dal G3) e altre case. Eppure posso dire che i libretti di manutenzione suggeriscono la corretta tipologia di munizionamento da utilizzare, forniscono indicazioni più che accurate sulla ciclicità delle manutenzioni e indicano i possibili rimedi in caso di malfunzionamento. Alcune case indicano anche quanti Nm applicare nel rimontare/riaccoppiare legni e ferri.

Poi ognuno ha le sue esperienze negative...Pensa a me è capitato con un ottimo fucile austriaco semiauto da caccia (non faccio il nome per evitare pubblicità negativa) che non ne voleva sapere di funzionare con il peso di munizioni indicato dalla casa. Nelle mie prove di un'arma parto sempre con munizionamento di fabbrica (e a caccia usavo solo munizioni da caccia della RWS). Non ho indagato oltre, l'ho semplicemente restituito e cambiato con un altro.

Un cordiale saluto, Silvio
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Pyno&dyno » dom set 18, 23:37:21

Il mio era un M1A NM
Una delle prime prove che ho fatto è stata con le commerciali, dato che il proprietario precedente sparava solo commerciali.
La probabile difettosità dell'estrattore è riferita agli springfield, infatti si suggeriva la sostituzione con uno di derivazione militare, oppure Fulton o altra marca che ora non ricordo. Non credo ci fossero problemi di meccanica, ho fatto tutti i controlli, tipo la verifica classica dello scorrimento dell'azione togliendo la molla, il controllo della presa gas e scorrimento del pistone. Non credo fosse completamente colpa dell'estrattore, ma penso che anche i caricatori avessero una parte di colpe, infatti la difettosità aumentava di molto se il caricatore veniva caricato con più di 5 colpi
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Silvio Biagini » lun set 19, 06:42:51

Sì Pyno, nel citato manuale si parla di questi problemi e, come detto, ci sono vari passi da fare per la loro eliminazione.

Il NM è sicuramente un ottimo fucile ed è facile, quindi, che il caricatore andasse sostituito. Personalmente non ho trovato problemi nel mio SM con i caricatori ridotti da 5 e da 10 e nemmeno con originali USGI da 20 (e nemmeno con l'estrattore). Uno dei miei pallini da "addestratore" era quello di pretendere che venissero provati (al fuoco durante gli addestramenti)le armi ed i caricatori da utilizzare poi in operazione. Non ci devono essere sorprese. Questo è anche uno dei motivi per i quali non tenni il fucile austriaco da caccia e lo sostitui con un Browning BAR di nuova generazione.

Caricatore a parte la canna NM ha un passo che accetta un certo range di pesi. Non cambia però il discorso della pressione alla porta gas. La munizione (sia di fabbrica che ricaricata) deve rispettare quei valori altrimenti la ciclicità ne risente insieme alla meccanica. I tempi di estrazione sono calcolati in funzione di quella pressione. Non tenerne conto può significare rotture dell'estrattore, scavalcamento del fondello da parte dell'unghia estrattrice, "strappo" del fondello, etc. Inconvenienti che si possono verificare in tempi più o meno lunghi anche in relazione alla "durezza" dei bossoli. Ci sarà un motivo per il quale i bossoli militari hanno spessori diversi da quelli civili...

Poi ricordi quali erano le commerciali utilizzate? Si deve fare attenzione ai pesi. Se io utilizzo delle ottime 30-06 Remington Core Lokt Ultra da 180gr (tanto per fare un esempio al posto delle classiche FMJ da 147/150gr) in un qualsiasi Garand M1 in ottime condizioni sono sicuro che dopo qualche pacchetto di quelle cartucce ci sono dei problemi di alimentazione...ne ho visto qualcuno ex-militare di un TSN.

Non dimentichiamo poi l'influenza di pressioni "errate" sulle molle...specie quelle di recupero. Basta inserire una molla nuova e dopo un po' di pacchetti ("pesanti") esaminarla...le spire, per la compressione non corretta sotto la pressione dei gas, vengono piegate contro le pareti dell'asta e assumono un colore lucido nelle parti di contatto, sempre negli stessi punti...

Insomma se un fucile come un M1A NM presenta dei problemi di alimentazione c'è qualcosa che non va in quel fucile, ma si può provare a rimediare...a meno di non essere sfigati nel trovarne uno con problemi insolubili...

TI auguro una buona giornata, Silvio
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Re: M14 Rifle History and Development

Messaggioda Silvio Biagini » lun set 19, 11:35:45

Pyno, giusto per chiacchierare.

Mi sorge spontanea una domanda leggendo "la difettosità aumentava di molto se il caricatore veniva caricato con più di 5 colpi".

Ho osservato un problema analogo anche in caricatori di altre armi quando si cercava di inserire cartucce con OAL superiore ai classici 71 -71,8mm (questo OAL per cartucce M118LR). Il caricatore del fucile ha un aspetto prismatico e la distanza tra le parti anteriori e posteriori è calcolata in modo che la munizione, che ha un bossolo tronconico, si disponga al suo interno con un leggero andamento curvilineo. Se l'OAL è eccessivo, i colpi si riescono ad inserire lo stesso fino ad un certo numero ma possono insorgere difficoltà nell'azione della molla elevatrice.

Se, invece, era tutto in "regola" dal punto di vista OAL, commerciali e ricaricate, allora è quasi inevitabile pensare ad un caricatore difettoso escludendo ovviamente problemi alle labbra dello stesso.

Un cordiale saluto, Silvio
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